La squadra rossoblu è ultima in classifica con 3 punti in 9 gare ma il potenziale dà l'impressione di non aver trovato ancora l'espressione migliore

IL CAGLIARI, RANIERI E QUELLA ‘SINTESI’ TATTICA DA TROVARE

Tra i nuovi acquisti per ora spazio ai baby Oristanio e Prati, Scuffet preferito a Radunovic. Sgomitano Petagna e Shomurodov. Luvumbo il più in forma. Duello Lapadula-Petagna per una maglia domenica
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Il pareggio di Salerno con annessa coda di polemiche non permette al Cagliari di Claudio Ranieri di lasciare l’ultimo gradino della classifica (3 punti, 5 gol fatti e 18 subìti) ma riconsegna al campionato una squadra con maggiori certezze di quella che arrivava alla gara dell’Arechi da 4 sconfitte di fila (6 nel totale) e 2 pareggi. E il Frosinone dovrà prestare particolare attenzione proprio a quelle maggiori certezze dei sardi che hanno bisogno di una scintilla per riaccendere la fiammella della speranza. Una squadra comunque che non molla mai, come certificato nel dna rossoblu anche dalla promozione agguantata a 10” dalla fine nella sfida al San Nicola di Bari sotto il diluvio. Una squadra che ancora deve indentificarsi appieno con il carattere del proprio allenatore, uno che battuto ampiamente il muro delle 1.000 panchine (sono 1.046) in 4 dei 5 maggiori campionati europei (serie A, Premier, Ligue1 e Liga), alle quali si sommano le 131 nelle Coppe nazionali e le 104 nelle competizioni internazionali.

In estate la squadra era stata rimodellata il ‘giusto’ dal tandem composto dal patron Giulini e dal ds Bonato. Sotto l’occhio vigile di sir Claudio che ha sempre dichiarato di voler chiudere la carriera nell’Isola ma nella vita non si sa mai…

Dicevamo del capitolo arrivi-partenze e delle conferme. Puntellata la porta con il ritorno in Italia dell’estremo difensore Scuffet (Cluj), preso senza indugi il terzino sinistro Augello (Samp), arrivati i difensori Hatzidiakos (Az Alkmaar) e Wieteska (Clermont). Quindi gli innesti in mezzo al campo con Soulemana (Verona), Jankto (Getafe) e i prospetti Oristanio (Inter) e Prati (Spal). Doppio colpo in attacco con Shomurodov (Roma) e Petagna (Monza). Unitamente al riscatto di Di Pardo e al ritorno di quel Gaston Pereiro (era in prestito al Nacional di Montevideo) che non può aver dimenticato come si gioca al calcio ad altissimo livello.

Il terminal uscite in estate aveva visto le partenze del terzino Bellanova (rientrato dall’Inter e passato al Torino), dell’attaccante Prelec (Wst Tirol), dei terzini Barreca (Samp) e Lella (Venezi), del centrale di difesa Altare (Venezia), dell’esterno offensivo Millico (Ascoli) e del centrocampista Kourfalidis (Feralpi). Riscattati dal Monza il portiere Cragno (ora al Sassuolo) e dall’Empoli il difensore Walukiewicz, rientrato alla Stella Rossa l’attaccante esterno Falco.

Capitolo conferme. Il portiere Radunovic, i difensori centrali Obert, Dossena e l’ex Goldaniga; i terzini Azzi (ex Modena, da gennaio scorso al Cagliari) e Zappa; i centrocampisti Makoumbou, Nandez, Viola, Deiola e Rog (infortunato); il trequartista Mancosu; gli attaccanti Lapadula, Pavoletti e Luvumbo.

In vista del lunch-match di domenica alla ‘Domus’ in casa dei sardi sono sotto osservazione le condizioni di Nandez che era uscito anzitempo dalla gara di Salerno. Per il resto tutti abili, fatta eccezione per gli infortunati Rog e Capradossi. Ranieri deve trovare una sintesi tra i reparti che al momento non è ancora individuato. Il tecnico romano si affiderà ancora una volta agli uomini chiave (Nandez in prima fila, anche se la posizione di quarto di difesa probabilmente lo penalizza nel completamento della fase di possesso) e punterà al rilancio di Petagna o di Lapadula (altro ex della gara, rientrato in organico proprio a Salerno dopo l’operazione alla caviglia) in coppia con il giocatore più in forma, vale a dire Luvumbo. Da chiarire anche il ruolo del portiere, con Scuffet che sembra preferito a Radunovic.

Giovanni Lanzi

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