Dopo un anno di Purgatorio dopo l'infausta serata dello spareggio con il Pescara, i grifoni del patron Santopadre si riaffacciano tra i cadetti. Con una rosa e uno spirito nuovo

IL PERUGIA DI ALVINI, CALCIO-REVOLUTION

Arrivato l'esperto portiere argentino Chichizola, con lui tra gli altri l'ex canarino Curado e lo spezzino Dell'Orco. New-entry anche Segre., Matos e Carretta. Kouan, tra quelli dello zoccolo duro, considerato punto fermo
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Una stagione di Purgatorio per il Perugia, avversario del Frosinone sabato 11 settembre nel match fissato per l’immediato post-lunch. Una stagione di Purgatorio dopo l’incredibile retrocessione ai calci di rigore nella sfida-capestro con il Pescara. I grifoni con un pizzico di fortuna sono rientrati in serie B dalla porta principale, scavalcando nella corsa il Padova che fino a poche giornate dal termine sembrava saldamente con la promozione in mano. Sulla panchina del Perugia è approdato Massimiliano Alvini, ex vate del ritorno in serie B della Reggiana, poi retrocessa dopo appena una stagione. Alvini è al suo secondo campionato Cadetto. Dal punto di vista tattico l’indirizzo è ben chiaro: il suo è un 3-4-1-2. L’allenatore di Fucecchio chiede l’applicazione di un concetto-base: intensità assoluta. Ai tempi della Reggiana disse: “Non giochiamo uno schema ben preciso, noi andiamo avanti per principi di gioco”. Se ne sono accorti i giocatori del Perugia, vecchi e nuovi, che hanno dovuto fare un rapido reset di quello che avevano in mente fino a quel momento. Concetti come ‘superiorità posizionale’, ‘ampiezza’, ‘triangoli e imbucata sulla profondità’ sono nel vocabolario di calcio nel neo allenatore del Perugia.

La squadra in estate è stata rimodellata ampiamente dal trio Santopadre-Comotto-Giannitti. Almeno otto-undicesimi della formazione che ha ottenuto la promozione sono stati cambiati. Tra i pali è arrivato una conoscenza del calcio italiano di serie B, l’argentino Chichizola (Cartagena) che piaceva al Frosinone ai tempi in cui militava nello Spezia. Nuovi i braccetti della difesa, l’ex canarino Curado (Genoa) che dovrebbe essere della scena sabato e Dell’Orco (Spezia). Al centro del pacchetto conferma per Angella. Della formazione-tipo nuovi anche i cursori: Lisi (Pisa) e Santoro (Teramo), quest’ultimo inseguito a lungo in estate. Nuovo è anche Segre (Spal, scuola Torino). Punto di forza dell’undici base è senza dubbio Kouan, che Alvini considera tatticamente sia centrocampista centrale che trequartista. Al terminal arrivi anche il trequartista-attaccante Matos (Empoli), gli attaccanti Carretta (Cosenza) e De Luca (svincolato dal Chievo, non sembra al meglio) che possono essere considerati nel gruppo dei titolari al pari del confermato Murano, un elemento molto esperto (classe ’90) che si messo in evidenza in questo avvio di stagione. E poi, tra i centrocampisti, troviamo Murgia (Spal, scuola Lazio) alla ricerca di una nuova identità calcistica dopo le stagioni nella massima serie tra la gloria alla Lazio e le incertezze nella Spal, i giovani Gybuaa (Atalanta), Ferrarini (Venezia) e Ghion (svincolato dal Carpi). Tra i difensori anche Zanandrea (Mantova) e Righetti (Aglianese). E’ arrivato anche un portiere, il baby Megyeri (Roma). E infine l’ala sinistra Manneh (Catania). Nella lista dei confermati ci sono, tra gli altri, il centrale di difesa Sgarbi, Rosi, Angella, Burrai, Falzerano (sulla rampa di lancio per la sfida di Frosinone) e gli attaccanti Bianchimano e Murano.

Il Perugia si presenta al ‘Benito Stirpe’ con 3 punti in classifica frutto di una vittoria all’esordio a Pordenone (1-0 rete di Murano) e di una sconfitta casalinga con l’Ascoli. Rimpianti per il turno di Coppa Italia, lasciato al Genoa a causa di qualche peccato in difesa dopo essere stati in vantaggio per 2-0 e padroni del campo per oltre un’ora di gara. Per Alvini una serie di ballottaggi da decidere, il recupero per la panchina dell’attaccante Bianchimano e la certezza di non poter avere l’altra punta De Luca.

Giovanni Lanzi

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