CIANO REGALA LA VITTORIA A BRESCIA (2-1) AL 95′, IL FROSINONE NELLA SCIA NEL PARMA

 In Prima Squadra

BRESCIA (4-3-2-1): Minelli; Coppolaro, Somma, Lancini (38′ st Meccariello), Longhi (19′ st Curcio); Ndoj, Tonali, Martinelli (1′ st Bisoli); Spalek, Embalo; Caracciolo.

A disposizione: Pelagotti, Torregrossa, Okwonkwo, Furlan, Rivas, Cancellotti.

Allenatore: Pulga.
FROSINONE (4-2-3-1): Vigorito; M. Ciofani, Terranova, Ariaudo (41′ st Ariaudo), Brighenti; Gori (32′ st Sammarco), Chibsah; Paganini (32′ st Matarese), Ciano, Dionisi; Citro.

A disposizione: Zappino, Palombo, Krajnc, Frara, Besea, Kone, Beghetto, Russo.

Allenatore: Longo.
Arbitro: sig. Livio Marinelli di Tivoli (Roma); assistenti Giovanni Colella di Padova e Pietro Dei Giudici di Latina; IV Uomo sig Ghersini di Genova.

Marcatore: 10′ pt Ndoj, 38 pt Gori, 49′ st Ciano.

Note: spettatori: 8.000 circa; angoli: 6-5 per il Frosinone; ammoniti: 17′ pt Ndoj, 25′ pt Paganini, 4′ st M. Ciofani, 10′ st Caracciolo, 15′ st Gori, 27′ st Ariaudo, 30′ st Spalek, 34′ st Brighenti; recuperi: 1′ pt; 6′ st

BRESCIA – Il cuore giallazzurro non smette mai di battere. Al 5′ di recupero Ciano infila tra le gambe di Minelli dopo aver nascosto la palla a mezza difesa di casa e tiene accese le speranze di superare il Parma che a sua volta non lascia scampo alla Ternana e scappa a 66 punti. Due a uno il finale di una partita sofferta che ha visto il Frosinone recuperare la rete del momentaneo svantaggio grazie ad un gran gol di Gori e poi sorpassare all’ultimo tuffo. Il Frosinone, dettaglio, vince per la prima volta a Brescia. E chissà che non sia un segnale premonitore.

GLI SCHIERAMENTI – Nel Brescia targato Pulga non ci sono Gastaldello, Cortese, Dall’Oglio e Kostantinidis. Le rondinelle si schierano con il 4-3-2-1, il trainer modenese non cambia modulo. Davanti a Minelli difesa a quattro con Somma e Lancini centrali, Coppolaro e Longhi. In mezzo al campo il baby Tonali con Martinelli e Ndoj. Alle spalle di Caracciolo, Spalek e Embalo.

Longo stupisce con effetti speciali e vara un 4-2-3-1 inedito. Iniziamo dalle novità rispetto a Cesena: dal 1′ tornano Ariaudo dopo lo stop per infortunio, Chibsah, Paganini e Citro. Ma è la disposizione che desta interesse. Tra i pali Vigorito, difesa a quattro con Terranova e Ariaudo al centro, Brighenti che va sull’out mancino e Matteo Ciofani che si abbassa a di qualche metro rispetto all’assetto di partenza al ‘Manuzzi’. Doppia mediana con Gori e Chibsah davanti alla difesa, batteria di trequartisti composta da Paganini che parte da destra, Dionisi che converge da sinistra e Ciano a ridosso di Citro con licenza di ruotare le rispettive posizioni al centro del reparto offensivo giallazzurro. Longo schiera una squadra a doppio schermo in mezzo al campo, stabilizza il pacchetto arretrato e in attacco gioca sulla imprevedibilità e intercambiabilità delle posizioni. Assenti oltre a Daniel Ciofani anche Bardi, Crivello, Maiello, Soddimo e Volpe.

BRESCIA AVANTI AL PRIMO AFFONDO – L’avvio di entrambe è frizzante, tocchi di prima e immediata ricerca della profondità. Un problema al 5′ per Martinelli che poi torna tra gli effettivi. Tante schermaglie ma ancora a debita distanza dalle rispettive zone rosse. All’8′ si salza bene la coppia Ariaudo-Terranova sul tocco di Ndoj per Caracciolo che in posizione di fuorigioco mette la palla fuori a fil di palo. La squadra di Longo si dissolve appena varca la metà campo avversaria. E al 10′ Brescia all’improvviso va in vantaggio con Ndoj servito da Caracciolo da sinistra e libero di battere a rete da destra, appena dentro l’area. L’azione sarebbe viziata da un fallo su Paganini a metà campo per il direttore di gara tutto regolare. Emergono di nuovo tutte le difficoltà dei giallazzurri che dalla metà campo in su stentano a mettere in difficoltà il pacchetto arretrato del Brescia. Il primo tiro in porta del Frosinone cade al 20′: punizione per fallo su Ciano dai 35 metri, va sulla palla Dionisi che centra lo specchio ma trova la parata comoda di Minelli. Ma per ora sono episodi, flash da fermo. Perché su palla manovrata dai canarini la retroguardia del Brescia nemmeno soffre più del dovuto.

GORI RIACCENDE ALMENO LA LUCE – Dopo Ndoj entra tra i cartellini gialli anche Paganini per fallo su Embalo a metà campo. Dionisi cerca di far uscire dal torpore il Frosinone, serpentina centrale e tentativo di tiro ma Somma chiude al limite. La squadra di Longo tenta di alzare ancora il ritmo delle giocate ma la soluzione palla a terra non permette di trovare varchi e il pallone alto è preda sistematica della difesa di casa. Ma basta un flash, come in occasione della reta del Brescia: al 38′ primo angolo per il Frosinone conquistato da un’azione caparbia di Dionisi, mischione sul tracciante di Ciano, la palla schizza al limite dove c’è appostato Gori che si coordina e di destro va a togliere le ragnatele all’incrocio alla destra di Minelli. Uno a uno. Per il tecchienese secondo gol in B, ancora di destro. Il primo con il Vicenza nella stagione della promozione in A (ultima giornata di andata al Comunale, 1-0). In precedenza aveva fatto gol all’inizio di questa stagione in Tim Cup ad Udine e nella finale di andata playoff a Lecce (1-1). E il Frosinone quando il buio si faceva totale anche per il concomitante 2-0 del Parma sulla Ternana, si tiene aggrappato al treno. Al 41′ sulla testa di Ciano cade anche un rigore in movimento, giallazzurro libero tra Somma e Lancini, palla di testa tra le braccia del portiere a porta spalancata.

SOLO NERVI A FIOR DI PELLE – Subito tensione in avvio partita per un pallone conteso tra Gori e Tonali, i due vengono a contatto e l’arbitro mette tutti d’accordo. Nervi a fior di pelle perché la posta è pesantissima soprattutto per i canarini. Al 4′ azione stile rugby del Frosinone con Dionisi che innesta un caparbio Gori, palla a giro appena dentro l’area e deviazione in angolo. Sul giro palla dal corner il Brescia riparte in contropiede, Matteo Ciofani tocca Spalek sulla palla scoperta ma lunga e arriva un giallo e punizione dai 22 metri che Caracciolo spara tra le braccia di Vigorito. Un minuto dopo la difesa del Frosinone si fa tagliare da sinistra a destra tutto di prima, tocco a smarcare di Caracciolo per Spalek che incrocia ma manda fuori di un soffio. Ancora scintille su azione di calcio d’angolo tra Terranova e Caracciolo, l’arbitro sventola il giallo sotto il naso dell’Airone. Ammonito Gori ma la direzione di Marinelli in taluni frangente appare anche a senso unico e tutto a favore della squadra di casa. Il Frosinone dovrebbe vincere per continuare a tenere in pressione il Parma, al 17′ si spalanca una prateria per Ciano, Dionisi dall’altra parte aspetta il pallone ma l’ex cesenate sbaglia l’appoggio che termina tra le braccia di Minelli.

E’ la squadra di Longo che prende campo a 20′ dal 90′ ma la soluzione della palla alta e del cross sistematico continua a non pagare e quando il pallone circola per le vie basse non c’è l’invasione giallazzura dell’altra parte della barricata. E quando Caracciolo parte da metà campo in progressione per fermarlo ci deve pensare Ariaudo che rimedia un giallo. Stessa azione in velocità di Gori che si fa 50 metri di campo in solitaria prima del fallo di Spalek che viene ammonito. Una punzione di Ciano dà l’illusisone del gol ma la palla sfiora il palo alla sinistra di Minelli. Al 32′ è il momento del doppio cambio per il Frosinone: dentro Sammarco per Gori e Matarese per Paganini. E il Frosinone al 34′ rischia di capitolare: punizione di Curcio e traversa piena, poi la palla schizza sul fondo. Al 36′ episodio dubbio quando viene sventolato un offside a Sammarco, Longo si risente con l’assistente sotto la tribuna. L’occasionissima al Frosinone arriva quando la squadra di Longo si alza con 4-5 uomini oltre la metà campo: lancio per Matarese falciato al limite, la palla da Ciano arriva a Citro, botta all’altezza del rigore e Minelli devia, Ciano perde l’attimo e la difesa salva in angolo. Nei 6′ di recupero mancano le forze e la lucidità ma su un pallone morto al limite dell’area, Ciano lo nasconde a tutti e infila tra le gambe di Minelli la palla del 2-1 e riaccende la speranza di serie A diretta.

Giovanni Lanzi

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