Il patron Krause con Pecchia in panchina ha fissato il primo tassello, l'obiettivo è cancellare le ultime due stagioni. Nell'ossatura sono rimasti i 'big' Buffon, Man, Vazquez, Inglese, Tutino e Bernabè

IL PARMA ALL’AMERICANA NON VUOLE PIU’ LIMITI DI VELOCITA’

Charpentier è l'ex di turno, al pari dell'allenatore, ma il francese finora non ha mai giocato. Rosa snellita. Sull'out basso di sinistra l'esperienza di Ansaldi. Contro i canarini out Mihaila, Romagnoli e Cobbaut
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Un allenatore nuovo, Fabio Pecchia, il quinto tecnico dell’era-Krause dal giorno del suo insediamento nel club emiliano. Pecchia guida così l’ennesima rivoluzione. Arriva sulla panchina dei crociati dopo Liverani e D’Aversa nell’anno della retrocessione dalla serie A, Maresca e Iachini la scorsa stagione. Il tecnico di Lenola è stato ingaggiato subito dopo la promozione ottenuta in sella alla Cremonese. Con questa mossa Krause ha voluto indicare la necessità assoluta di disputare una stagione da vertice per il ritorno nella massima serie. Finora al ‘Tardini’ cammino non lineare: un pari, una vittoria e un ko. Ma gli emiliani (9 punti) prima della sosta hanno vinto 3-1 ad Ascoli.

La squadra emiliana è stata pensata e costruita ancora una volta per vincere. L’ultimo tassello ai vertici del Club, dove è arrivato Julien Fournier che dovrà supervisionare tutte le Aree.

Dall’ultima sessione di mercato il Parma è uscito abbastanza rimodellato. Punti fermi Gigi Buffon (44 anni), ‘El Mudo’ Vazquez, Man, il rivitalizzato Bernabè per citarne qualcuno. Il patron Kyle Krause le idee chiare le ha avute dal giorno del suo insediamento a Parma: non sono stati i risultati sportivi nell’immediato (una retrocessione e una stagione di B nel limbo) a far dirottare dall’obiettivo. Che è quello di costruire un progetto radicato e duraturo, nel segno di una sostanziale discontinuità con il passato più o meno recente.

Ma vediamo prima di tutto come è cambiato il Parma. Tra i pali è arrivato, svincolato dal Perugia, l’argentino Chichizola. E’ lui l’alternativa al Gigi ‘nazionale’ che ogni tanto marca visita. Per la difesa ingaggiati Romagnoli (Empoli) e il terzino sinistro Ansaldi (Torino). In mezzo al campo Kiala (Lille Under 19), il ritorno di Hainaut (Boulogne) e Estevez (Crotone). Infine in attacco l’ex canarino Charpentier (Genoa, la scorsa stagione al Frosinone) oltre al rientro di Mihaila (Atalanta) e al riscatto definitivo di Tutino (Napoli). Promosso in prima squadra il gioiello della Primavera, Circati, difensore centrale. Ed è tornato alla base il terzino Oostarwolde (Twente). A proposito di Charpentier, il suo primo gol con la maglia del Frosinone lo realizzò proprio al Parma ed a Buffon, al 90’ dell’open day della stagione scorsa. In questo campionato non ha ancora esordito.

Torniamo alle operazioni di mercato. Diversi gli addii, qualcuno pesante. A cominciare dall’attaccante Sprocati – fuori rosa da oltre una stagione e mezzo -, passato al Sudtirol. Lo hanno seguito il terzino Rispoli destro (Cosenza), il terzino sinistro Pezzella (prestito al Lecce), il centrocampista offensivo Brunetta (Santos Laguna), il portiere Turk (prestito alla Reggiana), il collega Colombi (Reggina), il difensore Dierckx (Genk), gli altri centrocampisti Cassata (Ternana) e Schiattarella (Benevento), gli attaccanti Simy (tornato per fine prestito alla Salernitana), Correia (rientrato per fine prestito alla Juventus) e Pandev (svincolato). A questi vanno sommate anche le partenze degli attaccanti Da Cruz (Mechelen), Karamoh (fine prestito al Torino) e Adorante (Triestina), il centrocampista Brugman (Los Angeles Galaxi), i difensori Ruggeri (Legnago) e Danilo (svincolato). E la cessione a titolo definitivo della punta Cheddira al Bari, 5 gol per lui in 6 partite. Oltre ad una serie di operazioni minori.

Le ‘pennellate’ in entrata sono andate ad aggiungersi alla conferma di un ottimo impianto di squadra: i difensori centrali Valenti, Balogh e Osorio, il terzino sinistro Zagaritis, i terzini destri Coulibaly e Del Prato, i mediani Sohm e Juric, i centrali di centrocampo Traoré e Camara, le punte Inglese, Man e Benedyczak, il trequartista Vazquez. Contro il Frosinone mancheranno gli infortunati Cobbaut e Mihaila.

Dal punto di vista tattico, Pecchia si affida al 4-2-3-1. Ma soprattutto l’allenatore pontino ha portato con sé dall’esperienza di Cremona due concetti tattici: il pressing e la cosiddetta riaggressione della palla. Contro il Frosinone assente sicuro anche Romagnoli (al suo posto il giovane Circati) per un problema fisico. Per il resto abbondanza diffusa in tutti i reparti che potrebbe portare alla conferma per dieci-undicesimi della squadra che ha vinto ad Ascoli.

Giovanni Lanzi

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