Il tecnico portoghese conta di portare il bomber senegalese in panchina per utilizzarlo in corsa. Out invece il perno del centrocampo Coulibaly. Maggiore e l'ex Kastanos chiedono una maglia da titolari, scalpitano anche l'argentino Martegani e la punta Ikwuemesi

LA SALERNITANA DI SOUSA SPERA IN DIA

Il club granata ha puntato sulla tenuta dello stesso impianto tecnico che la scorsa stagione ha ottenuto una salvezza meno affannosa della precedente. Ottimo esordio a Roma, poi un pari casalingo e due ko di fila
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Salernitana sempre temibilissima soprattutto nel catino dell’Arechi, al di là delle ultime due sconfitte e di qualche spiffero di crisi. Dopo l’ottimo esordio all’Olimpico di Roma contro i giallorossi e il pari casalingo in rimonta con l’Udinese sono arrivati infatti i ko di Lecce e quello casalingo con il Torino nel posticipo della 4.a giornata giocato lunedi.

Il tecnico portoghese Paulo Sousa, che aveva condotto alla salvezza i granata la scorsa stagione entrando in corsa a Davide Nicola, ha trascorso la lunga estate del mercato con qualche ansia supplementare che ancora non è stata spazzata via. E adesso è alle prese con il caso-Dia, per il quale si era parlato di un problema lamentato in Nazionale. Il giocatore, dopo esami accurati fatti a Salerno, potrebbe essere nel gruppo dei convocati già contro il Frosinone. L’allenatore lo difende a spada tratta, la Società e lo staff medico lo osservano con attenzione. E poi c’è il problema di Coulibaly (stop per lui di oltre un mese) mentre Maggiore è tornato a disposizione già dalla gara con il Torino e chiede una maglia da titolare al pari dell’ex di turno Kastanos.

Il ds De Sanctis ha mosso qualcosa in entrata e in uscita ma la strategia societaria ha puntato sulla tenuta stagna del gruppo che lo scorso anno ha fatto bene, evitando i patemi d’animo della prima stagione di serie A quando la Salernitana si salvò solo perché il Cagliari non andò oltre lo 0-0 con il Venezia all’ultima di campionato.

E’ rimasto il portiere messicano Ochoa, punto fermo dello scacchiere. Alle spalle l’esperto Fiorillo, trattato in estate proprio dal Frosinone. In difesa intoccabili i centrali Gyomber, Pirola, Lovato, Bronno, Daniliuc e lo stesso Fazio che era dato per partente ma è nel gruppo. Sulle catene ci sono state le conferme di Bradarci, Sambia e Mazzocchi. A centrocampo quelle dei vari Maggiore, Bohinen, l’ex Kastanos, Candreva e Coulibaly e infine in attacco dove, tornato Simy che ha rifiutato tutti i trasferimenti, i punti di riferimento centrali sono rimasti Dia e Botheim.

Dalla sessione estiva del mercato sono arrivati i centrocampisti Martegani, argentino in prestito dal San Lorenzo e Legowski (Pogon), gli attaccanti Ikwuemesi (Celje) e Tchaouna (Rennes), l’ala Cabral (in prestito dallo Sporting Lisbona) due stagioni fa alla Lazio, il terzo portiere Costil (Lilla). A questi innesti vanno aggiunti i riscatti di Dia (Villareal), Candreva (Samp) e Pirola (Inter). Hanno lasciato la maglia granata per fine prestito l’attaccante Piatek (tornato all’Herta Berlino), i centrocampisti Nicolussi Caviglia (Juventus), Vilhena (Espanyol) e Crnigoj (Venezia) e il difensore Troost Ekong (Watford). Ceduti invece i centrocampisti Boultam (Lubiana) e Mamadou Coulibaly (Palermo, di rientro dalla Ternana).

Contro i giallazzurri potrebbe esserci più di qualche cambio ma non nell’assetto. In attacco, se non dovesse esserci il rilancio di Dia, Ikwuemesi scalpita al posto di Botheim, in mezzo al campo Sousa come già scritto si pensa a Maggiore o Martegani dal 1’, Kastanos avrà sicuramente spazio mentre in difesa sono da valutare le condizioni di Daniliuc.

Giovanni Lanzi

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