PROGETTO-ROSA, IL COLORE DEL FUTURO
“Alla scoperta del mondo Frosinone…”. Inizia oggi una rubrica periodica che ci permetterà di andare alla scoperta delle diverse figure professionali all’interno del Frosinone Calcio che lavorano lontano dai riflettori della ribalta quotidiana.
La prima assoluta è nel pieno rispetto della parità di genere: è la volta di Sara Recchia, coordinatrice del Settore Femminile e addetta alla Biglietteria del Club giallazzurro.
Sara Recchia, dai sogni di qualche stagione fa ad una realtà che acquista solidità col passare del tempo: il Frosinone Femminile è progetto fortemente voluto dal presidente Maurizio Stirpe.
“Il progetto voluto dal presidente Stirpe è importantissimo per la crescita naturale delle Aree sportive del Frosinone Calcio ma anche perché dà una risposta immediata alle esigenze di tante ragazze che si avvicinano al mondo del calcio. Il Presidente ha parlato più volte nelle diverse conferenze stampa dell’intenzione di sviluppare il Settore Femminile e le sue parole hanno rappresentato già una enorme gratificazione. Adesso tocca a noi muoverci nella maniera adeguata, secondo quelle che sono le direttive della Società. Faccio un piccolo-grande esempio della crescita: ci alleniamo a Ferentino, per le ragazze è il coronamento di un sogno. Tutto quello che circonda e che necessità al mondo del calcio femminile lo abbiamo a portata di mano. La Società non ci fa mancare nulla. Abbiamo tutto quello è necessario per lavorare e crescere”.
Il tuo è un ruolo di coordinamento organizzativo. Puoi entrare nello specifico dell’operatività? Quante giocatrici ci sono nei gruppi squadra?
“Abbiamo la squadra che partecipa al campionato di serie C nazionale, il nostro innegabile fiore all’occhiello. E poi ci sono tutte le formazioni Under nazionali per un totale di circa 100 ragazze tesserate, un numero in crescita. Tutte le formazioni hanno uno staff dedicato. La prima squadra ha il primo allenatore (Fabio Crecco), il vice Alessio Ranni, il preparatore atletico Luigi Duro, un preparatore dei portieri e i fisioterapisti. Ogni formazione giovanile ha un primo allenatore, un vice e stiamo definendo per altre figure. Abbiamo anche un coordinatore tecnico, Francesco Foglietta. Quanto al ruolo di coordinamento organizzativo, nello specifico verifico quotidianamente la situazione delle nostre giocatrici e mi occupo dell’organizzazione delle trasferte”.
Siamo partiti dalla fine ma serviva a rompere il ghiaccio. Adesso cerchiamo di conoscerci meglio: chi è Sara Recchia? La tua ‘prima vita’ lavorativa, gli interessi, le passioni.
“La mia vita lavorativa è iniziata nel quotidiano La Provincia, mi occupavo di programmazione del marketing. E a quei tempi si iniziò ad interagire con il Frosinone Calcio. Poi ci sono state altre esperienze prima dell’incontro diretto con la realtà del Club giallazzurro. Interessi al di fuori del lavoro? Mi piace tanto il trekking, quando posso mi dedico anima a corpo a quell’attività. Che serve anche a rilassarmi. E poi sono una ragazza a cui piace anche stare in casa a vedere un bel film. Anche questo per me è un modo per rilassarmi e per concentrarmi”.
A proposito di passioni: quella per il calcio coincide con l’incontro col Frosinone? Da quanti anni sei nel Club giallazzurro?
“Sono circa 10 anni che sono nel mondo-Frosinone. E’ stata prima di tutto una piacevolissima scoperta lavorativa, non avevo mai avuto direttamente un’esperienza nell’ambito di un Club calcistico. E poi è diventata a tutti gli effetti il mio lavoro che va ad intersecarsi con la passione. Perché il lavoro se va a braccetto con la passione ‘corre’ sempre nella maniera migliore. Posso aggiungere, relativamente all’impegno nel Femminile, che il mio primo contatto risale a 3 anni fa. E comunque il Settore era già attivo da qualche stagione. Un lavoro, quello svolto in precedenza, del quale stiamo anche raccogliendo i frutti. Ho cercato di portare il mio meglio, spero di riuscirci. Mi riconosco tanta caparbietà e testardaggine”.
Nel Frosinone Calcio ti occupi in primo luogo di Biglietteria. Spiegaci il tuo lavoro in questo ambito. E come coniughi l’impegno nel calcio femminile.
“C’è sempre una priorità nel mio lavoro, in funzione delle esigenze dell’Azienda. Il Frosinone Calcio è il core-business, poi bisogna sapere come organizzarsi senza mai andare a sovrapporsi. Quando il Frosinone di serie B gioca in casa, la Biglietteria assorbe nelle mattinate la priorità. E poi c’è tempo e spazio per dedicarsi al Settore Femminile, che ha comunque una sua perfetta macchina organizzativa”.
Torniamo al calcio giocato, al campionato di serie C: ti aspettavi questa partenza dalle ragazze di mister Crecco? Quattro punti dopo 4 giornate da squadra neofita non sono da sottovalutare.
“Sono comunque soddisfatta della squadra. Abbiamo molte ragazze nuove che si sono intercalate benissimo nel gruppo esistente. Se mi posso permettere di aggiungere, abbiamo un gruppo molto interessante. Dopo queste prime 4 partite magari ci manca qualche punto ma siamo ampiamente soddisfatti per l’impegno delle ragazze e del gruppo al completo. Con la Res Roma VIII domenica scorsa, al cospetto di una formazione molto forte, accreditata per la vittoria finale, le ragazze di mister Crecco hanno dato vita ad stata una bella partita, lo dico senza spirito di parte. Abbiamo mostrato di essere una squadra compatta, di qualità e di carattere”.
Oltre il risultato, qual è la filosofia della Società per il Femminile?
“L’obiettivo societario è quello tracciato, come ho detto in avvio dal presidente Stirpe: radicarci e crescere. L’obiettivo tecnico è quello di ottenere una salvezza comoda, valorizzando anche le nostre risorse. In prospettiva svilupparci sempre con gradualità”.
Un excursus finale sull’intero Settore Femminile: in quali campionati sarà protagonista il Frosinone oltre alla serie C?
“Come detto in precedenza, saremo presenti nel campionato Under 17 nazionale, Under 15 nazionale e under 12 nazionale. Posso dire sin da ora che abbiamo delle formazioni di ottima qualità e ogni giorno alla realtà del Frosinone Calcio si avvicinano tante piccole campioncine del futuro. E questa è anche un’altra bellissima soddisfazione che ci gratifica”.
Giovanni Lanzi