GUALTIERI, I TORTI E IL ‘LOW PROFILE’ DEL FROSINONE: “PREVALGA LA NOSTRA CIVILTA'”

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FROSINONE – A Radio Day in collegamento telefonico nel consueto contenitore del lunedi c’è Salvatore Gualtieri, Direttore Mktg-Comunicazione-Affari Istituzionali del Frosinone. Da studio il conduttore Robreto Monforte con i co-driver della trasmissione, Andrea Campioni e Ugo Ciotti. E se è vero che la lingua batte dove il dente duole, la prima domanda è quasi una invocazione: far capire a tutto il calcio italiano che il Frosinone non ha mai rubato nulla a nessuno, anzi…
“Siamo tutti appassionati di questo sport che ci coinvolge, che ci fa salire l’adrenalina prima, durante e dopo le partite – esordisce al telefono Gualtieri -. Ma personalmente a questi discorsi non farei troppo caso, non certo per smorzare i toni, piuttosto per dire: ma ladri di cosa? Se in caso si riferivano alla partita dello scorso anno, direi che quest’anno siamo andati pari. E se eravamo ladri noi lo scorso anno, lo sono stati loro quest’anno: l’arbitro ha concesso un rigore inesistente e ci ha annullato un gol che hanno capito in pochi perché ce lo hanno annullato. Io non mi sentire mortificato. La verità è che l’abbiamo vissuto sulla nostra pelle e cioè che anche in serie B ci vorrebbe il Var, perché noi già in questo campionato avremmo qualche punto in più. Gli arbitri sappiamo bene che sbagliano. E allora mi farò portavoce presso la lega di serie B per l’introduzione del Var. Questo è un campionato importantissimo. Ci sono società che hanno fatto investimenti, sperando in una promozione o di restare nella categoria. Tutto questo per una o due sviste può venire inficiato. E allora Var per la serie B, diciamolo”.
Paga di più lamentarsi costantemente magari per bocca dell’allenatore o del presidente o mantenere un profilo basso?
“Sicuramente la seconda ipotesi. Glielo dico in base alla mia esperienza. Non penso che lamentarsi sia una cosa che può portare dei ritorni. Nel calcio non è così. Credo che un profilo rispettoso debba essere uno stile. E questo territorio può esprimere questo stile, è un segnale anche da dare all’esterno. Io preferisco la civiltà, l’ospitalità del pubblico di Frosinone quando accogliamo gli ospiti rispetto a queste cose sopra le righe che in tanto anni di calcio ho visto dalla Lega Pro alla serie A. Preferisco il profilo del Frosinone e dico agli appassionati, ai tifosi di non cadere nelle provocazioni e tenere stretto il profilo che questo territorio ha nel suo dna”.
Passiamo ad altro tipo di domanda: prossima inaugurazione dello Store ufficiale. Quanto è importante averlo per questa piazza?
“In questo momento sono proprio davanti allo store, sono state accese le luci delle insegne ed è emozionante. Come promotore ed ideatore sono emozionato, come lo saranno quelli che hanno il Frosinone nel sangue. Sarà uno store innovatissimo e di ultima generazione. A detta di tutti gli addetti ai lavori è uno dei più belli in Italia. Non vediamo l’ora di inaugurarlo. E’ la base di quello che sarà il brand del Frosinone. Da zero a 100 anni, linee merceologiche completa e made in Italy, quindi alta qualità ed etica. La linea del Frosinone calcio sarà uno stile di vita, primo passo della internazionalizzazione del brand”.
La presentazione delle nuove divise?
“A breve perché abbiamo un contratto in essere con Legea fino al 30 giugno 2018. C’è stato un ritardo nella consegna”.
Ufficio Stampa
Frosinone Calcio

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