BARONI: “NON POSSIAMO REGALARE NIENTE, QUEI 20″ FINALI MI RIMARRANNO NELLA TESTA. MI DISPIACE PER I TIFOSI”

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FROSINONE – Rabbia forse no, amarezza invece tanta. E se anche un pari stava stretto, figuriamoci una sconfitta a 15” dal fischio finale dei 96’ totali di questo Frosinone-Roma. Lo sa benissimo il tecnico giallazzurro Marco Baroni che, invece di aspettare le interviste di rito nel post-partita, vorrebbe già essere a ‘Marassi’ per la sfida col Genoa. Perché certi dolori bisognerebbe affrontarli subito. E quanto a dolori, anche l’episodio del rigore su Pinamonti non rilevato al 22’ della ripresa ne aggiunge altri su una ferita che già sanguina. Episodi che si sommano a quelli già ampiamente risaputi contro Milan e Lazio. Ma allora ci fu il ‘consulto’ per togliere, contro la Roma del ‘consulto’ per verificare e magari concedere nemmeno l’ombra. Verrebbe voglia di urlare ma non conviene. Megliko tornare a pedalare.

Questa sconfitta del Frosinone è frutto di episodi fortunosi per la Roma ed anche nostre grosse ingenuità. E’ una lettura corretta?

“Io credo che per i valori che c’erano il Frosinone ha fatto una grande partita. Ma quello che ho detto ai ragazzi è che non è sufficiente, perché non possiamo lasciare anche troppi episodi sul campo. Mi viene da pensare alla gestione dopo l’1-0 nostro, bastava far passare ancora 10’. Loro erano nervosi, avevano perso il filo del gioco. Praticamente poi regaliamo il primo gol, il secondo gol arriva dopo 1’ e sono tutte situazioni che non si possono regalare a queste grandi squadre. Come non si può regalare l’ultimo pallone, bisogna stare più stretti, bisogna capire i momenti della gara. La serie A è questa. Ci sono momenti in cui devi essere aggressivo, in cui devi rifiatare, in cui devi saper gestire il pallone. Ancora noi siamo un po’ acerbi nel leggere queste situazioni. Mi dispiace per i ragazzi, fare una prestazione del genere e uscire con zero punti è delittuoso. Segno che bisogna fare di più, lavorare di più perché è un peccato. E non ce lo possiamo permettere”.

Saremo pronti per andare a prenderci quello che non abbiamo preso stasera, la settimana prossima a Genova?

“Le gare sono sempre meno, i punti sono sempre meno. Questa è una squadra che non può stare dentro l’area di rigore, non può difendersi. Il tipo di atteggiamento che dobbiamo avere si è capito. Dobbiamo essere aggressivi per andare a prendere i giocatori avversari alti, quando la squadra lo fa trova un certo equilibrio e quindi solo questa è la strada. Mi dispiace tremendamente perché in casa noi facciamo ottime prestazioni e ci manca qualcosa. Ma non voglio alibi, c’è solo da lavorare. I ragazzi stanno dando grande disponibilità ma non basta, serve la capacità di saper leggere i momenti topici della partita”.

Il Frosinone ha fatto una grande partita ma come si può perdere a tre secondi dalla fine?

“E’ difficile spiegare. In questo momento non posso scoraggiarmi, sto già pensando all’allenamento di domattina. Ho visto i ragazzi a testa bassa ma non è facendo del vittimismo che si esce da questa situazione. Ci sono momenti in cui la partita è finita, bisogna gestire il pallone, non bisogna andare ad attaccare. L’occasione di Trotta doveva sancire la fine, poi non devi più prendere nessun rischio. Poteva starci di prendere un gol su angolo, col vento e col fatto che loro sono una squadra strutturata il rischio si poteva correre. Ma sull’ultima palla ed in quel modo non puoi subire gol”.

Questo nuovo assetto si può dire che non ha dato i frutti proprio nel finale, la squadra non si è saputa accontentare.

“Sono d’accordo. Ma non è un fatto di modulo, in quel momento eravamo 3-4-3. Nel recupero ancora c’era qualcuno che stava troppo alto, che voleva andare. E non possiamo permettercelo perché abbiamo bisogno di punti. Quando vai in campo ed hai meritato dei punti, allora devi portarli a casa. La Roma ha tante risorse per far gol ma non devi concedere queste risorse…”.

In questo momento sotto il profilo mentale su cosa si deve lavorare?

“Quando sono arrivato c’era una situazione difficile. Adesso avevamo davanti a noi 4 partite difficili ma andando a vincere a Genova con la Samp, potevamo e dovevamo fare punti successivamente. Oggi la partita doveva essere chiusa sul 2-2. Ma i giocatori domani non vado a rincuorarli. Io sono incazzato. Dispiace per loro principalmente. Quando sei lì e ti manca quel pezzettino, sono proprio i punti”.

Oggi c’è stata una prestazione molto solida della difesa. Salamon ha svettato. Quanto c’è di Baroni nel fatto che sia tornato titolare?

“Salamon è cresciuto come sono cresciuti gli altri. Ho cercato di portare aggressività ai ragazzi perché ho capito che questa squadra non può andare a difendersi nella propria area di rigore. La sua prestazione è stata importante al pari di quelle di Goldaniga, Capuano, Viviani, Cassata e tutti gli altri. Prestazioni individuali ottime ma mancano ancora quelle piccole attenzioni. Che vanno trovate e migliorate. Ripeto: sono incavolato perché non è possibile gettare punti così, che ti sei guadagnato sul campo. Con la Roma si può anche pensare di pareggiare se loro sbagliano 200 gol ma il Frosinone invece ha giocato con aggressività contro una squadra venuta qui per giocare. Mi dispiace, lo ripeto. E mi dispiace per il pubblico perché ci tenevo a dare un a gioia attraverso una prestazione di coraggio come il pubblico merita. Gli ultimi 20” mi rimarranno nella testa”.

Giovanni Lanzi

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