FINALE D’AUTORE, AVELLINO BATTUTO 2-0: IL FROSINONE SECONDO DA SOLO

 In Senza Categoria, Slider Home

AVELLINO (4-4-2): Lazzerini; Laverone, Migliorini (11′ st Krasic), Ngawa, Marchizza; Molina, Di Tacchio, De Risio, Vajushi (36′ st Morosini); Asencio (18′ st Gavazzi), Castaldo.

A disposizione: Casadei, Pozzi, Moretti, Ardemagni, Morero, Evangelista, Wilmots, Cabezas.

Allenatore: Foscarini

FROSINONE (3-5-2): Bardi (1′ st Vigorito); Brighenti, Terranova, Krajnc; Paganini, Kone, Maiello, Chibsah, Beghetto; Ciano (20′ st Citro), Dionisi (42′ st M. Ciofani).

A disposizione: Crivello, Russo, Gori, Besea, Frara, Soddimo, M. Ciofani, Ariaudo, Matarese, Sammarco.

Allenatore: Longo.

Arbitro: sig. Juan Luca Sacchi della sezione di Macerata; assistenti sigg. Marco Citro della sezione di Battipaglia e Marco Scatragli di Arezzo; IV Uomo sig. Nicola Ayroldi della sezione di Molfetta.

Marcatore: 39′ st Dionisi, 43′ st Paganini

Note: spettatori: circa 4.500 circa di cui 791 paganti (250 tifosi canarini); angoli: 9-3 per il Frosinone; ammoniti: 25′ st Castaldo, 27′ st Brighenti; recuperi: 2′ st, 4′ st

AVELLINO – Tutto in 94′: gol e vittoria esterna ritrovata, secondo posto in solitario. E’ il Frosinone che vogliamo tutti: duro, cattivo, bravo a soffrire, bravissimo a colpire dopo aver sprecato qualcosa oltre il lecito. E non è un caso che i gol della rincorsa alla serie A siano stati siglati nella notte del ‘Partenio’ da Federico Dionisi e Luca Paganini dopo il lungo lavoro ai fianci. Due simboli ritrovati.

LA LAVAGNA TATTICA – Nella formazione di casa assenti a vario titolo Bidaoui, D’Angelo, Falasco, Iuliano, Lasik, Pecorini, Radu e Rizzato. Foscarini manda in campo la formazione migliore considerando le defezioni e gli acciaccati. E’ un 4-4-2 classico. In porta Lezzerini, sulle corsie basse Laverone e Marchizza, al centro Ngawa e Migliorini. In mezzo al traffico De Risio e Di Tacchio, catene completate a destra da Vajishu a sinistra e Molina a destra. In attacco Castaldo e Asencio.

Il Frosinone deve rinunciare a Daniel Ciofani (auguri di pronta guarigione dopo l’intervento odierno in Finlandia) e Volpe. Longo propone un 3-5-1-1 con 5 cambiamenti rispetto al pari con lo Spezia. Tanto per cominciare torna tra i pali Bardi, era assente dalla partita di Bari di due mesi fa. Difesa a tre che vede il recupero-lampo di Terranova che stringe i denti e si piazza al centro del reparto, con Krajnc sul centrosinistra e Brighenti sul centro destra. Ariaudo invece non recupera dai problemi fisici e va in panchina. In mezzo campo le novità sono rappresentate da due cambiamenti nell’assetto a tre: Maiello rientra dal 1′ e va a fare il mediano basso, torna anche Chibsah e si piazza sul centrosinistra e Kone fa l’intermedio di destra. Sulle corsie si rivede dal 1′ Paganini a destra (l’ultima dal 1′ in casa con la Salernitana) e rientra Beghetto. Infine Ciano ad ispirare o affiancare Dionisi a seconda delle situazioni tattiche.

PARTITA TOSTA, DI TACCHIO SCAMPA DUE VOLTE IL GIALLO – Partita subito tosta, braccio alzato di Di Tacchio al 2′ in elevazione su Paganini sotto la tribuna Montevergine ma la cosa sfugge a Sacchi. Frosinone intraprendente al 6′, dopo un angolo di Ciano e palla respinta dalla difesa avellinese, Beghetto al cross trova l’inserimento di Kone, colpo di testa e palla fuori. Ma buona l’intraprendenza dell’ex di turno. Interessante manovra del Frosinone all’8′, finalizzata da un sinistro di Ciano un metro alto sulla traversa. Ancora giallazzurri ‘spintosi’ e ancora Beghetto al cross da sinistra, pallone un po’ alto per Dionisi, deviato di un soffio per l’impatto di testa da parte di Paganini, Ciano in anticipo sul pallone lo tocca con la punta la Ngawa libera. Problemi per Terranova all’11’, il difensore siciliano va in anticipo su Asencio che gli frana sulla caviglia sinistra ma dopo l’intervento dello staff medico torna in campo. La manovra giallazzurra è anche discretamente fluida in queste fasi iniziali del match ma risente in maniera evidente di un finalizzatore, gli irpini si affidano ai cross sui quali la retroguardia canarina mostra buona tenuta. Al 22′ buona manovra del Frosinone in uscita dopo un paio di tentativi della squadra di Foscarini di cercarsi con gli opposti, duetto ai 20 metri tra Maiello e Dionisi, il mediano campano atterrato al limite ed è punizione che Ciano infrange sulla barriera. Dopo un confusionario batti e ribatti a centrocampo la palla schizza sulla trequarti, botta di Asencio dai 40 metri, rasoiata fuori dai 4 metri con Bardi un po’ fuori dai pali. Bellissimo coast-to-coast di Dionisi che al 27′ cerca di rompere la monotonia, il solito Di Tacchio lo atterra con un intervento alle spalle ancora graziato da Sacchi. E sulla punizione di Ciano la parabola fa la barba al palo alla sinistra di Lezzerini, con i canarini che reclamano un angolo.

BARDI ATTENTO, VALJUSHI IMITA BENATIA MA PER SACCHI NON E’ RIGORE – Alla mezz’ora break di Kone su Asencio che era sfuggito a Krajnc, palla per Dionisi che cede lateralmente a Ciano, taglio immediato in mezzo ma l’uscita a valanga di Lezzerini evita guai alla squadra campana. Il Frosinone non fa sfraceli ma rispetto all’uscita del ‘Tardini’ ed al primo tempo con lo Spezia mette in mostra maggiore serenità nella gestione della palla. Il primo vero pericolo della gara arriva però dal piede di Di Tacchio (che un arbitro più fiscale avrebbe già ammonito), punizione da destra e grande risposta del portiere canarino che sull’angolo ancora di Di Tacchio respinge splendidamente a terra un tap-in di Di Risio ma l’azione era ferma per fallo di confusione in area. Quando il Frosinone spinge con tutti gli effettivi mette in ambasce la retroguardia dell’Avellino: Beghetto vede Paganini che va a chiudere di testa, salva Marchizza e salva… Sacchi dalla possibile botta di Ciano dal limite. Prende la mira Ciano all’altezza del vertice sinistrao dell’area grande, sinistro che si spegne due metri a lato con Paganini che reclama il pallone libero sull’area piccola. Intanto Bardi in uscita bassa su Valjushi coperto da Paganini (gran duello tra i due) e Terranova, sente un problema alla coscia sinistra ma dopo l’intervento dello staff rimane in campo. Tre angoli di fila per il Frosinone e un contatto di Valjushi che vuole imitare Benatia sul tentativo al volo di Terranova (per Sacchi, nemmeno a dirlo, è tutto regolare) sanciscono l’avvio e la fine dei 2′ di recupero. Frosinone non stratosferico ma sicuramente penalizzato nella gestione dei cartellini e nel tocco in area irpina allo scadere.

FIOCCANO LE OCCASIONI, VIGORITO SUPER – La gara riprende con Vigorito al posto di Bardi, costretto a restare sotto la doccia per il problema occorsogli nel finale di tempo. Al 1′ occasionissima per i giallazzurri: Ciano caparbio ruba palla ad un incerto Ngawa, cross tagliato di Beghetto, Lezzerini smanaccia ma Paganini perde l’attimo e si fa contrare in angolo da Valjushi. Si fa più pressante e avvolgente la manovra della squadra di Longo che all’8′ fa tutto alla perfezione ma non trova l’attimo davanti a Lezzerini. Nel giro di 50″ la difesa del Frosinone però trema, come se andasse in blocco: prima Castaldo prende il tempo a Beghetto e Krajnc sul cross di Valjushi e butta di testa fuori da posizione favorevolissima, poi è Migliorini che sul cross di Molina ancora di testa da due metri trova il miracolo di piede di Vigorito e quindi la ribattuta fuori area di Brighenti. La performance costa caro allo statuario difensore irpino che deve uscire, al suo posto Kresic. Foscarini lancia Gavazzi per Asencio, Longo infila Citro per Ciano.

CITRO, TRE PALLE GOL IN 2′ – Il Frosinone intanto manovra e si cerca anche con continuità cambiando fronte ma non finalizza, su quelle traiettorie alte un ariete non c’è. Dopo il solito duetto Valjushi-Castaldo con palla fortunatamente lunga è Citro che fallisce due occasioni di fila: prima di testa senza marcatura su un cross pennellato di Beghetto, palla fuori e quindi di piede quando cerca la conclusione personale e non vede Dionisi solo soletto dalla parte opposta. La terza occasione di Citro ‘piove’ al 25′ quando vede Lezzerini fuori dai pali e prova l’eurogol da 35 metri, palla di poco alta. Il giallo a Castaldo e Brighenti fa saltare ad entrambi la prossima gara. In campo adesso ogni pallone pesa come il piombo. Il Frosinone fa gioco e al 29′ Maiello vede Citro, tacco per Kone che ha lo specchio della porta davanti e spara in fallo laterale. Ottime idee, polveri bagnate. Come quelle dell’Avellino che con Gavazzi sbaglia un rigore in movimento al 33′.

TRAVERSA E… BUM-BUM – Al 38′ accade di tutto: prima un fallo di mano in area di Molina (dopo aver toccato la gamba) sul cross di Beghetto per Sacchi non c’è rigore, quindi Lezzerini devia su Kone, poi la traversa di Citro e quindi ancora un’azione caparbia di Kone a sinistra, taglio a rientrare per Dionisi e palla sotto la traversa a gonfiare la rete. Ultimo cambio di Longo con Matteo Ciofani per Dionisi al 42′. C’è da soffrire. Ma al 2′ dal 90′ dopo un salvataggio al centro dell’area canarina con un gran colpo di testa di Terranova, scatta il contropiede, palla di Chibsah per Paganini che infila la rete della sicurezza, della vittoria e del 2° posto in solitario. Così anche un rigore negato può diluirsi nella notte del ‘Partenio’.

Giovanni Lanzi

Articoli Recenti