LA PRIMA VOLTA DEL FROSINONE, 3-2 AL PARMA DOPO 103′ DI BATTAGLIA E UN VAR… INFINITO. LA SPERANZA NON MUORE MAI

 In Prima Squadra

FROSINONE (3-4-1-2): Sportiello; Brighenti, Salamon, Capuano; Paganini, Valzania (33’ st Chibsah), Sammarco (26’ st Maiello), Beghetto; Ciano; Trotta (38’ st Ciofani), Pinamonti.

A disposizione: Bardi, Ghiglione, Molinaro, Simic, Goldaniga, Zampano, Dionisi, Cassata, Krajnc.

Allenatore: Baroni.

PARMA (4-3-3): Sepe; Gazzola (33’ st Bastoni), Iacoponi, Sierralta, Gagliolo; Kucka, Scozzarella (21’ st Gobbi), Barillà; Sprocati, Schiappacasse (7’ st Ceravolo), Siligardi.

A disposizione: Frattali, Gabriel, Dimafrco, Stulac, Diakhate, Machin, Rigoni, Dezi.

Allenatore: D’Aversa.

Arbitro: Sig. Gianluca Manganiello della sezione di Pinerolo (To); assistenti sigg. Antonino Santoro della sezione Catania e Michele Lombardi della sezione di Brescia; IV Uomo sig. Valerio Marini di Roma 1; VAR sig. Aleandro Di Paolo di Avezzano, Assistente VAR  sig. Fabrizio Posado di Bari.

Marcatore: 12’ pt Pinamonti, 18’ pt Barillà, 47’ pt Valzania, 13’ st Ceravolo (rig), 103’ Ciofani (rig).

Note: spettatori: 12.285 di cui 149 ospiti (1.088 ospiti e 11.197 abbonati); incasso totale euro 256.251,5 incluso il rateo abbonati; angoli: 3-2 per il Frosinone; ammoniti: 11’ pt Sierralta, 25’ pt Brighenti, 28’ pt Valzania, 41’ pt Gazzola, 43’ pt Capuano, 14’ st Ceravolo, 43’ st Pinamonti, 45’ st Gobbi; recuperi: 4’ pt.; 3’ st; alla mezz’ora della ripresa uno striscione in Curva Nord ricorda il giovane tifoso Daniele Stirpe, scomparso domenica mattina per un incidente.

FROSINONE –Il tabù del ‘Benito Stirpe’ sfatato al 103’ di una partita infinita. Parma battuto 3-2 con un rigore realizzato da Ciofani ma cercato e voluto fino alla fine da tutti e soprattutto concesso dall’arbitro Manganiello dopo 8’ di sala Var. Due volte in vantaggio la squadra di Baroni, due volte ripresa. Per il Frosinone nel recupero del primo tempo una traversa di Pinamonti e nel finale di gara un’azione convulsa dalle parti di Sepe non sortiva effetti. E quando la paura di non farcela nemmeno stavolta era concreta, ecco il fallo su Paganini e la zampata di Ciofani che porta a -7 dalla quart’ultima piazza occupata dall’Empoli (che in prima serata aveva battuto 2-1 al Napoli), in attesa del Bologna.

IN CAMPO – Baroni deve rinunciare a Gori e Viviani. E si presenta con un 3-4-1-2 per lui pressoché inedito dal 1’. Davanti a Sportiello, conferma per Salamon e Brighenti mentre Capuano rileva Ariaudo nella sua posizione di centrosinistro. Centrocampo con Paganini e Beghetto laterali, Sammarco titolare dal 12’ al fianco di Valzania. Quindi torna Ciano, di partenza alle spalle di Trotta (anche per lui esordio in una partita dal 1’) e Pinamonti ma con licenza di svariare a pendolo sul fronte offensivo.

Nel Parma di scena al ‘Benito Stirpe’ non ci sono gli infortunati Biabiany, Inglese, Gervinho e Bruno Alves. E il centrale di difesa Bastoni va in panchina. D’Aversa resta ligio al 4-3-3. I quattro davanti a Sepe sono Gazzola (out dalla trasferta di Firenze) e Gagliolo rispettivamente a destra e a sinistra, Iacoponi e Sierralta sono i centrali. Scozzarella è il regista, Kucka e Barillà (anche per lui un rientro) gli intermedi. In attacco Sprocati e Siligardi lavorano ai fianchi di Schiappacasse. L’uruguagio e l’ex della Salernitana sono al debutto dal 1’.

BOTTA E RISPOSTA, IL PARMA DICE GRAZIE AL VAR – Al 1’ duettano Pinamonti e Ciano, il taglio al centro è liberato dalla difesa ospite. Un fallaccio sulla trequarti ai danni di Pinamonti manda al cross su punizione Ciano, palla ancora una volta liberata dalla difesa dei ducali. Al 5’ qualcosa non funzione nel rilancio di Sportiello, tenta una palombella Scozzarella, palla a lato di due metri. Corre il 7’ quando Ciano mette una pinizione sul secondo palo, Barillà anticipa Paganini e allontana la sfera.  All’8 Frosinone vicino al vantaggio, colpo di testa in area, la palla indirizzata alla sinistra di Sepe da Pinamonti, Gagliolo libera in angolo. Al 12’ il Frosinone passa: caparbia azione sulla sinistra, palla dentro di Valzania sulla quale si avventa Trotta che allunga per il tap-in sottomisura di Pinamonti, Sepe è battuto. Il Frosinone ci riprova 3’ dopo con la stessa azione: Valzania-Pinamonti, palla che si impenna di un metro alla destra di Sepe. Sulle ali del momento positivo la squadra di Baroni sfiora il 2-0 su punizione: Ciano dalla ‘mattonella’ personalizzata, poco spostato sulla destra del fronte d’attacco, palla di poco fiori. All’improvviso il Parma mette alle corde la difesa giallazzurra: libera Brighenti sul cross dalla destra, arriva di gran carriera Gagliolo, botta di sinistro e deviazione di fianco di Barilla in sospetta posizione di offside. L’arbitro annulla ma dopo 3’ di Var arriva la conferma che la rete  è regolare. Il parmense è tenuto in gioco da Paganini col piede destro.

‘PINA’ SCATENATO, VALZANIA RIDA’ IL VANTAGGIO – Il Frosinone dà l’impressione di accusare il colpo per qualche minuto. Le geometrie calano di precisione, gli esterni non lasciano andare la gamba, in mezzo al campo il gioco ristagna. Ma poco prima della mezz’ora i giallazzurri si riaffacciano nell’area ospite: ottima percussione a sinistra da parte di Beghetto, cross che Pinamonti non addomestica, arriva Valzania che tenta la botta di destro, Trotta non arriva a deviare di un soffio. E’ un Frosinone deciso adesso a trovare il raddoppio: al 32’ ancora una azione travolgente di Beghetto a sinistra, cross per Paganini che sul disturbo di Gagliolo non trova il pallone a tre metri dalla porta. Nel frattempo Brighenti, uscito per un colpo alla testa rientra con una vistosa fasciatura sul capo. Al 41’ fallaccio di Gazzola in ripiegamento su Beghetto che vola un metro e mezzo in aria prima di atterrare sulla schiena, solo cartellino giallo. Stesso fallo ma meno irruento di Capuano sul ribaltamento di fronte, ammonito anche il difensore canarino. Al 1’ di recupero traversa piena di Pinamonti con una botta in mezza rovesciata, al 47’ ci pensa Valzania con un gran tiro a togliere le ragnatele dall’incrocio alla sinistra di Sepe e mandare così il Frosinone al riposo sul 2-1.

DAL POSSIBILE 3-1 AL PARI SU RIGORE – La ripresa parte con un Parma vivace, al 3’ Sportiello deve uscire al limite con i piedi per dipanare una matassa ingarbugliata. Al 4’ slalom speciale di Pinamonti sulla linea di fondo alla destra di Sepe, palla al centro e Iacoponi in scivolata evita l’intervento di Trotta in agguato all’altezza dell’area piccola. Entra Ceravolo per Schiappacasse al 7’ e un attimo dopo pericolo per la porta del Frosinone con Sierralta che manda un metro oltre la traversa un pallone invitante. Frosinone vicino al 3-1 al 10’: palla telecomandata di Ciano su punizione, arriva Salamon che a due metri dalla porta spedisce in Curva Sud. Sul ribaltamento di fronte Sammarco entra in maniera scomposta su Siligardi, dal dischetto va Ceravolo che trova il pari. L’ex attaccante di Baroni 1’ rimedia anche un giallo per un fallo inutile nella zona centrale del campo. Al 16’ un fallo su Valzania manda Ciano al tiro su punizione dai 25 metri, palla alta. E il Parma sfiora il vantaggio al 18’ in contropiede, il Frosinone si fa trovare scoperto, Sprocati trova la mano di Sportiello a deviare in angolo. Alla mezz’ora un duetto Ceravolo-Sprocati spiana la strada all’ex della Salernitana che sbaglia il tocco centrale per Siligardi e il Frosinone si salva.

BARONI TENTA IL TUTTO PER TUTTO CON CIOFANI – Doppio cambio al 33’: dentro Bastoni per Gazzola e Chibsah per l’ottimo Valzania, troppo a lungo ai margini della formazione titolare. Para ancora in contropiede e stavolta è Brighenti a salvare sulla linea su un diagonale di Barillà che si era infilato alle spalle della linea difensiva giallazzurra. Entra Ciofani per Trotta a 6’ dal 90’ nel Frosinone. All’ultimo assalto il Frosinone prima reclama un rigore al centro dell’area piccola su Chibsah, poi Manganiello ne assegna uno netto su Paganini nella medesima azione. Interviene il Var, scandalosamente azione ferma per oltre 8 minuti prima di avere la conferma che dera rigore. Sul dischetto si presenta Ciofani che insacca al 103’ di una partita infinita. Arriva il triplice fischio finale e la prima vittoria. Si lotta fino alla fine senza guardarsi troppo indietro. C’è il rischio di fermarsi a pensare…

Giovanni Lanzi

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