BARONI: “NON DOBBIAMO SBAGLIARE PRESTAZIONE, I TIFOSI SARANNO CON NOI”. PAGANINI OUT

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FERENTINO – Da una ex, la Juve, ad un’altra, la Roma. Nel breve volgere di sette giorni. Con la, per nulla segreta, speranza che l’epilogo finale sia migliore rispetto a quello dello Stadium. Marco Baroni con la Roma di Sven Goran Eriksson ha giocato nella stagione ’86-’87, quella che arrivò dopo lo scudetto regalato dai giallorossi sconfitti in casa dal Lecce. Quello stopper dalle grandi doti fisiche proveniva dall’Udinese: “Ricordo quel periodo come quello di Napoli con grande emozione – dice il tecnico del Frosinone – con me c’erano grandi campioni del calibro di Bruno Conti e Carlo Ancelotti”. Baroni timbrò però solo 19 presenze, mettendo a segno due reti in maglia giallorossa e pure un’autorete: gol e autogol nella stessa gara, con il Brescia battuto 2-1 e una rete nel 2-1 dei giallorossi contro l’Empoli.

Alla Città dello Sport di Ferentino sta per iniziare l’allenamento della vigilia di questo Frosinone-Roma che si annuncia ricco di spunti e ‘necessità’ per entrambe le formazioni. Il tecnico si concede a cronisti, radio e tv nella sala stampa. Fuori c’è un bel sole che annuncia un anticipo di primavera che però le previsioni dei prossimi giorni faranno rapidamente dimenticare.

Il presidente Maurizio Stirpe in una recente intervista ha detto che firmerebbe per un pari.

“L’ho detto in un’altra circostanza e non è andata bene. Le difficoltà di questa partita le conosciamo, quello che dobbiamo fare noi è una prestazione importante. Di altissimo livello, individuale e di squadra. Solo così ci possiamo avvicinare al risultato positivo. Io ci credo e la voglio. Mi aspetto una ulteriore crescita di tutti, non dobbiamo sbagliare prestazione. E non firmo per il pari”.

Risulta che Zampano ha avuto dei problemi nelle ultime ore. Al di là degli infortunati, ha tutti a disposizione?

“Purtroppo si è aggiunto un altro problemino, quello di Paganini. Aveva avuto un attacco influenzale, ieri è tornato e si è allenato. Questa mattina è ancora a letto con la febbre dovuta ad una tonsillite, quindi non è disponibile. Per Zampano è stato solo precauzionalmente tutelato, ieri ha lavorato anche se non completamente. Lui voleva allenarsi ma aveva un flessore leggermente affaticato e ho preferito non farlo rischiare”.

Possiamo dire che il Frosinone potrebbe scendere in campo con la stessa formazione che ha giocato a Roma la gara di andata? In quella occasione le uniche varianti furono Ariaudo e Crisetig.

“La formazione per voi è importante ma lo è altrettanto per me valutare bene. Sempre di più ho dei dubbi e questo è un fatto positivo perché tutti mi stanno mettendo in difficoltà. La seduta pomeridiana e la rifinitura di domani mi chiariranno le situazioni in dubbio. E’ chiaro che stiamo cercando delle certezze, siamo un po’ in ritardo ma è troppo importante che una squadra abbia dei punti fermi sia per quanto riguarda la formazione e sia in quanto all’equilibrio, stabilità di gioco, di condizione e di lettura delle gara. Tutto questo passa dagli interpreti. Quindi, salvo qualche dubbio è chiaro che la formazione che lei dice potrebbe avvicinarsi a quella che affronterà la Roma”.

L’atteggiamento con Lazio, Samp e Juve è stato positivo. Purtroppo iniziano a mancare le giornate, nelle quali dobbiamo fare risultato. E’ un fattore che può pesare?

“Sono d’accordo. Credo che in questo campionato ci siano tutte partite difficili. Tante partite sono difficili se le vai a valutare nello scarto tecnico ma ci sono anche altre risorse da mettere in campo e noi dobbiamo andare a cercarle. Le abbiamo nel nostro bagaglio, dobbiamo fare una gara da Frosinone, una gara di grande attenzione, di grande determinazione, cercando di togliere le giocate ad elementi di top-level. Queste sono partite bellissime da giocare, che andiamo ad affrontare in casa nostra. Ed è un aspetto che ci può arrivare d’aiuto anche perché abbiamo un pubblico caldo che ci sostiene. Queste situazioni dobbiamo andarle a sfruttare al meglio, io ci credo”.

Consentirà a Ciofani di farsi regalare un orologio dal presidente Stirpe?

“Sicuramente Daniel sarà della gara. Ho letto della disavventura ed ho letto anche la dichiarazione del presidente. Da quel punto di vista lo aiuto anche io il presidente”.

Quando c’è la Roma si parla di motivazioni. Squadra croce e delizia di se stessa. A differenza della Juve, questa partita per qualcuno può sembrare alla portata. E’ davvero così?

“Io sono abituato ad allenare e guardare ciò che posso determinare. Io non mi aspetto mai che l’avversario mi regali qualcosa. Noi dobbiamo essere bravi a togliere le certezze e le fonti di gioco all’avversario. Noi dobbiamo aspettarci una Roma tosta, che ha fame. Mi piacerebbe pensare ad un avversario che prende la partita sottogamba ma non sarà così. Dobbiamo pensare che siamo in una condizione per la quale dobbiamo gettare il cuore e il corpo oltre l’ostacolo”.

Sarà una partita molto dispendiosa sia mentalmente che fisicamente. Crediamo che il Frosinone giocherà una partita molto maschia, andrà a prendere molto alta la Roma. Sarà così?

“Dobbiamo farlo. Abbiamo già visto nel corso del campionato che non è sufficiente schierarsi davanti all’area per non prendere gol. Dobbiamo cercare di tenerli lontani dalla nostra porta e possiamo farlo con aggressività, attenzione a mantenere le distanze tra i reparti. E quando ci sono queste condizioni viene fuori la classica partita maschia, se vai in pressione sull’avversario è normale che aumentano i contatti. Fa parte del gioco, fa parte di un calcio dal quale il Frosinone non può prescindere”.

La gestione dei diffidati potrebbe non incidere sulla Roma ma lei pensa che la rinuncia a qualcuno dei giocatori in odore di squalifica possa darci una mano?

“Non lo so, potrebbe darsi. Ma ho visto già chi potrebbero essere i sostituti. Quindi preferisco parlare all’avversario con grande rispetto. Poi per il resto tocca a noi”.

Giovanni Lanzi

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