Il tecnico ligure, che ha firmato il ritorno tra i cadetti dopo 4 stagioni di Purgatorio tra serie D e Lega Pro, ha assemblato una formazione interessante. Rinforzati tutti i reparti, il marocchino Cheddira è come un giacimento di pepite d'oro

BARI, LA MISCELA PERFETTA DI MIGNANI

Il ds Polito ha riportato Folorunsho ed ha 'pescato' nella Pro Patria il portiere Caprile. Nel gruppone dello zoccolo duro gli ex canarini Terranova, Mazzotta, Maiello (out sabato) e Frattali. Antenucci bomber dalle polveri sempre 'calde'. Squalificato Di Cesare
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Un Bari no limits arriva alla sfida del ‘Benito Stirpe-Psc Arena’ di sabato 22 ottobre (ore 14) con la prima sconfitta di campionato sulle spalle. Ed anche con l’uscita dalla Coppa Italia con la sconfitta nel match di Parma (1-0). Il ko casalingo di campionato, di fronte a 32.000 spettatori, per mano di un Ascoli scaltro e ben organizzato però non abbassa il livello delle aspettative che si continuano a nutrire nel Club del presidente de Laurentiis jr.

Sono 4 stagioni che i ‘galletti’ mancano dalla Cadetteria. Quattro stagioni fa sulla panchina biancorossa sedeva proprio Fabio Grosso. Raggiunse i playoff ma una serie di circostanze legate ai problemi di natura finanziaria del club obbligarono la formazione pugliese a partire ad handicap nei playoff (persa una posizione nella griglia playoff), sconfitta nel turno preliminare giocata a campo invertito dal Cittadella.

Poi è storia: la radiazione, l’ingresso dei de Laurentiis, la serie D, le stagioni di Lega Pro e la promozione dell’estate scorsa. Alla guida il tecnico Mignani, ligure. Con lui il ds Polito, tra gli emergenti della categoria. Sotto la regia di una Proprietà forte che però si troverà di fronte ad un bivio entro la fine del 2024 (o anche tra 8 mesi in caso di promozione), secondo le nuove norme imposte dalla Figc: scegliere tra il Napoli e il Bari.

Ma vediamo come è stato assemblato questo Bari comunque di ottima fattura che manca dalla massima serie dalla stagione 2010-’11, campionato che nella storia dei ‘galletti’ li ha visti presenti per 30 stagioni.

Il primo colpo del ds Polito è stato l’attaccante Cheddira, rilevato per intero dal Parma dopo essere stato tra gli artefici della promozione. Un giocatore che ha già messo a segno 8 in campionato e 5 in Coppa Italia e che il Bari si tiene ben stretto come un giacimento di pepite d’oro: la partecipazione ai Mondiali del Qatar potrebbe far schizzare la quotazione del giocatore. Sono tornati poi Bellomo dal prestito alla Reggina e l’attaccante esterno Folorunsho che la maglia biancorossa l’aveva già vestita. Quindi il centrocampista Benedetti (Samp), il terzino destro Dorval (Cerignola), il difensore centrale romano Vicari (Spal), i compagni di reparto Zuzek (Koper) e Bosisio (Milan), gli attaccanti centrali Ceter (svincolato dal Cagliari, già in B col Pescara 2 anni fa) e Scheidler (Digione) e gli attaccanti esterno Salcedo (Inter ma già con buone esperienze in A con Verona e Spezia) e Cangiano (Crotone ma di proprietà del Bologna). Un colpo è senza dubbio il portiere Caprile (Leeds ma la scorsa stagione alla Pro Patria), un ragazzo che si è conquistato la maglia della Under 21.

C’è uno zoccolo duro che il Bari lo ha traghettato nei mari della Lega Pro e al quale Mignani non ha voluto rinunciare. Il riferimento va al portiere Frattali (un ex del Frosinone), i difensori centrali Terranova (altro ex giallazzurro) e Di Cesare (squalificato per sabato). Quindi il terzino sinistro Ricci, l’omologo a destra Pucino, l’altro terzino destro ed ex della gara Mazzotta, i centrocampisti centrali Maita, D’Errico e Maiello (anche lui ex giallazzurro, out per un problema muscolare) il trequartista argentino Botta e l’attaccante Antenucci. Oltre al difensore Gigliotti e al trequartista Galano che però non sembrano centrali al progetto di Mignani.

Il 4-3-1-2 dei ‘galletti’ è abbastanza consolidato, per Frosinone il tecnico Mignani si troverà a scegliere tra Maita e Benedetti al posto di Maiello e piazzerà Terranova al fianco di Vicari per rimpiazzare Di Cesare.

Giovanni Lanzi

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