IL FROSINONE KO A CESENA E ORA DEVE GUARDARSI ANCHE LE SPALLE

 In Prima Squadra

CESENA (4-3-3): Fulignati; Perticone, Suagher (34′ st Donkor), Scognamiglio, Fazzi; Fedele, Schiavone, Di Noia (20′ st Emmanuello); Kupisz, Jallow (39′ st Moncini), Laribi.

A disposizione: Agliardi, Melgrati, Ceccacci, Cascione, Egualfi, Chiricò, Dalmonte, Ndiaye, Vita.

Allenatore: Castori.

FROSINONE (3-5-2): Vigorito; Brighenti, Terranova (9′ st Citro), Krajnc; M.Ciofani, Kone, Maiello (8′ st Soddimo), Gori, Beghetto (37′ st Paganini); Ciano, Dionisi.

A disposizione: Zappino, Palombo, Russo, Besea, Frara, Matarese, Sammarco, Chibsah.

Allenatore: Longo.

Arbitro: sig. Aleandro Di Paolo della sezione di Avezzano; assistenti sigg. Francesco Fiore della sezione di Barletta e Niccolò Pagliardini di Arezzo; IV Uomo Francesco Guccini di Albano Laziale (Roma).

Marcatore: 7′ pt Laribi (rig)

Note: spettatori: 10.000 circa (230 tifosi del Frosinone); angoli: 5-2 per il Frosinone; ammoniti: 42′ pt Maiello, 45′ Perticone, 25′ st Emmanuello, 47′ st Moncini; recuperi: 1′ pt; 7′ st.

CESENA – Il Frosinone perde a Cesena (1-0) la terza gara di fila, non approfitta dei passi falsi di Palermo (venerdi sera a Venezia) e Parma (oggi a Vercelli) e resta al quarto posto in classifica. Decide un rigore di Laribi, nel finale un palo ferma Citro. Per i canarini un’altra occasione sfumata per raggiungere il secondo posto.

DUE SQUADRE D’ATTACCO – Padroni di casa privi di Esposito e Cacia. Castori recupera Suagher, ex Avellino, al centro della difesa. Davanti all’ex rosanero Fulignati difesa a quattro con Perticone e Fazzi laterali bassi, Suagher e Scognamiglio in mezzo, Schiavone regista, Fedele e Di Noia intermedi e tridente composto da Jallow, Kupisz e Laribi. Un 4-3-3 che può diventare anche 4-3-1-2 in corsa.

Nel 3-5-2 del Frosinone rientra Brighenti in difesa, con Terranova che rimane nella posizione centrale e l’ex Krajnc confermato sul centrosinistra. Ancora out Ariaudo che non va nemmeno in panchina. I cursori sono Matteo Ciofani che rispetto a lunedi sera sale tra i cinque di metà campo e Beghetto omologo di sinistra. Longo si gioca la parità numerica nella zona centrale con Maiello in cabina di regia, il rientro dal 1′ di Gori che con l’altro ex Kone sono gli stantuffi centrali. In attacco i soliti Ciano – osservato speciale e terzo ex bianconero in campo – e Dionisi, Citro parte dalla panchina, Volpe in tribuna.

FROSINONE UN PO’ MOLLE, CESENA SBATTE SU VIGORITO – Appena 1′ di calcio giocato e già  si comprende quale sarà il motivo della partita: le caviglie dei canarini prima di tutto, Dionisi subito martellato da Sauagher sul primo pallone giocabile. Al 2′ Jallow e Terranova terminano abbracciati al di là dei cartelloni pubblicitari, anche qui qualche scintilla sulla spinta dell’ex trapanese. Sembra un copione dettato quello dei romagnoli. Alla prima azione vera il Frosinone costringe al calcio d’angolo Fazzi, sulla traiettoria dalla bandierina da parte di Ciano qualche problema per Fulignati che poi blocca la palla. E’ il Frosinone a fare la partita, continui cambi di fronte tra Matteo Ciofani e Behghetto e discreta circolazione di palla. Ma quando il Cesena accorcia in mezzo al campoi ed alza il ritmo la pratica si fa subito complicata. Il primo pericolo infatti è per i canarini, con Krajnc che fa bene muro su una botta di Di Noia al limite dopo un appoggio non preciso in uscita da parte di Gori. A proposito di scintille, su un taglio per Dionisi l’attaccante non arriva e cade in area, Suagher lo provoca e l’arbitro interviene sull’ex avellinese. Al 11′ il Frosinone si fa trovare a maglie larghe in area su un cross da sinistra di Schiavone, Kupisz senza marcatura stoppa di destra e conclude di sinistro da posizione favorevolissima, alto sulla traversa. E’ il Cesena che in questa fase prende il pallino del gioco, Jallow ai 30 metri va alla conclusione, senza problemi per Vigorito. Frosinone in bambola nel giro di 15″: prima è Krajnc a mettere una pezza su un appoggio centrale, basso ed errato di Beghjetto, poi è Ciano che deve rompere il ritmo dei bianconeri con un fallo su Fedele che gli aveva preso campo. Al 18′ il Frosinone suda freddo: palla dentro per Jallow che cincischia al limite, ha la freddezza di cedere ancora all’accorrente Laribi ma c’è il miracolo di Vigorito e quindi Terranova libera.

GORI SPRECA UN RIGORE IN MOVIMENTO, CESENA SPRECA ANCORA – Ma puntuale dopo qualche sofferenza di troppo arriva anche l’occasionissima per il Frosinone. Esattamente quando la squadra di Longo decide di giocare come sa: break di Konè sulla trequarti, scatto verso il fondo, palla per Dionisi spalle alla porta, gran tocco per Gori che a porta spalancata a 7 metri da Fulignati alza in curva. Peccato però perché quella parentesi resta tale. Non c’è continuità sull’arrembante ritmo del Cavalluccio. Rimangono i problemi per la squadra di Longo nel tentativo di gestire le prime palle in uscita, la mediana giallazzurra soffre il pressing asfissiante del centrocampo di Castori. E continua il lavoro per Vigorito che deve andare a terra al 34′ per interrompere un cross maligno da destra di Fedele che ha il tempo di stoppare, girarsi e sparare in mezzo. E sempre da quella parte si infila Jallow, taglio dentro e buco totale di difensori e attaccanti. Nel finale di tempo emergono ancora le difficoltà dei giallazzurri: dal cross di Beghetto sul quale libera Fazzi in anticipo su M. Ciofani, riparte pancia a terra Laribi che, brucia Brighenti, si fa 60 metri prima di subire un fallo da Maiello che rimedia un giallo. A 1′ dal 90′ Beghetto allenta la morsa andando a conquistare una punizione sull’out di sinistra ma c’è un fallo di confusione sulla traiettoria di Ciano. A 10″ dal riposo, pallone di Ciano, Suagher liscia ma Dionisi è avanti alla traiettoria della sfera e l’azione sfuma. Si va al riposo sullo 0-0, il Frosinone può anche tirare un sospiro di sollievo.

IL CESENA SBLOCCA SU RIGORE, FULIGNATI RESTA INOPEROSO – Al 2′ il solito Jallow caracolla sulla destra, va a fondo campo e prova a beffare Vigorito che devia in angolo. Un problema per Maiello all’altezza dell’inguine al 4′, il metronomo chiede il cambio. Al 6′ pallone lungo sulla destra per Kupisz che in elevazione supera Krajnc con un tocco di piede, il difensore lo sfiora con il piede sinistro sul suo piede destro: è rigore, primo della stagione per i bianconeri che Laribi infila al 7′. Quasi contemporaneamente al vantaggio della Pro Vercelli sul Parma, quasi una amara beffa. Longo intanto cambia Maiello con Soddimo. Il Frosinone a testa bassa ma al 12′ se ne va Kupisz ma il tiro è deviato da Brighenti ma per Di Paolo non è angolo. Entra anche Citro al posto di Terranova al 9′. E al 18′ l’ex trapanese si libera di Suagher ma non l’ex compagno di squadra Scognamiglio e l’azione sfuma. Fulignati nel frattempo è inoperoso. Nel Cesena il primo cambio è forzato, Emmanuello per Di Noia al 20′. Il Frosinone sceglie le linee centrali per cercare di forare la difesa di casa ma Dionisi e Citro sono braccati in partenza. O la soluzione da lontano come quella di Soddimo al 22′, buona la confezione, meno la conclusione.

TUTTE LE PUNTE DENTRO, AL 90′ IL PALO FERMA CITRO – La squadra di Longo non riesce a creare praticamente nulla di pericoloso, tiro nello specchio zero e il Cesena sembra poter dormire sonni tranquilli. Nemmeno il buco in mezzo all’area bianconera venutosi a creare con l’assenza provvisoria dal campo di Suagher serve a smuovere il passo monocorde dei canarini. Castori corre ai rimedi: dentro Donkor per il centrale. E il neo entrato va subito a chiudere lo spazio del tiro a Matteo Ciofani liberato da Ciano. Ormai si va avanti sulla forza dei nervi o quello che rimane tra le maglie gialle. A 8′ dal 90′ anche Paganini dentro. Longo si gioca tutti gli attaccanti, 3 di ruolo (Dionisi, Ciano e Citro) e 2 di caratteristiche (Soddimo e Paganini). Si chiude in avanti, col cuore in gola. Con un altro angolo e il palo di Citro al 45″ dal 90′. Poi Soddimo si lamenta per un tocco di Fazzi sulla ribattuta ma per Di Paolo non è rigore. Si butta dentro la squadra di Longo, Fuloignati smanaccia, poi Soddimo spara sulle gambe dei difensori un tocco di Paganini ad uscire, quindi Scognamiglio blocca Citro a due passi dalla porta. Il triplice fischio finale al 97′ sancisce un’altra sconfitta per la squadra di Longo. Che il 1 maggio sarà di scena a Brescia. Con un occhio attento anche a quello che accade alle spalle, adesso più che mai.

Giovanni Lanzi

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