BARONI: “COSA POTEVAMO FARE DI PIU’? SOLO IL GOL. DOBBIAMO CONTINUARE A DARE TUTTO”

 In Prima Squadra, Slider Home

FROSINONE – Baroni arriva dopo Semplici in conferenza stampa. Il tecnico del Frosinone argomenta punto per punto le scelte compiute. Ammette la difficoltà del momento, alla squadra ha chiesto di non abbattersi, invitandola subito a rialzare la testa. Il secondo dei tre impegni in 8 giorni è alle porte e va onorato oltre la situazione di classifica che dalle ore 17 del 31 marzo 2019 non è affatto rose e fiori.
Mister Baroni, la scelta di cambiare troppo rispetto ad Empoli è stata dettata da cosa?
“Per quanto riguarda alcuni giocatori come Capuano era la decima partita di fila, Ciano le aveva giocate tutte. Avevo visto in settimana alcune situazioni di affaticamento nei singoli. Quanto a Ghiglione, il ragazzo stava bene ed avevo bisogno di centimetri da quella parte e per questo ho deciso di mettere lui. Valzania ha fatto un’ottima partita. Nel reparto arretrato Brighenti è stato tra i più positivi, Ariaudo ci garantiva personalità, Salamon ha fatto una gara importante. Anche oggi la squadra è partita bene, purtroppo sul primo angolo abbiamo preso gol evitabile. Poi parlano i numeri: abbiamo tirato 25 volte in porta, abbiamo preso un palo e una traversa, i giocatori sono usciti dal campo stremati ma stiamo qui a parlare di una sconfitta. Ricordo conclusioni della Spal solo su palla inattiva. Cosa potevamo fare di più? Forse avere maggiore lucidità. Mettendo la quarta punta ho pensato di gestire nel migliore dei modi qualche palla sporca, mi sembrava che non ci fossero più energie per fare un calcio di ragionato. E da qualche cross abbiamo pensato di sfruttare al meglio quelle situazioni particolari”.
Concordiamo sulla disamina per Ariaudo e Brighenti. Non sulla posizione di Paganini mezz’ala che deve andare dentro e non giocare spalle alla porta e soprattutto la scelta di Viviani che sulla rete ha delle responsabilità.
“Io credo che Paganini abbia messo in grande difficoltà Kurtic, l’obiettivo era di attaccare questo giocatore e da quella parte abbiamo sfondato molto. Paganini in quel ruolo può essere più efficace nelle penetrazioni centrali. Viviani stava bene, ma non voglio addossare la colpa a nessuno. Mi assumo le responsabilità della scelta. Il ragazzo ci teneva moltissimo a giocare questa partita, aveva avuto un infortunio che lo aveva tenuto fuori ma solo parzialmente perché si era sempre allenato. La marcatura su Vicari non era la sua, è vero invece che la giocata centrale era stata la sua. Ma un centrocampista deve anche giocare la palla come ha fatto lui, l’obiettivo era imbucare centralmente per le due punte. Però quando si perde bisogna anche accettare, mi dispiace per i tifosi che ci hanno sostenuto fino alla fine. Capaci anche di incitarci sotto la curva al termine della gara. Ho detto ai ragazzi di pensare alla gara di mercoledi e recuperare velocemente le energie. Ma oggi ho avuto risposte importanti da giocatori che avevano giocato un po’ meno di altri”.
Tanto cuore, generosità, un pizzico di sfortuna ma ciò non basta per giustificare una sconfitta pesante che può far dire addio alla serie A.
“E’ una sconfitta non giustificabile. Quando vedi una squadra in una gara così delicata creare tanto e concedere pochissimo viene da dire: cosa potevamo fare di più? Forse fare gol sicuramente. Ma io ho visto giocatori dare l’anima. Nello spogliatoio i ragazzi erano mortificati. Adesso dobbiamo voltare pagina e andare in campo già dalla prossima dando l’anima e magari con un pizzico di fortuna in più. E la squadra deve dare quello che ha dato oggi. Mettendo in difficoltà un avversario forte, che in A ha delle certezze, ha solidità”.
Stasera il nostro sogno è un po’ svanito. Nell’ultimo incontro con la stampa lei disse testualmente “non sbaglieremo…, non è una questione tattica ma solo di gestire la partita…” Le chiedo: ma il modulo adottato era quello giusto questo o andava rivisto?
“Nel 3-5-2 avevamo trovato della solidità. Fino alla 10.a partita avevamo fatto 4 gare senza subire reti. I tre centrali ci danno manovra, soluzione di uscita, solidità. Noi non subiamo tantissimi tiri nella partita, la squadra ha dato pressione, sta bene alta. Abbiamo quindi cercato di dare equilibrio all’assetto. Certamente stiamo parlando di una sconfitta che brucia. Questa era una partita importante e fondamentale. La squadra non ha sbagliato partita ma non ha avuto quel pizzico di fortuna che serve in queste occasioni. Ha subìto pochissimo ma ha perso creando tanto, ha preso una traversa e un palo. Non mi sento di rimproverare nulla sotto il profilo dell’impegno, abbiamo dato tutto”.
Aspettando Bologna-Sassuolo la quota salvezza ballerà tra i 10 e gli 8 punti (al termine della gara del Dall’Ara saranno 10 i punti dal quart’ultimo posto, ndr). A 9 giornate dalla fine cosa possiamo dire ai tifosi che sono molto delusi stasera?
“La delusione coinvolge tutto, in primis i tifosi. Quello che dobbiamo fare noi è non mollare. Tra tre giorni abbiamo una gara in casa, dobbiamo recuperare energie e sfruttare risorse fresche. E dobbiamo recuperare qualche giocatore appannato. E andare in campo di nuovo cercando di fare il massimo dei punti”.
Ad inizio gara abbiamo avuto un atteggiamento timido, nella sua mente quando ha schierato l’undici iniziale c’era già l’idea di fare certi cambi in corsa? E l’infortunio di Viviani ha condizionato queste sue decisioni?
“Sapevo che qualcosa potevamo rischiare quando metti in campo giocatori che non giocano da tempo. Sammarco è entrato molto bene, questo poteva essere un cambio già preventivato. Lui e Viviani arrivavano da due infortuni, Federico da una contusione forte al ginocchio. Potevo prevedere che Ghiglione non arrivasse in fondo ma avevamo delle soluzioni. Noi fino all’azione della loro rete non siamo entrati mai nella nostra area di rigore. Faceva anche caldo, è vero, ma non abbiamo corso nessun pericolo. Anche se non siamo partiti all’arrembaggio. Però è inutile stare qui da parte mia a fare disamine. Bisogna rimettersi in piedi dal punto di vista fisico, rapidamente, andare in campo, dare tutto e fare punti”.
Giovanni Lanzi

Articoli Recenti