STIRPE AL SINDACO DI RIETI: “GRANDE COLLABORAZIONE, AL TERMINILLO ANCHE LA PROSSIMA STAGIONE”

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RIETI – Frosinone full immersion. E mentre il tecnico Longo andava a ‘torchiare’ i suoi sul terreno del ‘Leoncini’, a Rieti il sindaco della città sabina Antonio Cicchetti e il consigliere delegato allo Sport, Roberto Donati hanno dato il benvenuto in Comune al presidente del Frosinone, Maurizio Stirpe che per l’occasione è stato raggiunto dal responsabile dell’Area Tecnica, Ernesto Salvini. Presente anche Sua Eccellenza monsignor Domenico Pompili, vescovo della Diocesi di Rieti, con origini ciociare e più precisamente di Acuto. In sala ina ventina di persone, tra le quali il primo cittadino di Cantalice, Silvia Boccini.
Il consigliere Donati ha introdotto l’intervento del massimo dirigente giallazzurro. Un discorso ad ampio raggio: sport, valorizzazione dell’eccellenza locale, ringraziamento per l’ospitalità ma anche solidarietà per una popolazione, quella sabina, colpita dagli eventi sismici. Come sempre Stirpe parla a braccio: «Siamo stati onorati di aver avuto la possibilità di poter svolgere il ritiro su questo territorio – ha esordito il presidente del Frosinone -. Per una serie di motivi. A me non piace molto, in primo luogo, spostare la squadra fuori del territorio regionale. Nel Lazio sono presenti grandi eccellenze, magari non siamo capaci di saperle valorizzare nel modo giusto. Credo invece che una società di calcio il primo dovere che debba vere è quello di dare fiato alle cose migliori che ha il territorio che le appartiene. A mio parere il Terminillo, la città di Rieti, la provincia sono tutte realtà apprezzabili per cui non abbiamo fatto fatica ad orientare la nostra scelta».
Ma la scelta del Terminillo assume una valenza ancora più significativa: «Quest’anno – prosegue Stirpe – c’è stato anche un fatto affettivo, che legava il nostro territorio a questo: l’evento luttuoso del terremoto. Come ho avuto modo di fare attivamente durante l’anno, ho voluto dimostrare la vicinanza alle zone terremotate, alle problematiche che ci sono. Per quello che può servire, ho pregato Ernesto Salvini di metterci a disposizione di tutte quelle iniziative e manifestazioni che magari potevano essere utili anche a raccogliere fondi ed a far passare qualche ora spensierata a persone che hanno sofferto tanto».
E qui il discorso di Maurizio Stirpe – vice presidente di Confindustria – spazia anche su livelli istituzionali: «Passando dal tema sportivo al tema di natura ‘confindustriale’, abbiamo terminato la raccolta dei fondi di solidarietà tra le imprese e i lavoratori, con più di 7 milioni di euro raccolti. Stiamo preparando i bandi per l’erogazione di questi fondi che abbiamo voluto in pratica destinare alla ricostruzione delle attività produttive dei 62 comuni coinvolti dall’evento sismico. Vi saranno anche delle novità positiva per le imprese che appartengono a questo territorio. Detto questo, penso che l’esperienza sia stata sicuramente positiva, vedo e sento tutti entusiasti: dirigenti, tecnico e ragazzi. Esiste più che una possibilità di ripetere questa esperienza perché, come ho detto, ritengo che il nostro territorio sia molto vicino al vostro. Da presidente di Unindustria sono stato spesso in queste zone e ne ho apprezzato le realtà imprenditoriali. E comunque da questo punto di vista Sua Eccellenza monsignor Pompili è un ottimo trait d’union, essendo un ciociaro doc, un ulteriore elemento di congiunzione tra la Ciociaria e la Sabina. Per cui non faremo fatica – aggiunge Stirpe – negli anni futuri a replicare questo rapporto di collaborazione con un territorio che ha grandi tradizioni sportive dal basket all’atletica leggera. Qui si svolge pratica sportiva da decenni, con attività ad altissimo livello. A nome della società che presiedo – conclude il presidente giallazzurro – vi ringrazio dell’ospitalità. E voi sarete i benvenuti nel nostro territorio, qualsiasi manifestazione riterrete di promuovere».
E’ la volta di monsignor Pompili, vescovo di Rieti. «Questo è bel momento per me: ciociaro di un piccolo paese nel nord della Ciociaria, Acuto e da due anni vescovo di Rieti. Per cui ho salutato con grande piacere la scelta del Frosinone di scegliere il Monte Terminillo come sede della preparazione. Questa cosa riscatta una situazione poco comprensibile: il fatto che si fosse investito in anni passati su quella struttura che poi sembrava fosse stata abbandonata a se stessa. Ricordo che nell’omelia del 31 dicembre 2015 portai questo esempio, del Campo d’Altura, per dire come mai accadono queste cose nell’indifferenza. Il fatto che si sia riusciti a valorizzare questo spazio e addirittura, stando a quello che abbiamo ascoltato, possa essere l’inizio di una proficua collaborazione penso che vada salutato, in mezzo a tante notizie problematiche, come qualcosa di molto positivo. Il Frosinone prima in serie A ed ora in serie B rappresenta per il territorio ciociaro un momento di grande entusiasmo popolare perché il calcio si sposa direttamente alla crescita del territorio. Il presidente Stirpe rappresenta questo momento di crescita e dice anche a noi di tenere in debito conto la vocazione sportiva di questa città».
Il discorso del sindaco di Rieti è fatto di ringraziamenti ma contiene anche di aspetti politico: «Ringrazio il presidente Stirpe e Sua Eccellenza perché sono stati complici di una bella occasione che testimonia una realtà evidente: anche in momenti di oscurità c’è un raggio di luce che perfora il buio. Noi siamo in questa fase molto difficile. Aggravato dagli eventi ma questi giorni che viviamo possono costituire un momento di rilancio per tutti. Non ci siamo piegati, anche grazie al contributo dello Stato. Voi contribuite e vi ringraziamo – dice rivolto al Frosinone -. Quel campo (campo d’Altura, ndr) trova occasione di utilizzazione migliore. Sono contento che il Frosinone si trovi bene. Perché quello era l’obiettivo dell’Amministrazione di Rieti: realizzare un campo in una zona di quel tipo perché per i giovani ci fosse la possibilità di ossigenarsi in quota. Questo si è realizzato. E’ vero, le cose maturano a distanza di anni. Però mi pare che oggi ci siamo messi in linea con quel progetto. Grazie a tutti, compreso gli operatori del Terminillo. Questa – conclude il primo cittadino di Rieti – è una provincia che offre grandi possibilità. Siamo disponibili per un discorso legato all’accoglienza perché vogliamo dare alla nostra gente una alternativa che non debba sostituire le industrie che ci hanno permesso di organizzare manifestazioni a livello internazionale ma rinverdire i fasti di epoche in cui lo sport di questo territorio toccava i livelli più alti».
Ha chiuso la carrellata degli interventi Ernesto Salvini: «Colgo l’occasione per ringraziare – ha dichiarato il responsabile dell’Area Tecnica – Francesco Mariani, un imprenditore che rappresenta un fiore all’occhiello di questo territorio. Un territorio in movimento, che ha continuo bisogno di conquistare qualcosa in più rispetto a quello che ha già e cioè delle eccellenze a livello di bellezza estetica. Ho scoperto al di là del grande cuore dei reatini, anche una parte bellissima della città, il Lungotevere, le mura, davvero splendida. Se vogliamo andare oltre l’aspetto del risultato sportivo, quando un tecnico dice che ha fatto uno dei più bei ritiri della sua carriera significa che tutti noi abbiamo colto nel segno ed abbiamo fatto tutto quello che ci aspettavamo di fare. Al di là dei ringraziamenti a tutti, uno lo indirizzo al presidente perché se ha detto che ritorniamo qui al Terminillo, a noi addetti ai lavori non può che far piacere».
Ufficio Stampa
Frosinone Calcio

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