BARONI SENZA MEZZE MISURE: “PARTITA FONDAMENTALE, C’E’ SOLO LA VITTORIA”

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FERENTINO – Conferenza stampa della vigilia per Marco Baroni alla Città dello Sport di Ferentino. Per il tecnico fiorentino – oltre l’importanza vitale del match per il Frosinone – è anche un derby tutto toscano con il collega Walter Mazzarri, livornese doc.

Mister Baroni, per questa gara ha qualche dubbio a centrocampo ci parte di capire. Potrebbe essere il giorno di Gori?

«E’ una soluzione che sto valutando in maniera molto convinta anche per il tipo di partita che andremo a fare. Magari Gori è una mezz’ala con caratteristiche un po’ diverse ma questa è una partita nella quale sarà importante l’impatto fisico, nei duelli. Incontreremo una squadra forte, che ha fisicità, impeto. Dovremo essere bravi anche sullo stesso piano».

Si riparte con il 3-5-2 ma questa soluzione offensiva un po’ diversa, con gli esterni alti che poi rientrano sulle mezze ali può essere una ipotesi percorribile per non giocare a specchio contro una squadra che da sei turni non prende gol?

«Abbiamo valutato alcune soluzioni, non mi piace andare sul campo senza aver provato niente. Noi dobbiamo avere sempre due o tre soluzioni che ci possano far cambiare atteggiamento in corsa o ad inizio gara, fermo restando i presupposti tattici sui quali stiamo lavorando dall’inizio. E’ una soluzione che ci teniamo anche in corso. Però la cosa principale, vista la delicatezza della gara, è che noi dobbiamo metterci qualcosa di nostro. Al di là della bravura dell’avversario, dobbiamo fare noi una prestazione di altissima attenzione e di vigore fisico e mentale».

Basterebbe una prestazione come quella con il Genoa. Ma cosa deve fare questa squadra per fare gol ad una squadra imbattuta d diverse settimane?

«La partita di Genoa ci ha fatto vedere due volti. Fino a quando abbiamo avuto equilibrio, sia sotto il profilo numerico che quanto ad energie, siamo stati pericolosi. Poi abbiamo dovuto fare di necessità virtù, quando ci siamo abbassati abbiamo fatto una ottima fase difensiva. Queste sono le componenti su cui lavorare. Soprattutto contro questo tipo di avversario che ha attaccanti forti, dobbiamo essere molto bravi a tenerli lontano dalla nostra area di rigore».

A suo parere è determinante la partita di domani? Anche in relazione alle gare degli avversari diretti nella lotta salvezza?

«E’ fondamentale, come lo saranno tutte. E’ chiaro che ogni turno dipende da quello che facciamo noi e quello che fanno gli altri. Ma io preferisco vedere quello che facciamo noi. Dobbiamo pensare a noj stessi, quindi fare risultato. E andare in campo per sentire di poter fare risultato. Ci serve sbloccarci. Allo ‘Stirpe’ dobbiamo portarci questo pubblico dalla nostra parte. In sostanza casa nostra deve esserlo per davvero».

Dionisi sarà tra i convocati?

«Con Federico facciamo l’ultimo allenamento e parlerò con il ragazzo. Non c’è nel progetto una partita per lui con la Primavera».

Parlavamo nelle scorse settimane del ballottaggio Molinaro-Beghetto e lei ci disse che non può giocare una stagione con gli stessi. Visto che anche Simic e Ariaudo sono tornati in organico, pensa di cambiare qualcosa dietro?

«In questo momento dietro non cambio. Dobbiamo dare continuità. E ci sarà tempo per inserire giocatori che io considero dei titolari. Ariaudo sta molto bene, Simic sta arrivando anche lui. Abbiamo dei giocatori che per noi possono essere delle risorse da mettere dentro. Ma in questo momento dobbiamo trovare equilibrio. A me non piace parlare di titolari, la sostituzione deve essere vista nell’ottica di un giocatore che ha finito le energie e che lascia spazio ad un compagno».

Mazzarri parla di un Frosinone in crescita. Lei cosa pensa delle parole del suo collega?

«Io guardo in casa mia. E’ normale che per una squadra come il Torino che sta facendo un filotto positivo, il Frosinone è un ostacolo dove si può inciampare. Ma io non guardo a loro, sono convinto che verranno a giocare per vincere con due punte ed un trequartista. Noi dobbiamo giocare la partita come l’abbiamo preparata. Con questa voglia di ripresentarci in casa ed ottenere un risultato».

Paganini verrà confermato? E Viviani?

«Paganini sì. Viviani si è fermato un attimo ieri, lo valuteremo (è tra i convocati regolarmente, ndr) ma non ci saranno problemi».

Abbiamo parlato di Gori: è in ballottaggio con Valzania o Maiello?

«Valzania non l’ho abbandonato, affatto. E’ un giocatore che può interpretare quel ruolo con caratteristiche diverse. Sicuramente sarà della partita. Per me l’ultimo allenamento è importante, anche sotto l’aspetto tattico quello in cui vado a chiudere il cerchio senza lasciare niente di intentato. E mettere in campo chi dà garanzie quanto all’interpretazione della gara».

Più volte ha parlato della questione emotiva di fronte ad una squadra che ha il vento in poppa. Sembra di capire che ci sono tante motivazioni per scrollarsi di dosso questo incubo della vittoria che manca…

«Alla mia squadra ho sempre chiesto la prestazione, è fondamentale per il Frosinone. In questo momento però dobbiamo avere e sentire la necessità del risultato pieno, è una componente importante. Se guardo a certe partite, alcune disattenzioni, alcuni momenti di appannamento non possiamo permetterceli. Non dobbiamo concedere nulla all’avversario. Non dobbiamo sbagliare niente. E non è impossibile farlo».

Tra marzo e aprile è il periodo nel quale si definisce la griglia-salvezza. Quest’anno vediamo tanto equilibrio. Tutto questo aiuta che come il Frosinone deve rincorrere?

«Aiuta nella misura in cui noi facciamo passi avanti. E’ di vitale importanza vincere, ci serve questo».

Per far sì che il Torino possa inciampare, il Frosinone cosa deve fare?

«Soprattutto calarsi in una partita di grande spessore fisico e temperamentale. Perché ce la richiederà l’avversario di domani. E cercare di vincere più duelli possibili e comunque non perderli. C’è rispetto per noi, come leggo. Ma le difficoltà della partita le conosciamo. E’ una settimana che abbiamo in testa questa gara, adesso tocca a noi. Ma non ci possiamo permettere una gara difensiva».

Giovanni Lanzi

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