ALLA PRIMAVERA BASTA CERRONI PER BATTERE IL BENEVENTO

Benevento: Barone, Giobbe (48′ Rut Jens), Rillo, Cuccurullo (70′ Conte), Sparandeo, De Caro, Eletto, Cavaliere (57′ Santarpia), Pinto, Donnarumma, Volpicelli. A disposizione: Volzone, Marchetti, Parisi, Chiacchio, Casillo, Magliarotti, Ronga, Cannavaro. Allenatore: Romaniello

Frosinone: Palombo, Centra, Cerroni, Angeli, Mastrantonio, Cococcia, Origlia, Gori (82′ Obleac), Persichini (55′ Matromattei), Errico, Simonelli (71′ D’Angeli). A disposizione: Marcianò, Pinna, Natalucci, Alfonsetti. Allenatore: D’Antoni

Arbitro: Gianpiero Mele della sezione di Nola

Marcatori: 17′ Cerroni (F)

Ammoniti:35′ Volpicelli (B), 42′ Simonelli (F), 51′ Sperando (B), 89′ Donnarumma (B), Errico (F)

BENEVENTO – Torna all’appuntamento con la vittoria la Primavera giallazzurra, che riscatta i due pareggi con Palermo e Pescara, battendo a domicilio il Benevento. Settima vittoria stagionale per i ragazzi di mister D’Antoni, che si avvicinano alla zona playoff, ora distante un solo punto. E’ una gara importante, fondamentale per lanciare le due formazioni in classifica, ma a partire meglio sono i giallazzurri, attenti e determinati fin dalle prime battute. La retroguardia giallorossa, più volte messa alle corde, va in difficoltà ma non cede. L’occasione più ghiotta capita sui piedi di Pinto, che dal dischetto si fa ipnotizzare dall’ottimo Palombo, bravo a respingere. Un episodio che scuote il Frosinone. Calcio d’angolo  sul quale svetta Cerroni e vantaggio ospite. La prima frazione di gioco scivola sull’1-0. Nella ripresa cambia il registro. Ad attaccare sono i padroni di casa, che non sfondano però il muro giallazzurro eretto da D’Antoni. Ottima prova dei giovani Leoni, che strappano al Benevento tre punti fondamentali e si rilanciano in classifica. Vittoria sofferta, che mette ancora una volta in mostra, tutta la forza di un gruppo pronto allo sprint finale. Per i giallazzurri ora nel mirino la Ternana, che oggi ha battuto l’Avellino, fanalino di coda con un netto 5-0. Sei giornate al termine, sei turni per sognare.

Manuel Pasquini