Per la formazione di Simone Inzaghi lo scudetto e la seconda stella sono il coronamento di una stagione strategicamente programmata nei dettagli dal duo Marotta-Ausilio

INTER, IL RUOLO DELLA PREDESTINATA

Venerdi sera al 'Benito Stirpe-Psc Arena' serata d'onore ma al Frosinone servono punti. Tra i neroazzurri ancora ipotesi turn-over ma l'unico in forse è solo Acerbi
 In Breaking News, Prima Squadra

L’Inter non andrà in tripla cifra dopo il passo falso in casa del Sassuolo e questo è forse l’unico neo, con la mancata qualificazione Champions, di una stagione fantastica. La squadra di Simone Inzaghi arriva a Frosinone con uno ‘score’ da supercorazzata: la doppia stella virtualmente cucita sul petto, 18 punti di vantaggio sul Milan secondo, 81 gol fatti, 19 incassati, 28 partite vinte e 23 punti in più rispetto alla 35.a giornata del campionato scorso.

Proviamo a ricapitolare i trofei dei neroazzurri: 20 scudetti, 9 Coppe Italia e 7 Supercoppe italiane (comprese le ultime due), 2 Coppe dei Campioni, 1 Champions League, 3 Coppe Uefa, 2 Coppe Intercontinentale e per gradire anche 1 Coppa del mondo per società. Il prossimo anno, senza appello, a Inzaghi chiederanno la Champions. Il salto di qualità.

Venerdi sera il Frosinone sa di giocarsi tantissimo al cospetto dei neo campioni d’Italia. Una serata d’onore per i canarini che non hanno nessuna intenzione di partecipare da comprimari alla festa neroazzurra. Il mercato neroazzurro in estate era stato improntato ad un’attenta rivisitazione. Squadra meno ‘pesante’ sotto il profilo contrattuale. E l’addio dall’iniziale sapore amaro, quello di Lukaku. Che alla resa dei conti si è rivelato un successo di programmazione e strategia tecnico-finanziaria.

Quanto alle entrate, cambiati i portieri con l’addio a Onana e Handanovic e l’arrivo di Sommer (nazionale svizzero, dal Bayern) e Audero (Sampdoria). Quindi i ritorni degli attaccanti Arnautovic (Bologna) e Sanchez (Marsiglia). E poi l’acquisto a parametro zero di Thuram (Borussia M.), i colpi dei centrocampisti Frattesi (Sassuolo) e Klassen (Ajax), dei terzini Carlos Augusto (Monza), Bisseck (Aarhus), Pavard (Bayern) e dello svincolato Cuadrado (Juventus). A gennaio solo un ritocco in entrata, quello del difensore Buchanan (Bruges) e le uscite del centrocampista Agoumè (Siviglia) e dell’attaccante Salcedo (Lecco). Il 3-5-2 di Inzaghi è rimasto abbastanza inattaccabile ed ha mantenuto lo zoccolo duro: i difensori centrali De Vrij, Acerbi e Bastoni; i terzini-cursori Di Marco, Darmian e Dumfries; i centrocampisti Barella, Asllani, Calhanoglu, Mkhitaryan; il bomber Lautaro Martinez. Dopo l’ampio turn over attuato a Reggio Emilia, venerdi contro il Frosinone potrebbero tornare i titolarissimi tenuti in panchina col Sassuolo: da Dimarco (Acerbi non si è allenato alla ripresa) a Chalanoglu, da Barella fino a Thuram. Mkhitaryan in predicato di tirare il fiato dopo 24 gare di fila da titolare.

Giovanni Lanzi

Articoli Recenti