Nazionalità marocchina ma ormai italiano d'adozione, sbarca in maglia giallazzurra dall'Ascoli dove ha disputato la migliore stagione delle ultime tre con Sottil

BIDAOUI E’ UN’ALTRA FRECCIA NELL’ARCO DI GROSSO

Era nello Spezia con il direttore Angelozzi nell'anno della finalissima con il Frosinone. Cresciuto in Belgio, il Crotone in serie B è stata la sua prima esperienza in Italia
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E’ Soufiane Bidaoui, 175 centimetri di altezza, nazionalità marocchina ma ormai italiano di adozione, nato il 24 aprile 1990 in Belgio ad Etterbek, nell’hinterland di Bruxelles, attaccante esterno proveniente dall’Ascoli dove ha collezionato 69 presenze nelle ultime 3 stagioni (9 reti totali in campionato), il neo acquisto del Frosine. Bidaoui è una conoscenza diretta del direttore dell’Area Tecnica giallazzurra, Guido Angelozzi, che lo ha avuto alle sue dipendenze allo Spezia, l’anno della promozione in serie A. Bidaouoi è un elemento che predilige agire da esterno di fascia sinistra, è ambidestro, ed ha anche una discreta capacità realizzativa.

Calcisticamente Bidaoui è cresciuto in Belgio, dove ha giocato nei campionati giovanili. Il primo approccio ad un campionato professionistico in Italia è stato al Crotone in serie B, nella stagione 2013-’14. In Calabria era arrivato dal Parma che aveva acquisito il cartellino dal Lierse, club belga. Un anno da ricordare a livello personale per l’attaccante marocchino, 37 presenze e 3 reti in campionato, 1 gara nei playoff e 2 in Coppa Italia. Quell’exploit al primo assaggio di professionismo gli vale l’esordio anche in serie A nella stagione 2014-’15 (4 presenze) con il Parma, a metà della stessa stagione si sposta al Latina in serie B (15 presenze e 3 reti). Il fallimento del Parma lo costringe allo svincolo. Arriva per lui l’Avellino, 2 anni in Irpinia, 44 presenze tra campionato e Coppa Italia (3 reti) e poi altre 2 stagioni allo Spezia (40 presenze totali) con 3 reti. Dei 2 anni e mezzo in bianconero è stato già scritto ma per lui nello schieramento di Bucchi lo spazio si è ridotto con il passaggio al 3-5-2. Titolare fisso in avvio, nelle prime 6 gare sull’onda delle 36 presenze dell’anno precedente (8 gol e 6 assist), con il 4-3-3 che sembrava il marchio di fabbrica del Picchio. A fine dicembre le voci di un divorzio, per lui tante pretendenti in serie B fino all’arrivo del Frosinone.

Giovanni Lanzi

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