CAMPIONATO PRIMAVERA TIM – 26° giornata

 In Senza Categoria

“Città dello Sport” Ferentino – Sabato 7 maggio 2016

FROSINONE – ROMA  1 – 1

FROSINONE:  Faiella,  Belvisi,  Gargiulo,  Contucci,  Ranelli,  Iafrate,  De Santis,  Toti  (77° D’Aguanno),  Volpe  (89° Modesti),  D’Alena,  Trillò. A disposizione:  Kucich,  Giampietro,  Pedrazzini,  Calcagni,  Palmieri,  Fia.  All. Sig. Coppitelli Federico.

ROMA:  Pop,  Paolelli,  De Santis,  Grossi,  Marchizza  (66° Ciavattini),  Bordin  (72° D’Urso),  Machin,  Spinozzi,  Tumminiello,  Di Livio,  Ndoj. A disposizione:  Romagnoli,  Kastrati,  Petruccelli,  Antonucci,  Cappa,  Franchi,  Soleri.  All. Sig. De Rossi Alberto.

ARBITRO:  Sig. Valiante  (Salerno).

ASSISTENTI:  Sig. Iovine  (Napoli), Sig. Sbrescia  (Castellammare di Stabia).

MARCATORI:  44° Machin  (RM), 79° D’Aguanno  (FR).

AMMONITI:  Ranelli, Bordin, Machin, Di Livio, De Santis.

NOTE:  recuperi 0°pt e 2°st;  angoli 3 – 4. Oltre duecento gli spettatori.

 

 

FERENTINO – Conclude al sesto posto solitario nel Girone C la propria avventura in campionato la Primavera del Frosinone, artefice di una nuova buonissima prestazione casalinga valsa l’1 – 1 al cospetto della capolista Roma. Sarebbe stata vana anche l’impresa della vittoria, come pronosticabile troppi gli intrecci di risultati non verificatisi che alla fine in zona play off premiano il Cagliari quinto nel Girone B. Al Frosinone resta la soddisfazione di averci creduto, frenato nell’ambizione dai noti problemi fisici dei vari elementi della rosa. Non c’è rammarico, al contrario la novità della stagione porta in dote un Leone in grado di giocare match ad armi pari con le più blasonate squadre del “Giacinto Facchetti”, aprendo scenari interessanti e certamente prestigiosi per la Società di Via Marittima. La partita contro la Roma ne è stata la riprova, dai due volti con un primo tempo avaro di emozioni e una ripresa sicuramente più vivace dato il vantaggio ospite maturato. I giocatori di mister Coppitelli schierati con saggezza nel modulo 3 – 5 – 2 hanno interpretato giustamente la sfida con umiltà, non concedendo ritmo ai capitolini che in difficoltà hanno creato poco sulla base degli standard abituali. Il primo caldo incide, l’organizzazione si lascia apprezzare su entrambi i fronti, spazi concessi non ce ne sono e sporadiche iniziative personali catturano l’avvio. La gara è studiata bene indirizzata sul binario d’equilibrio, si annota all’11° un’incursione in area dal vertice sinistro di Machin, pallone messo in mezzo basso a sfilare innocuo davanti a Faiella. Ci prova allora Di Livio al 15°, palla con i giri contati a scavalcare la retroguardia ciociara sulla corsa di Spinozzi all’ingresso nei sedici metri, Faiella con un balzo da gatto agguanta la sfera in presa sicura. Il chiaro tentativo di imbrigliare la manovra giallorossa riuscito a perfezione trova una spiegazione al 19°, corner a favore dei canarini ed azione ribaltata in un istante, scoperta la difesa si salva grazie ad un errore al cross da sinistra. Quindi, realmente insidiosa la compagine romanista soltanto al 28°, in sospetto fuorigioco Ndoj controlla sull’out di destra entrando nei sedici metri, battuta forte verso Faiella che non trattiene, in acrobazia nel mucchio sventa Iafrate. La pressione continua sostanzialmente sterile, concessa dall’impostazione frusinate in paziente attesa. Due punizioni in sequenza dal limite intorno al 40° sembrano trascinare negli spogliatoi lo 0 – 0, potente ma alto Bordin da mattonella centrale, vicino al bersaglio grosso Marchizza a fil di palo attraverso la barriera. Invece la doccia fredda cade al 44°, solito fraseggio della Roma sulla trequarti dove Machin leggermente a sinistra dai venticinque metri ha modo di guardare Faiella, superato con un’improvvisa fucilata di destro angolata, parità interrotta in un lampo e 0 – 1 all’intervallo. Rientrati gli stessi ventidue sul rettangolo verde, inevitabilmente più propositivo l’atteggiamento dei padroni di casa ad un passo dal pareggio al 51°, De Santis fa suo un contrasto imbucando per Volpe a ridosso dell’area sulla destra, rapidissimo il centravanti dribbla di slancio l’avversario diretto andando di punta alla conclusione immediata, costretto il portiere Pop a smanacciare sopra la trasversale. Al 57° altra fulminea soluzione della Roma, mancino secco rasoterra dai diciotto metri di Ndoj con relativo palo alla sinistra di Faiella vanamente proteso. Adesso è un botta e risposta, arriva nitida la possibilità dell’1 – 1 gialloazzurro al 62°, rimessa laterale lunga a centro area da destra, Bordin scoordinato colpisce male di testa prolungando la traiettoria in posizione di sparo per Trillò a tu per tu con Pop, debole a lato non convinta la girata di sinistro. Spettacolo al 67°, duplice clamorosa opportunità del raddoppio, sponda di testa effettuata da Tumminiello all’altezza del dischetto per lo smarcato Machin, grandioso riflesso di Faiella con i piedi che va a prendersi gli scroscianti applausi sdoppiandosi sotto la traversa sul bolide successivo di Ndoj da fuori a volo di destro. È una partita vera per tattica, carattere e personalità, a gran velocità sulla corsia di destra semina il panico giungendo al fondo del campo De Santis al 76°, anche il cross da parte dell’esterno offensivo che Volpe arpiona in area piccola, invenzione in un fazzoletto dell’attaccante a calibrare sul secondo palo, nessuno intuisce il preziosismo. Con orgoglio, quando sono trascorsi ben settantanove minuti il Frosinone rimette in piedi ogni virtuale discorso qualificazione, palla inattiva di Belvisi a spiovere in area che rimane lì, il guizzo del neo entrato D’Aguanno rende giustizia perfezionando di sinistro l’1 – 1 nel sacco. Finisce così, il campionato frusinate non avrà una coda, segnando comunque il futuro da calciatori di molti dei ragazzi a disposizione.

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