La squadra di D'Angelo al termine del girone d'andata si era laureata campione d'inverno pur perdendo in casa con i giallazzurri. Nel ritorno non ha saputo tenere il passo

IL PISA ‘BALLA’ TRA IL MIRACOLO-SERIE A E IL SETTIMO POSTO

Se il mercato dell'estate aveva rivoluzionato l'organico, quello di gennaio ha permesso di incamerare tre colpi doc come Torregrossa, Benali e Puscas. Ma nelle ultime 5 partite, 1 sola vittoria ha pesato sulla corsa
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All’ultima gara del girone di andata il Pisa era saldamente già campione d’inverno, oggi i neroazzurri, annche se in linea teorica, hanno abbandonato il sogno della promozione diretta e al ‘Benito Stirpe-Psc Arena’ si giocheranno una posizione playoff che balla dall’attuale quarto posto fino al settimo posto con un occhio attento a quello che succede alla Cremonese terza e al Monza secondo. Dall’altra parte, ad attendere i toscani, c’è un Frosinone che invece gioca per un solo scopo: deve tenersi stretto l’ottavo posto e per mettersi al riparo dal Perugia che aspetta il Monza ha bisogno di un punto. I neroazzurri di D’Angelo arrivano alla gara di Frosinone dopo il pareggio casalingo con il Cosenza ma soprattutto dopo 3 pari, 1 ko e 1 sola vittoria nelle ultime 5 gare, il Frosinone ci arriva dopo l’ennesima sconfitta fuori casa.

Il Pisa è una squadra concepita e costruita con l’impiego di grandi risorse. Il patron russo-americano Knaster aveva dato indicazioni ben precise che per oltre metà stagione avevano confortato le strategie. Andiamo alla costruzione del Pisa nel mercato estivo. Cambio totale tra i pali, dove erano stati scelti Nicolas (ex Reggina) e il vice Livieri (Pro Sesto). Sulla corsia bassa di sinistra un innesto interessante è stato quello del giovane di Scuola-Juve, Beruatto (ex Vicenza), indicato dagli addetti ai lavori come prospetto di spessore. Il pacchetto di difesa aveva visto anche gli arrivi del terzino destro Berra (Pordenone), del centrale Leverbe (svincolato dal Chievo) e del terzino sinistro Curci (Paganese). Un acquisto importante era stato il 0centrocampista centrale Touré (Vitesse). In  attacco il Pisa pensava di avere con l’acquisto oneroso di Lucca (Palermo) un giocatore da monetizzare sul mercato dopo l’investimento di circa 2,5 milioni ma la punta è rimasta ferma al gol firmato alla Reggina il 2 ottobre: sono 7 mesi che non segna con la maglia del Pisa. D’Angelo lo ha messo fuori in occasione della partita con il Cosenza per motivi disciplinari. Ma contro i giallazzurri sarà tra i convocati.

Era arrivato anche l’israeliano Cohen (Maccabi), al quale si è aggiunto anche un altro attaccante, Seck (Pescara), che a gennaio è stato girato alla Fiorentina. Era rientrato Di Quinzio (Alessandria), a centrocampo presi Hermannson (Brondby), Nagy (Bristol City) e Piccinini (Lentigione).

Poi c’erano state le conferme. Come quelle degli ex canarini Masucci e Gucher, del centrale di difesa Caracciolo (stagione finita per lui per la rottura dei legamenti del ginocchio destro), del terzino destro Birindelli e a centrocampo per De Vitis, Marin, Quaini (a gennaio passato al Monopoli) e Siega. Nel reparto offensivo erano rimasti l’ala destra Mastinu, l’omologo di sinistra Marsura e la punta centrale Sibilli, figlio d’arte.

A gennaio il Club si è fatto ingolosire dalla posizione di classifica ed è andato pesantemente sul mercato: presi tre pezzi da novanta come l’attaccante Torregrossa (Sampdoria), il compagno di reparto Puscas (Reading, ex Inter e Benevento) e il centrocampista Benali (Crotone) oltre al giovane De Marino (Juventus).

A Frosinone nel 4-2-3-1 di D’Angelo il posto di Caracciolo verrà preso da Leverbe, assente per squalifica nella gara con il Cosenza. Per il resto da valutare la conferma di Cohen, in ombra contro i silani, alle spalle delle punte Torregrossa e Sibilli. Come anche una maglia da titolare per Touré. E sempre a proposito di attaccanti, scalpitano in tanti là davanti: dallo stesso Lucca a Puscas, da Mastinu a Masucci.

Giovanni Lanzi

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