La squadra di Mourinho è reduce dalla sconfitta pesante patita in casa del Genoa e da 1 punto in due trasferte di fila, lamenta assenze ma ha un potenziale esplosivo in tutti i reparti

LA ROMA ‘FERITA’ E’ SEMPRE UNA CORAZZATA

Domenica sera contro il Frosinone all'Olimpico out anche Llorente oltre a Smalling, in difesa scelte ristrette. E mancano già Kumbulla e Abraham lungodegenti. Josè si affida a Pellegrini e alla 'Lu-Pa'
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Si dice che le apparenze ingannano. E mai questo ‘detto’ popolare è più che attinente con la questione sul ‘tavolo’ di questa domenica speciale. Nella serata d’onore dell’Olimpico, il Frosinone è consapevole di affrontare una Roma sempre di più ‘stelle e strisce’ grazie alla gestione Friedkin, la Roma della Lu-Pa, del Mou-ter, la Roma ripartita in campionato per agguantare in maniera ampiamente dichiarata un posto-Champions, una Roma che in Europa va a caccia di un’altra finale d’Europa League, stavolta da vincere. E’ la Roma che stasera (ore 20.45) si appresta ad affrontare la squadra del grande ex Di Francesco che arriva con un bel carico di entusiasmo e di tifosi e soprattutto rinvigorita dai 5 risultati utili di fila.

I giallorossi sono reduci invece dalla sconfitta pesante sul campo del Genoa e portano in dote 1 punto nelle due trasferte di fila dopo il pareggio in casa del Torino.

Maneggiare con cura però. Perché, al di là della condizione mentale e di qualche infortunio, a livello generale trovare punti deboli nella squadra giallorossa è come avventurarsi in un rompicapo. La campagna rafforzamento ha toccato il punto massimo nella parte finale, quando ha iniziato a prendere sostanza l’affare-Lukaku, poi definito con il Chelsea grazie anche all’ingresso ‘in campo’ del patron Friedkin dopo il lungo lavoro ai fianchi del club inglese da parte del ds Thiago Pinto. Ma la Roma di oggi è il frutto di una lunga estate che ha avuto come prologo tante cessioni, anche eccellenti ed obbligate, per non uscire dai parametri imposti dal bilancio. A cominciare da quella del difensore centrale Roger Ibanez, sul punto di spostarsi al Napoli ma poi passato agli arabi dell’Al-Ahli. Thiago Pinto ha monetizzato le partenze dei giovani Missori e Volpato al Sassuolo, di Matías Viña alla stessa formazione emiliana dopo la stagione al Bournemouth, di Kluivert (Bournemouth, via Valencia), dell’altro giovane Tahirovic (Aiax), Reynolds (Westerloo), Matic (Rennes). Unitamente ad una serie di altre operazioni definite con gli spostamenti di Shomurodov (Cagliari, via Spezia), Faticanti (Lecce), Villard (Granada, via Getafe) e Perez (Celta Vigo). Per fine prestito hanno lasciato la maglia giallorossa anche il centrocampista Camara (Olimpiacos) e il compagno di reparto Wijnaldum (Psg).

Importanti e mirati, a cifre anche abbastanza contenute se non addirittura a parametro zero, gli innesti. I primi della lista sono stati il difensore N’Dicka (Eintracht) e il centrocampista Aouar (Lione) che è appena rientrato dall’infortunio. Poi è stato definito il rinnovo del prestito del difensore spagnolo Llorente (Leeds), che si è fatto male al ‘Ferraris’. Quindi i due prestiti dal Psg, dei centrocampisti Renato Sanches (la nota dolente per gli infortuni che lo attanagliano) e Paredes, quello dell’attaccante iraniano Azmoun (Bayer Leverkusen) che ha giocato nel finale col Genoa e il colpaccio Lukaku per chiudere, operazione che sposta il giudizio complessivo nel quadrante positivo.

Ad un organico di prima fascia, mancano comunque il difensore centrale Kumbulla e l’attaccante Abraham (entrambi fermi per interventi al ginocchio). Attualmente out anche Smalling oltre a Llorente e a Renato Sanches che si è infortunato nella gara casalinga con l’Empoli e potrebbe rientrare contro il Servette in Europa Leaugue. Recuperato invece Pellegrini che ha giocato 75’ nell’ultima gara.

La formazione da opporre al Frosinone forse non è un rompicapo: Mourinho deve decidere se optare per Cristante al centro della difesa e l’ingresso di Bove in mediana, con Mancini e N’Dica braccetti oppure optare per uno tra Karsdorp o Celik col conseguente slittamento al centro di Mancini. Potrebbe tornare anche Zalewski da quinto a destra. Per il resto sicuri di una maglia Dybala e Lukaku, con Belotti e Azmoun ancora distanti.

Giovanni Lanzi

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