FROSINONE CHIAMA LA CINA, GUALTIERI: “GEMELLAGGIO TRA COMUNI, POI PROGETTO TRA CLUB”

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Ospite ad Extra Tv nella trasmissione speciale che ha preceduto il sabato Santo. Il direttore Marketing & Comunicazione-Rapporti Istituzionali, Salvatore Gualtieri, si è sottoposto all’ultimo ‘passaggio’ prima del mini-stop. Ed ha svelato subito quello che non si è visto tra il primo e secondo tempo della gara vinta col Venezia: “Il Frosinone ha atteso tre minuti nel sottopassaggio l’arrivo dell’arbitro prima di tornare in campo e la squadra avversaria. Questo spiega tutto. I ragazzi avevano una grande voglia di tornare in campo. Negli spogliatoi non si sono detti nulla. Concentrazione e silenzio assoluto fino a quando ha parlato mister Longo per 1′. Dopo Daniel Ciofani è uscito caricando i compagni e tutti sono usciti dietro di lui per avviarsi verso il sottopassaggio. La vittoria vale tanto, si vede dall’esultanza di tutti – mentre scorrono le immagini in tv -. Ridà al campionato, ai tifosi e quindi al Frosinone il valore reale di questa squadra che nelle ultime 8 partite, con 9 punti ottenuti, aveva iniziato a destare qualche preoccupazione. Si è visto che possiamo centrare la promozione diretta. Prima di questa gara, più di qualcuno all’esterno aveva nutrito qualche legittimo dubbio anche per l’approccio blando in certe partite come quella di Terni. Ma tutti noi siamo consapevoli che questa squadra può andare in A. E’ stato un bel segnale, per tutti”.

La discussione si sposta poi su frasi apparse sui social, in riferimento a qualche giallazzurro: “Daniel Ciofani? Basta vedere l’azione in cui si è infortunato: ne aveva 5 attorno. Un trascinatore, un uomo di riferimento dello spogliatoio. E Dionisi l’ho visto anche più responsabilizzato quando è uscito Daniel. Rivedete l’azione del gol di Maiello, con il duetto con Dionisi. Bellissima”.

Qualche accenno anche alle conferenze stampa e su Longo: “Non le considero un teatrino e comunque il contributo di tutti è sempre importante. Spostando il discorso di Longo posso affermare una cosa: ho visto una quarantina si allenatori, stando al loro fianco, in panchina. Faccio anche una premessa e dico che un secondo tempo in quel modo in serie B non l’ho mai visto. E a proposito di allenatori, Longo ha fatto bene a dire che il Frosinone nel primo tempo non ha giocato male, il Frosinone ha creato due palle gol, tirando in porta cinque-sei volte e in questo contesto il Venezia ha superato la metà campo una volta, non toccando mai palla. Quale è stata la differenza tra il primo e secondo tempo? A parte i gol, l’autostima. Quando i ragazzi hanno iniziato a giocare come sanno, in maniera fluida. Il Frosinone è stato dieci volte più forte del Venezia, diciamolo. E Longo già alla fine del primo tempo aveva capito che i valori in quel primo tempo si erano visti”.

Il dato degli spettatori è un altro aspetto della intervista: “In quel secondo tempo la Nord c’entra molto, conta tanto. Uno Stadio che ti incita anche sullo 0-1 è importante e lo ha confermato anche il presidente del Venezia, Tacopina. Sul dato numerico facciamo una media in casa mai meno di 11.500 spettatori. Non faremo altre promozioni. Perché  abbiamo verificato che non abbiamo aumentato spettatori ma diminuito l’incasso in quelle occasioni. Significa che sono sempre le stesse persone che acquistano il biglietto. Premesso che promozioni si studiano in sinergia tra la Direzione Marketing e la Tis che gestisce lo Stadio. Adesso però mi aspetto di arrivare a 13.000-14.000 senza promozioni in queste ultime gare casalinghe”.

Un passaggio sulle altre attività: “Arriverà tutto, fa parte della nostra strategia. Il Village partirà per l’inizio del prossimo campionato come anche il Frosinone Caffè”.

Spazio a nuovo stemma e sponsor tecnico: “Per quanto riguarda il nuovo stemma l’Accademia delle Belle Arti ha completato l’iter ma vorrei specificare che il progetto si chiama ‘Concorso delle idee’ e non è detto che porti al cambio del marchio. Entro fine aprile ci sarà la premiazione dei tre principali lavori dando un input. A quel punto il Frosinone dovrà decidere quale marchio e se cambierà marchio. Non ultima una valutazione da far fare anche ai tifosi. Lo dico per correttezza anche per chi sarà il vincitore, non vanno create illusioni circa l’automatico cambiamento di marchio. Quanto allo sponsor tecnico è presto, abbiamo un contratto fino al 30 giugno con Legea”.

Dulcis in fundo l’esportazione del brand Frosinone: “Stiamo lavorando all’idea di andare in Canada, dove peraltro sono stato già a luglio per effettuare un primo sondaggio. L’internazionalizzazione del brand è stata sempre in cima ai miei pensieri. All’interno del Dipartimento Internazionale del Frosinone ci sono due risorse, una che monitorizza il Canada e l’altra si occupa della Cina. Il brand andrà sicuramente all’estero. Sulla Cina stiamo facendo un sondaggio, entro il 31 dicembre c’è l’idea di andare direttamente in Cina a valutare gli aspetti. L’idea è creare un gemellaggio istituzionale tra il Comune di Frosinone e un comune cinese e a quel punto si può sviluppare il progetto con le società sportive. Quindi crescita del bran Frosinone in parallelo con il brand Frosinone”.

Giovanni Lanzi

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