BARONI: “DOPO IL RIGORE RISCHIATO IL TRACOLLO, E’ SOLO QUESTIONE MENTALE. CHIEDO SCUSA AI TIFOSI”

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EMPOLI – E’ la sconfitta più bruciante della gestione-Baroni, anzi quella che fa più male alla classifica prima ancora che al morale. Perché la partita di Empoli era stata preparata per vincerla, largamente prima che i risultati degli anticipi si concretizzassero tutti a sfavore del Frosinone, rendendo necessaria la vittoria. Il ko del Castellani batte anche lo 0-5 casalingo con l’Atalanta, batte nettamente pure la sconfitta in casa del Chievo. E si sono rivisti i fantasmi della prima parte della stagione: Frosinone a due facce, distinte e separate, nella stessa partita. Qualche avvisaglia c’era stata, a tempi invertiti, col Torino in casa.

Mister Baroni si è dato una spiegazione di un primo tempo inguardabile. E poi quando ti aspetti il tracollo nella ripresa si vede un’altra squadra. Perché?

“Io ho cercato di spostare l’attenzione su questa gara. Purtroppo quello che mi dispiace e che la squadra fino all’episodio del rigore stava facendo una buona gestione della palla. Poi siamo spariti, rischiando un tracollo. Basta vedere il loro secondo gol. Ho sperato di non soccombere e tra il primo e secondo tempo ho cercato di serrare le fila. Era solo una questione mentale. Nella ripresa abbiamo ritrovato compattezza, abbiamo ritrovato il gol, forse ci siamo liberati da quelle pressioni che ci stavano condizionando. Ed abbiamo fatto un secondo tempo degno. Ma non è stato sufficiente per ottenere il risultato, Ma almeno ho visto l’atteggiamento positivo di una squadra”.

Un Frosinone che in 28 partite ha ottenuto 17 punti come pensa di recuperare gli 8 punti che ha dalla zona salvezza?

“Forse noi dobbiamo liberarci di tutto il fardello mentale. La squadra paga sempre in quel tipo di tenuta negli episodi sfavorevoli che le sono capitati, vedi le partite con la Roma e il Torino. Questo è il nostro grande problema. In questo momento dobbiamo andare a giocare ogni partita come se fosse l’ultima. Nel rispetto del nostro lavoro, dei tifosi e della Società. E non permetterci più queste pause mentali. Non c’è altra spiegazione a quello che abbiamo fatto per 30’ del primo tempo”.

Siete a -8 dall’Empoli, ci crede davvero nella salvezza?

“L’ho detto prima: dobbiamo alleggerirci da tutte le pressioni e andare in campo a giocare partite che abbiamo già giocato. Come a Genova o il primo tempo con il Torino. Concedere all’avversario palleggio e cross è una cosa che non possiamo fare. Adesso ci rimetteremo testa al lavoro, poi è chiaro che il ‘credere’ come dite voi vuol dire affrontare le partite che verranno come abbiamo fatto altre volte in passato”.

Era la gara più importante della stagione, ed è inspiegabile quello che è successo. Le responsabilità vanno divise tra il suo lavoro e quello che hanno fatto i ragazzi in mezzo al campo?

“Sono d’accordo. Era chiaro che potevamo pensare una partenza forte dell’Empoli. Ma noi non siamo andati in difficoltà sulla loro partenza, è stato tutto conseguente all’episodio del rigore. La squadra ha mostrato insicurezza, timore. Il secondo gol ha addirittura dell’incredibile, abbiamo commesso 4 errori in fila sulla stessa azione. E per questo tutto è riconducibile ad un fattore mentale. Oggi mi scuso con i tifosi. Si può anche perdere ma non con questo atteggiamento”.

Domanda brutale: mister, è finita?

“Pensare che sia finita sarebbe assurdo. C’è da lottare ad ogni gara senza guardare la classifica. Ora c’è la sosta, recuperiamo qualche giocatore. Abbiamo perso Pinamonti nell’ultimo allenamento ma oggi è tornato Dionisi. Ma prima di tutto dobbiamo cancellare queste pause mentali ed andare a fare la nostra partita senza pensare agli altri”.

Un peccato per come è andata, ma regalare un tempo all’avversario in queste partite non si può.

“E’ impossibile, peccato. E’ anche il nostro limite, è una fragilità”.

Giovanni Lanzi

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