Il Frosinone con la quinta vittoria di fila in casa è tornato ad 'innalzare' il muro al 'Benito Stirpe' dove la scorsa stagione ottenne appena 4 successi. Ora il cambio di trend lontano dal proprio campo

TANTO CARATTERE MA PER LA VOLATA-PLAYOFF SERVE EQUILIBRIO CASA-FUORI

Il successo del Brescia allunga la classifica in alto e probabilmente lascia a disposizione solo i posti dal sesto all'ottavo nella griglia playoff. E ora pesano quelle sconfitte con le Cenerentole
 In Il Punto

Nella ‘bagarre’ a 4 giornate dalla fine emerge sempre il carattere, oltre la bravura tecnica, l’applicazione tattica e la immancabile dose di fortuna. E il Frosinone che ha battuto la (ex) capolista Cremonese, di quegli ingredienti ne ha messi in campo a volontà. Lo ha evidenziato il tecnico Grosso che ha elogiato con orgoglio la propria squadra, sottolineando che lui si era dichiarato orgoglioso in tempi non sospetti, addirittura dopo la sconfitta di Pordenone 4 giorni prima. Un modo per stimolare tutti. Ma il Frosinone al termine della gara con i grigiorossi ha segnato un record probabilmente nei campionati professionistici di questa stagione: Grosso – dovendo fare di necessità (le assenze) virtù – ha lasciato in campo 8 giocatori per tutta la gara, 2 di loro li ha avvicendati a 1’ dal 90’ e solo 1, Canotto, lo ha sostituito al 76’. Nel calcio il carattere è un elemento importante, appunto. Ma il tratto somatico fondamentale è l’equilibrio in campo che si traduce in quell’equilibrio di risultati che a sua volta muove la classifica. Il Frosinone che ha battuto la ex capolista di equilibrio ne ha avuto davvero tanto.

E’ TORNATO IL MURO IN CASA – Riavvolgiamo per un attimo il nastro. Torna il muro al ‘Benito Stirpe’, si perdono certezze lontano da casa. Il Frosinone della scorsa stagione, che conquistò la salvezza battendo il Pisa in casa 3-1 e poi la Spal al ‘Mazza’ 1-0 la settimana successiva praticamente al punto di non ritorno alla 36.a e 37.a giornata, non vinceva una gara al ‘Benito Stirpe’ dalla 11.a di campionato (Frosinone-Chievo 3-2) e in tutta la stagione collezionò appena 4 successi casalinghi. Mancanza di equilibrio, prima di ogni cosa, di disse. O il ‘braccino corto’, paura. Al netto dei problemi tecnici e tattici che erano tutti in capo a quella squadra che arrivava da una promozione sfumata sull’ultimo pallone utile. Il Frosinone di questa stagione dopo un’ottima andata, nel girone di ritorno ha vinto le ultime 5 partite di fila in casa (battendo Benevento e Cremonese), 6 in totale con quella ottenuta contro il Vicenza, perdendo con il Como. E, sempre nel girone di ritorno che costituisce l’asse portante della classifica nel calcio, lontano da casa ha vinto 1 partita (la prima, a Parma), pareggiandone 2 (a Brescia e Ascoli) e perdendone ben 5. Addirittura 1 sconfitta in più di quelle riportate nel girone di ritorno della scorsa stagione, che pure fu il punto più basso toccato dalla squadra giallazzurra tra i Cadetti dopo la retrocessione del 2010-’11.

PLAYOFF, SUL PIAZZAMENTO PESANO QUEI PUNTI… – A pesare però nell’economia del piazzamento-playoff (+5 sul Perugia con 4 gare da giocare non sono un fossato ma nemmeno un piccolo solco) sono appena 6 punti che coincidono con due-sconfitte-due contro squadre praticamente già retrocesse come Crotone e Pordenone. Il resto ci può stare, anche se fa male ancora il 3-2 di Monza. Quelle due partite invece sono state sconfitte identiche nel risultato, identiche nell’approccio e pressoché identiche anche nello svolgimento. E là è mancato il famoso combinato disposto tra equilibrio e carattere. Adesso la trasferta del Lunedi dell’Angelo in casa della Ternana che vuole giocarsi le chances residue di piazzamento playoff, il Monza in casa, la Spal al ‘Mazza’ probabilmente salva a meno di cataclismi e per chiudere il Pisa in casa. La vittoria del Brescia sul Parma nel posticipo del lunedi scorso, probabilmente mette nella condizione il Frosinone di vedersi allontanare un piazzamento nella griglia playoff più sopra del sesto o settimo posto, occupati ora da Pisa e Benevento. Questo significa, nella traduzione, che il Frosinone dovrà disputare un turno preliminare, perdendo quindi la possibilità di avere il vantaggio dello scontro diretto in casa nella semifinale. Un orecchio innegabilmente teso va alla vicenda-plusvalenze che si dibatte in queste ore in sede di Giustizia Sportiva, dove ci sono Pisa e Parma.

LE ALTRE – Il Lecce tiene la vetta, a +2 su Monza e Cremonese e lo fa battendo al minimo la Spal dell’ex Mancosu grazie alla prima rete in Italia di Helgason. I ferraresi scendono a loro volta a +5 dall’Alessandria che batte 2-0 il Pordenone, condannandolo anche se non aritmeticamente alla serie C. Tornando in quota, il Monza non si lascia sfuggire la vittoria in casa del Cosenza, 2-0 su rigore grazie alle realizzazioni di Valoti (10 gol da centrocampista) e di Gytkjaer. La formazione di Stroppa è seconda a braccetto con la Cremonese sulla quale però è in vantaggio nella differenza reti. Silani arrendevoli, squadra e Bisoli contestati ma il tecnico ha detto a chiare note che non si dimetterà. Il Cosenza deve comunque recuperare la gara con il Benevento ma per cambiare il corso degli eventi deve modificare quel trend troppo arrendevole avuto finora. Al quarto posto risale il Brescia che batte 1-0 il Parma grazie ad un gran gol di Moreo anche se la squadra di Corini prima del gol-partita vede gli incubi, con Brunetta che sbaglia l’impossibile.

A proposito di Benevento, 1-0 in casa al Vicenza che si vede annullare il gol del possibile vantaggio firmato da Meggiorini che si fa espellere lasciando i suoi in 10. Nella ripresa il colpo di biliardo di Viviani per il gol-vittoria. Sanniti a 60 ma col bonus di una gara da recuperare. A proposito di Vicenza, salta la panchina di Brocchi. Al suo posto Baldini che appena 3 giorni prima aveva dovuto abbandonare la panchina del Catania per il fallimento dichiarato dal Tribunale. Un record, 3 giorni senza panchina per l’ex allenatore del Trapani.

Il Pisa scivola al quinto posto, il pari di Perugia non conforta le chances di primato. Gran gol di Puscas ma poi arriva nel mischione la rete di Rosi per il pareggio. Grifoni a -5 dall’ultimo vagone per i playoff dove c’è il Frosinone. Chi invece scavalca i giallazzurri è l’Ascoli (55) grazie al 2-0 casalingo sulla Reggina che, conquistata la salvezza, ha praticamente riposto tutte le ipotesi successive. Secondo ko di fila per il Como che, a 44 punti come la Reggina, perde in casa (1-2) con il Cittadella (48). Veneti con tre punti in tasca grazie alla doppietta di Baldini, secondo gol da cineteca. A nulla è servita la seconda rete di Ciciretti, anche questa molto bella.

Il Crotone più o meno come il Pordenone: doveva battere in casa la Ternana per sperare di rimescolare le carte in zona playout, perde dopo essere andato in vantaggio con Golemic, difensore in rete già contro il Frosinone. Gli umbri fanno arrabbiare Lucarelli, poi arriva il pareggio di Partipilo e quindi il 2-1 ‘sporco’ di Defendi sul quale tutta la difesa dei pitagorici si impappina. Attenzione alla lotta per non seguire Pordenone e forse Crotone in serie C: i playout potrebbero non disputarsi se tra la quint’ultima e la quart’ultima ci saranno più di 4 punti.

Giovanni Lanzi

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