PERUGIA, IL CASTORI-BIS ALLA RICERCA DEL ‘PUNTO DI CADUTA’
Due allenatori per tre cambi di panchina dopo nemmeno 3 mesi dall’inizio del campionato. Con l’aggiunta di due direttori sportivi. Sette punti in classifica e tutti farina del ‘sacco’ di Fabrizio Castori visto che il brevissimo interregno di Silvio Baldini non ha portato niente alla causa del Grifo. Perugia reduce dal ko casalingo con il Cittadella, dopo la (ri)partenza al fulmicotone di Castori a Reggio Calabria che aveva fatto ben sperare.
L’organico in estate rimodellato dal trio Santopadre-Castori-Giannitti aveva lasciato immaginare altro approccio al campionato. Dei tre ne sono rimasti due, dopo l’uscita di cena dell’ex ds del Frosinone al momento del varo del Castori-bis. E arrivato il ds Castagnini che aveva lavorato con Baldini al Palermo. Di quella rosa uscita fuori dal mercato estivo, lo stesso Castori ha momentaneamente fatto a meno di Angella e Rosi che non sarebbero funzionali alle sue idee. Il tecnico ha rinunciato a due difensori nonostante il reparto soffra per mancanza di pedine. Il ds Castagnini ha subito dichiarato che incontrerà i due giocatori, mediazione all’orizzonte in attesa magari del marcato.
Ma vediamo come era cambiato il Perugia. Partendo dagli addii. Il portiere Chichizola in scadenza ha preferito accettare le lusinghe del Parma, il centrocampista Burrai è passato al Pordenone, l’altro portiere Fulignati e il centrocampista Ghion sono passati al Catanzaro, il trequartista D’Urso al Cosenza, l’attaccante Carretta al Sudtirol (suo il gol-partita che mise fine alla gestione di Baldini), i centrocampisti Falzerano, Segre e Murgia rispettivamente all’Ascoli, al Torino per fine prestito e quindi al Palermo e alla Spal (fine prestito). Stesso discorso per l’attaccante De Luca (Samp) e per il difensore Ferrarini (Fiorentina.
Tra i pali era arrivato Gori (Como). Il passaggio alla difesa a tre ha visto la conferma anche di Curado (ex canarino di due stagioni fa) e Sgarbi. Dalla Cremonese è arrivato un pacchetto di giocatori: il centrocampista Bartolomei, il difensore destro Casasola (un altro ex del Frosinone) e gli attaccanti Strizzolo e Di Carmine (anche lui ex canarino ma pure cavallo di ritorno al Perugia). Quindi i centrocampisti Vulic (Crotone), Luperini (Palermo) e Paz (Sassuolo), i difensori esterni Iannoni (Ancona), l’ennesimo ex Beghetto (Alessandria) e Righetti (fine prestito dal Gubbio), il portiere Furlan (Empoli), l’attaccante Melchiorri rientrato dal prestito alla Spal, l’attaccante Di Serio (Benevento, era al Pordenone) l’attaccante esterno Manneh rientrato dal Taranto.
Dell’ossatura-tipo sono stati confermati il difensore esterno Lisi, il centrocampista centrale Santoro, il terzino sinistro Dell’Orco, il centrocampista offensivo Kouan, il trequartista-attaccante Matos, la punta Olivieri.
A Frosinone non ci saranno sicuramente lo squalificato Iannoni e l’infortunato Matos, rientrano Santoro, Beghetto e Furlan mentre Castori dovrebbe proseguire con il ‘niet’ secco per Rosi e Angella. Potrebbe essere tesserato il centrale di difesa Struna che Castori ebbe nel Carpi qualche stagione fa ma non sarà sicuramente pronto per la trasferta in Ciociaria. Formazione top secret ma l’organico del Perugia è da prendere con le dovute precauzioni. Basta una scintilla per rimettere il moto quel motore.
Giovanni Lanzi