I ‘MOSCHETTIERI’ DEL FROSINONE, MACCHINE DA GOL

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TERMINILLO (RI) – Quel tris delle meraviglie che fa spellare le mani. Con il quarto che sgomita e chiede spazio. Come nei Tre Moschettieri di Alexandre Dumas: con D’Artagnan i mitici Athos, Porthos e Aramis. Eccoli allora i moschettieri giallazzurri. Dio-Cio-Cia, Cio-Dio-Cia, Cia-Cio-Dio, Dio-Cia-Cio. Sembrerebbe cinese, la lingua che sta andando tanto di moda nel calcio. E invece no perché, combinazioni possibili a parte, quei diminutivi aiutano a rappresentare il potenziale da fuoco che il Frosinone si tiene stretto. Con l’aggiunta del giovane Volpe, il più giovane della compagnia, la classica variabile della stagione che verrà.
Dionisi-Ciofani-Ciano diciamolo tra noi, sommessamente, rappresentano un tridente che la squadra giallazzurra non ha mai avuto in organico. Un tridente così complementare e funzionale. Nel quale tutti possono fare tutto all’occorrenza. E nel quale tutti hanno il fiuto della rete. Per loro parla una cifra in solido di oltre 170 gol solo in serie B. Tralasciando le esperienze di ognuno di questi baldi giovanotti dai campionati Primavera fino alla massima serie.
Daniel Ciofani – classico ariete, dominatore delle aree di rigore grazie ma all’occorrenza anche terzino e mediano – ha mietuto gol dalla serie C alla serie A, passando per le gare di Coppa Italia. E non ha fatto sconti a nessuno. Con il Frosinone dall’estate del 2013, grande investimento del presidente Stirpe e fiore all’occhiello del ds Giannitti che lo aveva avuto nel Celano. In maglia giallazzurra tra campionati, playoff e Tim Cup la cifretta considerevole di 58 gol. Dei quali 38 in serie B, considerata anche l’esperienza con il Gubbio (8) di Gigi Simoni e poi di Pecchia e con il Pescara (1) agli albori della carriera.
Federico Dionisi arrivò l’anno successivo contribuendo alla promozione in A ma a Frosinone lo ricordavano benissimo dall’esperienza con la maglia della Salernitana (10 gol in mezzo campionato) allenata da Castori. Attaccante centrale, destro, sinistro ed anche trequartista. Alla palla da volutamente del ‘tu’, tanta è la confidenza. In maglia giallazzurra 40 reti, per lui anche 9 gol in A come il suo gemello Daniel. In totale, nella serie B, 76 reti. Nel suo curriculum c’è il pure Livorno ed una esperienza importante nella massima serie portoghese, 8 reti nella Olhanense.
Camillo Ciano – il più giovane dei tre – non è da meno, con l’unica differenza che la serie A l’ha assaporata giusto il tempo di capire che la squadra del cuore, il Napoli, puntava su altro. Sbagliando. Camillo non si perso d’animo e dove è andato ha lasciato tracce indelebili. In doppia cifra da tre stagioni, dal Crotone-bis (17 reti) ai due anni col Cesena (25 reti totali). In totale 58 gol in serie B più 1 nei playoff Cadetti per lui. Partendo da destra, piede di calcio il sinistro. Ma non disdegnando mai di spaziare su tutto il fronte offensivo.
Le parole di mister Longo a benedire i tre Moschettieri sono arrivate al momento giusto: «… E’ normale che tutti vogliono vedere in campo questo trio, sono io il primo a volerlo. Ma come sempre ci saranno degli equilibri di squadra da rispettare. Loro (Ciano, Dionisi, D. Ciofani, ndr) se daranno alla squadra la disponibilità nella fase di non possesso, quindi di riuscire comunque anche nella fase difensiva, potranno essere supportati dalla squadra. Dipenderà più da loro che da me».
Ma sarebbe ingeneroso pensare solo a quei tre, come detto. Nel Frosinone di oggi c’è anche un certo Volpe, vizio del gol accertato con la Primavera e l’anno scorso praticamente ospite del gruppo ma senza mai aver avuto nemmeno mezza chance. Il ragazzone beneventano all’esordio contro il Cantalice ha marcato il tabellino due volte, nelle veci di Daniel Ciofani. Starà a lui sgomitare e cercare di mettere in difficoltà Moreno Longo. Uno che con i giovani ha vinto, uno che si è giustamente vantato il giorno della presentazione di aver lavorato tante stagioni – nove per l’esattezza – con i giovani: «… ho fatto tutta la trafila nel settore giovanile che spesso viene considerato meno importante ma che per me è solo differente a livello di gestione a livello generale».
L’equilibrio del Frosinone è la famosa ‘ragione di Stato’, Longo mette subito la barra a dritta. Mentre i tifosi gongolano e i Moschettieri pure, sognando gol e stoccate vincenti.
Ufficio Stampa
Frosinone Calcio

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