I tre neo acquisti in conferenza stampa. L'uruguagio: "Il direttore Angelozzi è venuto a parlarmi a Cremona. per me quel gesto è stato molto importante nella decisione. Il resto lo ha fatto Daniel Ciofani"

GELLI, BAEZ E BIDAOUI: “ACCOLTI AL FROSINONE IN MANIERA SPECIALE”

L'ex dell'Albinoleffe: "Un'occasione rara essere contattato da questa Società, spero di ripagare la scelta". L'esterno ex Ascoli: "D'ora in avanti tutte gare fondamentali, pensiamone una alla volta"
 In Prima Squadra, Slider Home

FROSINONE – Conferenza stampa congiunta, come sempre anche in diretta sui canali social del Frosinone, per i neo arrivati in casa giallazzurra Baez, Bidaoui e Gelli. Per loro nella sala stampa del ‘Benito Stirpe-Psc Arena’ le domande dei cronisti.

Gelli, il direttore Angelozzi ha detto che lei può ricoprire tutti i ruoli del centrocampo sia a due che a tre. Ma qual è il ruolo specifico preferito?

“Il mio ruolo preferito è la mezz’ala di centrocampo, in questi ultimi sei mesi con l’Albinoleffe ho fatto anche il play. Ma senza dubbio mi sento più mezz’ala, riesco ad esprimermi meglio in quella posizione”.

Baez, in occasione della prima gara contro il Modena per lei una panchina e poi anche tre utilizzi e un discreto minutaggio. Qual è la forma attuale?

“Sto sicuramente migliorando. Ormai sono quasi in forma, mi sento molto bene e sono pronto per giocare di più”.

Bidaoui, per lei un inizio di stagione alla grande con la maglia dell’Ascoli e poi una pausa (dipeso dal cambio del modulo dell’ex tecnico Bucchi, ndr) e qualche fugace apparizione. Quanto le serve per arrivare in condizione ottimale?

“Mi sento bene, non sono al 100% però mi sto allenando al massimo per prendere la forma migliore. Tra qualche settimana sarà al top della forma”.

Gelli, cosa si aspetta da questa esperienza al Frosinone? Come pensa di poter trovare spazio?

“Entro in un gruppo bello e compatto. Con una idea chiara su quello che si vuol ottenere. Non sarà facile, lo so bene anche perché vengo da tanti anni di serie C. Per me è la prima esperienza in B. Ma penso che allenandomi con questi compagni posso solo migliorare tatticamente e tecnicamente ed un po’ di spazio posso riuscire a trovarlo”.

Baez, in Uruguay la considerano tanto. Frosinone che lotta per serie A è un bel biglietto da visita?

“Senza dubbio un bel biglietto da visita. Arrivare in serie A è un obiettivo chiaro per me a breve giro. Il calcio è molto seguito nel mio Paese e poi ripeto, raggiungere l’obiettivo massimo per me è importante anche a livello personale”.

Bidaouoi, ad Ascoli i tifosi sono arrabbiati perché lei è andato via: vuol dire che apprezzavano la sua qualità. E poi è arrivato in una squadra alla quale ha fatto spesso gol nel passato.

“Al Frosinone è vero che ho fatto spesso gol, ora spero di segnare per il Frosinone. Quanto alla mia passata esperienza, sapevo che i tifosi mi volevano bene”.

Voi indossate quello stemma sul petto, i tifosi sognano qualcosa di importante. Ecco, perché la scelta ricaduta sul Frosinone?

“Frosinone è una piazza importante per la serie B, è un’occasione quasi rara essere contattato da questa Società -. dice il centrocampista Gelli – Per me, lo ribadisco, è la grande occasione che debbo sfruttare al massimo. Abbiamo un bel sogno come i tifosi, da raggiungere”.

“Frosinone – spiega con estrema sincerità Baez – è stata l’unica Società che è venuta a cercarmi personalmente. Il direttore Angelozzi è venuto a parlarmi a Cremona e per me quel gesto è stato molto importante nella decisione di vestire la maglia del Frosinone. Essere cercato, voluto, per un giocatore di calcio è molto importante. E dopo quel giorno, su quale fosse la mia prima scelta non ho avuto più dubbi. E sono molto felice di essere qui”.

“Il direttore Angelozzi – sintetizza Bidaoui – lo conoscevo dai tempi de La Spezia. E’ stato facile venire qui al Frosinone”.

Come vi hanno accolto i vostri compagni?

“Non è mai facile entrare in un gruppo ben formato – risponde per primo Gelli – nel quale ci sono già legami da mesi. L’accoglienza è stata speciale, non me lo aspettavo. Ho trovato compagni disponibili ed uno staff composto da gente ottima”.

Baez e Bidaoui, a Cremona ed Ascoli cosa vi hanno detto del Frosinone i vostri ex compagni Daniel Ciofani e Dionisi?

“Per quanto riguarda il gruppo – interviene Baez – è sufficiente vedere vedere quello che fanno sul campo per capire la loro forza e la qualità delle persone. L’accoglienza è stata eccezionale. A Cremona con Daniel ho legato tanto da quando sono arrivato, gli voglio tanto bene. So che lui ha fatto la storia qui e segue sempre il Frosinone. Mi ha parlato benissimo di questa piazza.  Quando si è prospettata questa possibilità, lui subito a chiedermi e a raccontarmi del Frosinone. Per me le sue parole sono state anche un altro motivo di scelta”.

“L’accoglienza è stata quella di un bellissimo gruppo – sono le parole di Bidaoui – , nel quale c’è gente di talento. Ad Ascoli, Dionisi mi ha parlato di Frosinone come una grande piazza, che sarebbe stata la mia scelta migliore.

Baez, in queste prime settimane ha trovato qualche similitudine con l’esperienza vincente di Cremone nella scorsa stagione?

“E’ difficile paragonare le due realtà. I giovani lo scorso anno fecero molto bene, anche qui ci sono tanti giovani molto bravi e con un ottimo futuro avanti. Ecco, questa può essere la combinazione che può associare delle similitudini tra la Cremonese della passata stagione e il Frosinone di oggi”.

Bidaouoi, ci spiega quali sono le sue caratteristiche?

“Le mie caratteristiche sono la velocità e la tecnica, sono bravo nell’uno contro uno, cerco costantemente la profondità e il tiro in porta. E’ questo il mio stile di gioco”.

Baez, tra le sue qualità ci sono i cross. Quindi velocità e cross…

“Negli ultimi anni ho fatto tanti assist. Ma posso dire che mi trovo bene anche nelle conclusioni in porta. Ma se posso approfittare e mettere un compagno in condizione di gol non ci penso due volte”.

Gelli, invece la sua carriera quale è stata? Come è arrivato al Frosinone?

“Io ho iniziato con le giovanili del Livorno ma non mi hanno fatto giocare in Primavera. Sono andato al Tuttocuoio, avevo 17 anni ma l’allenatore ritenne che ero troppo acerbo per giocare in quella categoria. L’anno successivo mi hanno mandato in serie D, quindi di nuovo alla mia società di appartenenza in una stagione abbastanza disastrosa e poi mi sono trasferito all’Albinoleffe dove ho giocato 5 anni e mezzo. Già due anni fa venni contattato dal direttore Angelozzi, per me fu un’emozione incredibile e non vedevo l’ora di venire al Frosinone ma non vi verificarono le condizioni in quel momento. Ora che si è presentata l’occasione l’ho colta al volo”.

Avete la sensazione che questo mese di febbraio possa essere decisivo ai fini del campionato?

“Io penso – apre il giro Gelli – che tutte le gare siano fondamentali da qui alla fine. Bisogna consolidare la classifica, senza sbagliare mai. Ovviamente ci troveremo ad affrontare tutte squadre agguerrite e di grande livello. Ma vedendo come è il gruppo e come lavora la squadra in allenamento, penso che si possa fare veramente bene”.

“La serie B – prosegue Baez – la conosciamo tutti, ogni partita è dura. Ma febbraio è anche un mese importantissimo, se acceleriamo adesso riusciremo a staccarci per essere più tranquilli dopo”.

“Anche per me – chiude Bidaoui – tutte le gare sono fondamentali ma dobbiamo pensare una gara alla volta”.

Baez, in Uruguay il suo soprannome è la ‘chinita’. Da dove nasce?

“Mi padre giocava al calcio, ha giocato in nazionale. Ed era soprannominato ‘la china Baez’. E così quel soprannome nasce da là. E quando ho iniziato a giocare in Uruguay i giornalisti mi chiamavano ‘la chinita’ in onore di mio padre”.

Giovanni Lanzi

Articoli Recenti