Al 'Tombolato' la squadra di Grosso mostra i muscoli per 1' in avvio di gara. Poi si lascia irretire dal gioco dei granata e subisce 3 gol nel giro di 20', con ingenuità collettive

FROSINONE A LUCI SPENTE, IL CITTADELLA VINCE 3-0 IN 20′

Nella ripresa la squadra di casa gestisce il vantaggio, le sostituzioni tra i canarini non fanno scoccare la scintilla. Palo di Canotto, gol in fuorigioco annullato a Gatti che, con Ravaglia, salva il 4-0 sulla doppia conclusione di Beretta
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CITTADELLA (4-3-1-2): Kastrati; Mattioli, Del Fabro, Frare, Donnarumma; Varela (18’ st Laribi), Pavan (18’ st Vita), Branca (37’ st Icardi); Antonucci (18’ st Mastrantonio); Beretta, Tounkara (26’ st Taernelli).

A disposizione: Maniero, Perticone, Benedetti, Visentin, Mazzocco, Cassandro, Baldini.

Allenatore: Gorini (squalificato), in panchina Musso.

FROSINONE (4-3-3): Ravaglia; Zampano, Gatti, Szyminski, Barisic (38’ st Manzari); Lulic (11’ st Boloca), Ricci, Garritano (11’ st Canotto); Ciano (11’ st Novakovich), Charpentier (25’ st Cicerelli), Zerbin.

A disposizione: Marcianò, Minelli, Kalaj, Rohden, Tribuzzi, Brighenti, Cotali.

Allenatore: Grosso.

Arbitro: Signor Alberto Santoro di Messina; assistenti Marco Della Croce di Rimini e Claudio Barone di Roma1; Quarto Uomo Bogdan Nicolae Sfira di Pordenone; Var Federico Dionisi di L’Aquila, Avar Alessandro Lo Cicero di Brescia.

Marcatori: 20’ e 42’ pt Beretta, 25’ pt Tounkara

Note: spettatori 1.500 circa (58 del Frosinone); angoli: 5-3 per il Frosinone; ammoniti: 14’ pt Ricci, 15’ pt Del Fabro, 17’ pt Zerbin, 20’ pt Mattioli, 1’ st Szyminski, 13’ st Barisic; recuperi: 0’ pt; 4’ st.

CITTADELLA – Trasferta  da dimenticare per il Frosinone che torna dal ‘Tombolato’ con un altro 3-0 al passivo dopo quello di Perugia. Salto in alto per ora rinviato, in attesa di un riscatto che dovrà avvenire già da mercoledi in casa con il Cosenza. Gara decisa nel primo tempo, tra il 20’ e il 42’. La squadra di Grosso dura appena 1’, in avvio, quando lo sfortunato Barisic fallisce un gol a due passi dalla linea bianca della porta difesa da Kastrati. Poi solo Cittadella, più cinico, ‘sporco’ e determinato ad infilarsi nelle ingenuità collettive dei giallazzurri. In classifica il Frosinone agganciato a 41 punti dal Cittadella, potenzialmente decimo alle spalle del Cittadella stessa e del Perugia.

GLI SCHIERAMENTI – Il Cittadella in campo con il 4-3-1-2. Davanti al portiere Kastrati, davanti a lui da destra a sinistra Mattioli, il rientrante Frare, Del Fabro e Donnarumma. In mezzo al campo Pavan è il centrale, Varela e l’altro rientrante Branca gli intermedi. Alle spalle delle punte Beretta e Tounkara agisce Antonucci.

Nel Frosinone ci sono due novità rispetto alla formazione che ha battuto la Reggina. In porta Ravaglia, sulle corsie Zampano e Barisic che rientra dal 1’, al centro la coppia Gatti-Szyminski. In mezzo al campo Ricci detta i tempi, torna Lulic intermedio di destra con la conferma di Garritano omologo opposto, quindi Charpentier al centro dell’attacco con Zerbin e Ciano sugli esterni.

IL FROSINONE DURA 1’, POI TRIPLA BAMBOLA E IL CITTADELLA VA 3-0 – Un giro di lancette, grande giocata di Charpentier a destra, sul tracciante in mezzo nessuno tocca la palla di giustezza. Poi sono Zampano e Lulic a mettere in difficoltà il fianco sinistro della formazione veneta che però si salva ancora. Avvio sprint dei giallazzurri, tiene la retroguardia granata. Il Cittadella prova ad imbastire qualcosa oltre la propria metà campo ma la partita nel suo complesso fatica a decollare. Qualche duello è già interessante, come quello tra Zampano e Donnarumma e tra Gatti e Tounkara ma il gioco in questa fase iniziale è spezzettato e con scarsi spunti. Lo cerca il Frosinone con una giocata tra Zerbin e Rucci, palla in angolo. Pennellata sul secondo palo di Ciano, Barisic in elevazione non centra la porta da un metro e mezzo praticamente senza opposizione. Bella giocata di prima intenzione di Ricci che lancia sull’out mancino Zerbin ma l’esterno scuola Napoli tarda la giocata sul movimento in area di Charpentier. Nel giro di 1′ due gialli scuotono una gara al cloroformio: prima Ricci per fallo su Antonucci in mezzo al campo, quindi Del Fabro che affonda Charpentier a 20 metri dall’area granata. Non c’è due senza tre, sul taccuino dell’arbitro c’entra di diritto anche Zerbin che rischia qualcosa di più per un intervento su Varela. Ammonito, salterà Frosinone-Cosenza. Al 20’ Cittadella passa dopo aver appiattito il Frosinone su ritmi bassi: punizione (fallo di Ciano su Branca) da sinistra di Donnarumma, Beretta serve un mezzo Tounkara che al volo in mezza rovesciata colpisce in pieno Zampano, la traiettoria si allunga ma la difesa giallazzurra non ci crede, Barisic rimane fermo sull’arrivo di Beretta che infila il pallone tra le gambe di Ravaglia non proprio impeccabile nella copertura. Errori a catena nel Frosinone, il Cittadella ringrazia. E lo fa 5’ dopo: erroraccio in appoggio di Barisic in uscita, sul retropassaggio a Ravaglia piomba Tounkara come un falco, il portiere gli smorza il primo tiro ma sul rimpallo l’ex promessa della Lazio infila il 2-0. Frosinone in bambola ma non solo in difesa perché la prestazione è ampiamente di tutti sotto la linea di galleggiamento. E quindi giornata no anche per Ricci, ancora un fallo inutile su Antonucci in mezzo al campo. Stavolta il direttore di gara è comprensivo ed evita guai peggiori ad un Frosinone totalmente slegato. Grosso cerca di correre ai ripari, Barisic di sposta a destra e Zampano si prende in carico la catena Varela-Beretta. Ma è solo un pannicello caldo perché l’ex del Lecce sa dove poter far male. Si riaffaccia nel frattempo il Frosinone nell’area del Cittadella, Zerbin vede Garritano al limite, l’ex Chievo perde l’attimo nel controllo e la conclusione sbilenca è un assist per Charpentier, in ritardo. Nel complesso Frosinone in grande difficoltà e al 40’ lo certifica il 3-0 del Cittadella che con tre passaggi di prima mette il pallone sulla testa di Beretta, stacco in posizione centrale su Barisic immobile, pallone imparabile per Ravaglia.

IL CITTADELLA CONTROLLA E FALLICE IL 4-0, CANOTTO SUL PALO – Al 3’ arriva il primo tiro della partita del Frosinone dentro lo specchio della porta del Cittadella, Zerbin da sinistra si accentra e tira, Kastrati devia e poi Frare libera. Il Frosinone dà l’impressione di essere rientrato in campo leggermente diverso da quello del primo tempo ma il Cittadella ha ampiamente il controllo delle operazioni di una partita indirizzata nel giro di 25’ nel primo tempo. Sulla testa di Charpetier al 7’ arriva la palla del 3-1 telecomandata da Garritano, para comodamente Kastrati. Rischia il giallo Gatti, tunnel di Tounkara e randellata sulle gambe dell’attaccante ma l’arbitro grazia il difensore canarino che si scusa cavallerescamente con l’avversario. Grosso prova a mischiare le carte, al 21’ dentro Canotto, Novakovich e Boloca al posto di Garritano, Ciano e Lulic. Barisic conferma il pomeriggio negativo, gli sfugge Varela, lo ferma con un fallo e rimedia il giallo. Cambia poco la sostanza offensiva del Frosinone, ad un’ora esatta di gioco sul destro di Boloca piomba un pallone interessante, conclusione alle stelle. Per la squadra di Grosso la pressione porta solo 3 angoli di fila e un tiro velleitario di Novakovich ma complessivamente non c’è quella cattiveria e organizzazione di gioco in grado di far scoccare la minima fiammella di speranza. Spazio e minutaggio per Cicerelli che rileva uno spento Charpentier. Ma è ancora la squadra di casa a cercare il 4-0, la difesa giallazzurra evita altri guai a Ravaglia. Lampo del Frosinone al 35’, Canotto si infila centralmente andando a ricevere un tocco di Novakovich e dai 20 metri lascia partire una botta di destro che si spegne però sul palo alla destra di Kastrati. Ci prova anche Cicerelli, paratona di Kastrati, quindi Gatti infila in rete ma è almeno 3 metri fuorigioco. Nel finale il Frosinone si spinge alla ricerca del gol della bandiera, Beretta in contropiede trova prima l’opposizione di Ravaglia e poi quella di Gatti sulla linea ad evitare il 4-0. Al triplice fischio finale, il 3-0 per il Cittadella non è però meno doloroso.

Giovanni Lanzi

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