DANIEL CIOFANI, PAROLA D’ORDINE: “FARE MEGLIO DELL’ANNO SCORSO”

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FROSINONE – Arriva di gran carriera all’appuntamento presso la sala conferenze della banca Popolare del Frusinate in piazzale De Mattheis. Due passi (si fa per dire…) a piedi, direttamente da casa. Giusto per tenersi in allenamento. Con buoni 20’ di anticipo sulla tabella di marcia fissata per l’appuntamento con la stampa. Il primo della nuova stagione per Daniel Ciofani. Cinquantanove reti, si apre per lui il campionato numero 5 con la maglia del Frosinone. Sorridente, abbronzato, rilassato nonostante da un mese il lavoro sul campo sia tornato ad essere pane quotidiano.
Ad una settimana dall’inizio, per un giocatore di esperienza come te quali sono le sensazioni, gli auspici per la nuova stagione e che idea ti sei fatta sulla preparazione con mister Longo: «Le sensazioni sono positive, è arrivato un tecnico giovane con tanta voglia di fare, con tanto entusiasmo, con le idee chiare, con tanto entusiasmo. Noi siamo un gruppo importante nel quale sono arrivati altri giocatori di qualità a puntellare una squadra che comunque la scorsa stagione è arrivata ad un soffio dalla promozione diretta».
A livello personale cosa pensi di questo avvio di stagione: «Lo definirei un avvio positivo, abbiamo ed ho voglia di fare meglio della scorsa stagione, non mi piace infatti la parola riscatto. Fare meglio della scorsa stagione non è affatto poca roba…».
Daniel, l’ambiente di Frosinone è sempre positivo, i tifosi stanno rispondendo bene alla campagna abbonamenti. Merito anche di quei tre là davanti. Vale a dire te, Dionisi e Ciano. E quel tridente è anche una bella responsabilità… «C’è buon entusiasmo – sorride Ciofani – anche dettato dalla costruzione del nuovo stadio, non la riteniamo cosa da sottovalutare. Pochi club in Italia possono vantare un aspetto del genere. E noi siamo anche curiosi di iniziare a giocare lì dentro. Per quanto riguarda il tridente, si tratta di giocatori, a parte il sottoscritto che preferisco siate voi a giudicare, che non hanno bisogno di presentazioni,. Ciano e Dionisi sono elementi forti, hanno qualità, si completano tra loro. Poi in campo dobbiamo avere lo spirito di sacrificio affinché questo tridente possa coesistere. Ma tra giocatori che hanno fame ed intelligenza penso che non ci saranno problemi di questo tipo».
In questi giorni la stampa di diverte a stilare ipotetiche tabelle per il campionato di B. Che idea di sei fatta circa la squadra favorita e dove invece collochi il Frosinone?
«L’idea me la sono fatta su quasi tutto il campionato ma sempre sulla carta. E gli ultimi 4 anni hanno dimostrato che quanto pronosticato sulla carta non ha nessun tipo di valore. Mi sento quindi di poter parlare di squadre che si sono mosse bene sul mercato ed hanno organici importanti: mi riferisco al Palermo, Parma, Bari, Cremonese, Frosinone. Ce ne sono diverse, però fatemelo dire: tutto questo conta zero. Perché poi le motivazioni, le emozioni la fanno da padrone sul campo. Le emozioni – e qui Daniel torna per un attimo a quella disgraziata serata del 29 maggio in casa con il Carpi nella semifinale playoff – ti fanno perdere la partita in 9 contro 11. Purtroppo e per fortuna è così nel calcio. E’ più brava la squadra che riesce a gestire momenti di campionato, la partita e poi anche spezzoni di partita stessa. Partite che poi decidono il campionato. Alla fine nomi, moduli, la carta, i sogni sono tutte cose che lasciano il tempo che trovano».
Che tipo è Moreno Longo?
«Ha portato grande entusiasmo, è molto preparato, puntiglioso, ha una carica agonistica importante».
Un giudizio sul test di Avellino che avvicina all’avvio del campionato. Su un campo del quale il Frosinone dovrà prendere le misure per ovvi motivi. Il campo ha sempre le stesse misure però…
«Sicuramente sarà diverso giocare là. Se statisticamente la squadre che giocano in casa fanno più punti è stato giusto prendere confidenza con un campo sul quale giocherai delle partite interne di campionato. Contro un avversario della nostra categoria, in una partita nella quale nessuno ci starà a fare brutte figure e bisogna iniziare a ragionare in ottica campionato».
Spunta il mercato: ti aspetti qualcosa in queste ultime due settimane? «Quest’anno il mercato ha visto muoversi tante squadre. E per far sì che avvengano certi movimenti è necessario che si inneschi un determinato meccanismo: ci debbono essere due società, una che vuole vendere e l’altra che vuole comprare ed un giocatore che si vuole spostare. Il tutto a fronte di offerte giuste. Una delle condizioni è che questi aspetti debbono allinearsi tra loro per dare vita ad un movimento. Ma non so se potrà accadere qualcosa per quanto ci riguarda. Per il momento noi abbiamo un organico di tutto rispetto, puntellato nelle zone giuste e poi quello che potrà accadere può essere dettato dalle prime partite, dalle prime emozioni dei campionati di serie B ma anche di serie A. Magari se alla prima partita qualche squadra perde 3-0 porterà a cercare un difensore: è la logica del mercato, la logica delle emozioni del momento».
A livello personale hai fissato un obiettivo?
«Beh, se dovessi pensare al giorno che sono arrivato non avrei mai ipotizzato di poter concorrere a battere il record di gol con la maglia del Frosinone. E’ sicuramente uno degli obiettivi della stagione. Pr quanto riguarda il numero di gol, lo ripeto: lo scorso anno ho fatto il record di gol in B e poi non siamo andati in A. Ne avrei voluti fare qualcuno in meno e magari raggiungere l’obiettivo di squadra che è sempre la cosa principale per quanto mi riguarda. A fine stagione ero arrabbiato, deluso, triste anche se avevo fatto 16 gol più 1 in una stagione che per un attaccante non sono affatto pochi».
Ufficio Stampa
Frosinone Calcio

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