FROSINONE CALCIO, SS LAZIO E AS ROMA INSIEME PER DIRE NO AL BULLISMO!

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“No Bulli” è la campagna di prevenzione e contrasto al fenomeno del bullismo e del cyberbullismo, promossa dal Vice Presidente del Consiglio Regionale del Lazio, Giuseppe Cangemi, insieme al Garante dell’Infanzia e dell’Adolescenza del Lazio, Jacopo Marzetti, e alle società di calcio professionistiche Frosinone Calcio, AS Roma e SS Lazio.

Presso la Sala Mechelli nella sede del Consiglio Regionale del Lazio è proprio Cangemi a fare gli onori di casa e a sottolineare come la nostra Regione sia stata la prima a legiferare un protocollo di contrasto a bullismo e cyberbullismo. Dopo l’intervento del presidente della SS Lazio, Claudio Lotito e del Vice Presidente della AS Roma, Mauro Baldissoni è stato il turno del direttore Marketing – Comunicazione e Rapporti istituzionali Frosinone Calcio, Salvatore Gualtieri: “C’è entusiasmo e convinzione, ringraziamo la Regione Lazio e siamo convinti che una società di calcio moderna deve essere in prima linea su questo tema. Abbiamo creato Frosinone Experience che vede le scuole al centro di questo progetto. La società giallazzurra va negli istituti della provincia con un format innovativo, che vede la presenza di un calciatore, dello staff tecnico con la Questura e l’Università di Cassino. Il rispetto per le persone è l’argomento fondamentale, che il Frosinone Calcio affronta a 360 gradi”. A prendere la parola anche il Presidente dell’Accademia Frosinone Calcio, Luigi Lunghi: “Da anni lavoriamo nella formazione dei nostri tecnici, sulla comunicazione e l’insegnamento. Gli allenatori sono i primi a credere in un sogno, ed hanno il compito di invogliare i ragazzi anche sotto l’aspetto educativo. Ci impegneremo con la massima volontà e professionalità perché il  fenomeno del bullismo va combattuto con decisione”. Accolto tra gli applausi l’attaccante giallazzurro Daniel Ciofani: “Questa mattina ho letto una frase che rappresenta a pieno i concetti espressi nei precedenti interventi. Quando punti il dito per giudicare qualcuno, guarda la tua mano: altre tre dita sono puntate verso di te. Sono da poco papà e sono fermamente convinto che l’educazione parte dalla famiglia, ma si vive in tanti altri ambiti della nostra società e lo sport può essere fondamentale in questo”.

Manuel Pasquini

© Marcio Rosi / Fotonotizia

 

 

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