LONGO: “IL RIGORE HA CAMBIATO IL MATCH. TERZO E 4° POSTO? NO, GIOCHIAMO PER IL SECONDO”

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CESENA E adesso bisogna stringere i denti. Provare a tirare fuori quello che ognuno ha dentro e che presentò a Frosinone come credenziale importante se non addirittura assoluta. La trasferta di Brescia del 1 maggio allungaautomaticamente il ritiro per motivi logistici anche se ormai c’è da poco da conoscersi e molto ancora da realizzare. O da cercare di farlo, anche oltre il limite del possibile in quello che resta della stagione regolare. Longo che arriva davanti alle telecamere di Sky è l’esatto contrario del ritratto della felicità.

“Innanzitutto come al solito gli episodi fanno la differenza – esordisce Longo – perché il rigore ha cambiato la partita. Il primo tempo combattuto ha visto comunque una grande occasione per il Cesena e una per noi. Sul dettaglio ci saremmo giocati questo match. Così non è stato, vedi anche il palo di Citro allo scadere del tempo regolamentare. E quindi dobbiamo continuare a perseverare con grande dedizione, grande impegno e grande condizione perché solo così l’episodio positivo può girare dalla nostra parte”.Poi c’è la lunga conferenza stampa.

Una sconfitta meritata per quanto prodotto in campo, per atteggiamento complessivo. Lei cosa ci dice?

“Meritata no, perché sotto l’aspetto degli episodi non credo che il Frosinone non abbia creato i presupposti per uscire con il risultato di parità. Nel primo tempo, lo ripeto, c’è stata una grande occasione (con Gori, ndr) e alla fine il palo di Citro. Credo che se fossimo usciti con quel risultato non avremmo rubato nulla”.

Non siamo d’accordo con la sua chiave di lettura. Anche perché dopo la lunga conferenza stampa del presidente Stirpe nella quale il presidente vi blinda, vi sostiene, protegge Longo e nella giornata in cui perdono Parma e Palermo non abbiamo visto il Frosinone che ha le necessarie motivazioni per fare una gara importante qui a Cesena.

“L’occasione grossa di cui ho parlato è nel primo tempo. Non voglio sindacare quella che è una lettura diversa dalla mia. Sicuramente non basta però quello che stiamo facendo. Io dico che l’episodio positivo arriva attraverso il sacrificio e l’abnegazione che probabilmente non è sufficiente. L’episodio positivo dobbiamo andarcelo a cercare, aumentando la ferocia. Le partite sapete bene come si svolgono: lo scorso anno il Frosinone pareggiò qui su un errore di Agliardi dopo che il Cesena lo aveva abbastanza surclassato. Questa a detta dei miei ragazzi. Per invertire questo trend negativo dobbiamo mettere qualcosa in più. Già da martedi, aggiungere un furore che ti permette di pareggiare o vincere la partita“.

Si aspettava una prestazione diversa dei tuoi ragazzi in relazione anche alla sconfitta ieri del Palermo e delle voci che arrivavano da Vercelli?

“E’ chiaro che siamo entrati in campo tutti per giocare una grande partita. Se non è accaduto è vero che probabilmente si poteva fare di più in qualche occasione. E poi contro questo Cesena di Castori è sempre difficile giocare per mille motivi e di conseguenza è normale che dopo il gol arrivato in un momento importante della gara, con loro che si difendevano, non siamo riusciti a concretizzare. Ma nei ragazzi ho visto la volontà di aggredire la partita e di riportarla in parità”.

Gli ultimi 5′ abbiamo visto i tifosi a bocca aperta. Cosa vuole dire a quei 250 tifosi che sono venuti qui a Cesena?

“Noi non dobbiamo dire nulla se non grazie di seguirci. Poi sappiamo che solo noi possiamo trascinarli in un entusiasmo diverso da quello di oggi. In questo momento possiamo solo ringraziarli“.

Il presidente Stirpe ha detto: vediamo come evolvono le prossime due-tre partite e quindi chiederemo alla squadra di Longo di blindare 3° o 4° posto. E’ un obiettivo perseguibile?

Se stiamo parlando ancora di promozione diretta allora mi sembra che anche quello del 3° e 4° posto sia perseguibile. Poi le parole stanno a zeroe bisogna vincere. Il resto non conta. Siamo nelle condizioni di poter centrare tutti gli obiettivi”.

Pensa che questa sconfitta sia stata dovuta ad una questione di ritmo o di questione tecnica pur consapevoli che la cifra tecnica della sua squadra è maggiore?

“Che non siamo in un buon momento è sotto gli occhi di tutti. Abbiamo avuto delle problematiche. Compreso l’infortunio di Daniel Ciofani che ha tolto a questa squadra peso, ha imposto di cambiare gioco e non ci ha reso più fluidi come eravamo prima. Ma di partita in partita possiamo andare vincere delle partire sporche anche con il coraggio”.

A Brescia che gara si aspetta?

“Mi aspetto la solita battaglia, la affronteremo con una squadra che ha bisogna di vincere per centrare una promozione o quanto meno un risultato importante come i playoff da una posizione privilegiata. E di conseguenza andremo lì con la convinzione che la nostra squadra può uscire con una vittoria che riporterebbe grande entusiasmo”.

Il secondo posto è perso da come parla?

“Assolutamente no. Ditemi voi come a 1 punto dal secondo posto perché non dobbiamo sognare? I sogni costano zero. Quattro partite, le altre dovranno vincerle tutte. E non giochiamo per arrivare terzi o quarti ma secondi. Se qualcuno è stato più bravo di noi, gli stringeremo la mano e giocheremo i playoff per vincerli”.

Giovanni Lanzi

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