I 33 punti in classifica sono tutta farina del suo sacco nonostante il breve interregno di Silvio Baldini. Da gennaio in poi il cambio di marcia anche grazie ad un mercato mirato

IL PERUGIA E’ TUTTO… DI CASTORI

Contro il Frosinone, oltre agli infortunati Dell'Orco (stagione finita) e Olivieri, out per squalifica il centrocampista Bartolomei. Dubbio Struna, si va verso la formazione tipo
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Trentatre punti in classifica tutti farina del sacco di Fabrizio Castori. Eppure la stagione del Perugia era iniziata in maniera molto travagliata: 4 punti erano valsi il cambio di panchina dopo 6 turni, da Castori a Silvio Baldini. Interregno breve e infruttuoso quello dell’allenatore ex Palermo (3 gare), quindi dopo le sue dimissioni anche il distacco dal ds Giannitti e il ritorno del tecnico di Tolentino che sta cercando di traghettare fuori dalle intemperie i grifoni. Nelle 17 giornate di campionato intercorse da Frosinone-Perugia dell’andata alla vigilia della partita di ritorno (gli umbri debbono recuperare la partita con la Reggina), il cammino ha portato 26 punti, ad una media di 1.4 punti a gara.

Castori e il ds Castagnini hanno sicuramente saputo dare qualche certezza in più a tutto l’ambiente anche grazie ad un mercato che ha snellito l’organico. Sono infatti partiti l’attaccante Strizzolo (Modena), il compagno di reparto Melchiorri (Ancona), il terzino Beghetto (Venezia), il portiere Moro alla Paganese e il difensore Righetti (Cerignola). Sono arrivati il centrocampista Capezzi (Salernitana), l’attaccante esterno Ekong (Empoli) e il difensore Cancellieri (Monterosi). E dalla lista degli svincolato il centrale di difesa Struna, un altro fido di Castori.

Eppure l’organico in estate rimodellato dal trio Santopadre-Castori-Giannitti aveva lasciato immaginare altro approccio al campionato. Qualche attrito iniziale tra lo stesso Castori, Angella e Rosi è stato successivamente ricomposto con la mediazione del ds Castagnini, dopo l’avvio del Castori-bis.

Ma vediamo come era cambiato il Perugia in estate.  Tra i pali era arrivato Gori (Como) dopo l’addio a Chichizola. Il passaggio alla difesa a tre aveva visto la conferma anche di Curado (ex canarino di due stagioni fa) e Sgarbi. Dalla Cremonese un pacchetto di giocatori: il centrocampista Bartolomei (sarà squalificato con il Frosinone), il difensore destro Casasola (ex del Frosinone) e gli attaccanti Strizzolo (salpato a gennaio per Modena) e Di Carmine (anche lui ex canarino ma pure cavallo di ritorno al Perugia). Quindi i centrocampisti Vulic (Crotone), Luperini (Palermo) e Paz (Sassuolo), i difensori esterni Iannoni (Ancona), Beghetto (Alessandria, da gennaio al Venezia) e Righetti (fine prestito dal Gubbio, poi al Cerignola), il portiere Furlan (Empoli), l’attaccante Melchiorri rientrato dal prestito alla Spal (e trasferitosi a gennaio all’Ancona, l’attaccante Di Serio (Benevento, era al Pordenone) l’attaccante esterno Manneh rientrato dal Taranto.

Dell’ossatura-tipo erano stati confermati il difensore esterno Lisi riscopertosi anche goleador, il centrocampista centrale Santoro, il terzino sinistro Dell’Orco (infortunato al ginocchio), il centrocampista offensivo Kouan, il trequartista-attaccante Matos, la punta Olivieri (infortunato, salterà la sfida ai giallazzurri e alla Reggina).

Contro il Frosinone saranno a disposizione anche Curado e Rosi ma Castori potrebbe lasciare le cose inalterate in difesa con la conferma di Sgarbi, Angella e Struna anche se l’ex di Carpi e Palermo è stato fermo per influenza. A centrocampo Casasola e Lisi saranno gli esterni, poi Santori e Capezzi in mediana, quindi ballottaggio Kouan-Luperini alle spalle della coppia Di Carmine-Matos.

Giovanni Lanzi

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