IL BENEVENTO DI CANNAVARO NON HA MAI CAMBIATO PASSO
Il Benevento là sotto, a pari punti con il Como ma appena un pelino più sopra della zona playout, è sempre formazione da prendere con le dovute attenzioni. Domenica al ‘Benito Stirpe-Psc Arena’ Frosinone-Benevento è anche la partita tra due campioni del Mondo del 2006, i due Fabio azzurri: Grosso da una parte e Cannavaro dall’altra. E poi c’è l’altra sfida nella sfida, quella che vede di fronte due napoletani doc che si sono passati il testimone con risultati diametralmente opposti: Roberto Insigne, 6 gol e nuovo idolo delle folle giallazzurre e Camillo Ciano, già idolo a Frosinone ma che a Benevento non è riuscito ancora a far scoccare la scintilla. Guai però a ridurla ad un confronto tra due totem del calcio mondiale e due giocatori che si sono scambiati la maglia durante i rispettivi percorsi inversi nella sessione estiva del mercato. I punti di Frosinone-Benevento pesano come un macigno per entrambe, mettiamola così.
E allora andiamo a leggere come è composta la squadra sannita che al mercato di gennaio per ora ha aggiunto l’attaccante Pettinari (Ternana). Squadra comunque pensata e costruita per vincere ma qualche volta i ‘desiderata’ non sempre si sposano con i fatti di campo. ‘Questione di feeling’ cantava la grande Mina. Ma prima di analizzare la rosa dei campani, va detto che nel passaggio tra Caserta e Cannavaro non c’è stato ancora il cambio di marcia: 7 punti in 6 gare per l’altro Fabio, Caserta, esonerato per far posto a Cannavaro che in 15 gare ha portato in dote 16 punti. Con una squadra falcidiata dagli infortuni e dai dubbi tattici.
In estate c’erano state le cessioni di Brignola (Cosenza, ora al Catanzaro), Lapadula (Cagliari) e Moncini (Spal), gli addii ad Elia (Palermo ma si è fatto male in avvio di stagione) e Calò, due vecchi pupilli di Caserta, di Petriccione, di Ionita (Pisa), il ritorno di Vogliacco al Genoa, quindi il l’addio al difensore Gyamfi e la punta Sau.
Tornando al mercato, dalla sessione estiva erano rimaste intatte due linee: quella della difesa davanti al portiere Paleari e il tridente d’attacco. Che ha appena perso la punta Forte, passato all’Ascoli nelle ultime ore per 1.9 milioni.
In estate erano arrivati i difensori centrali Capellini (Juventus), Veseli (Salernitana), Kubica (Gornik Z.) e Leverbe (Sampdoria), il terzino destro El Kaouakibi (Bologna, ex Pordenone), i centrocampisti Karic (Entella), Vokic (Pordenone, rientro dal prestito) e Koutsoupias (Ternana) e gli attaccanti La Gumina (Como, via Samp), Ciano, Simy (Salernitana) oltre al ritorno del centrocampista Schiattarella.
Nell’ossatura base erano rimasti ben saldi il portiere Paleari, i terzini Letizia e Masciangelo, il centrale Glik che ha giocato i mondiali con la Polonia, il play Viviani, la mezz’ala Acampora, lo ‘squalo’ Forte (ceduto, come detto, lunedi scorso), gli attaccanti esterni Farias e Improta. Titolarissimi ai quali si aggiungono il centrale di difesa Pastina, il terzino sinistro Foulon che però potrebbe partire destinazione Spal per far posto a Tripaldelli, i centrocampisti Tello, Sanogo (in Primavera), Basit, la punta centrale Thiam promosso dalla Primavera.
Domenica mister Cannavaro dovrà valutare le presenze di Glik e Leverbe per la zona centrale della difesa e del terzino sinistro Masciangelo. L’impressione è che in casa delle Streghe si faccia tanta pretattica per una sfida che pesa anche per fattori ambientali.
Giovanni Lanzi