Il trend negativo, 4 sconfitte e 1 pari nelle ultime 5 giornate, è lo stesso di avvio stagione ma con D'Angelo in panchina i neroazzurri hanno prodotto un grande sforzo per risalire la classifica

IL PISA DI D’ANGELO, QUALITA’ E SOSTANZA

In vista della sfida ai giallazzurri c'è il dubbio legato all'attaccante Torregrossa. Il tecnico abruzzese potrebbe optare per le due punte
 In Breaking News, Prima Squadra

Cinque sconfitte, un pareggio e una sola vittoria nelle ultime 7 giornate e il momento del Pisa, ancorato all’ultimo vagone dei playoff non è dei migliori. La squadra di D’Angelo è in fase calante dopo il grande sforzo (11 risultati utili di fila quando i toscani si presentarono a Frosinone all’andata che finì 0-0) per risalire una classifica che ad avvio stagione si era fatta drammatica (1 solo punto in 5 gare, esattamente come adesso) ma con 3 partite davanti ha il potenziale per poter recitare un ruolo nella griglia degli spareggi. La sconfitta di Ascoli (2-1) fa il paio con quella delle polemiche, in casa con il Bari e il tris (anche nel punteggio) con quella di Terni.

Ma andiamo alla costruzione del Pisa nel mercato estivo per conoscere meglio l’organico dei neroazzurri. In difesa erano arrivati tre giocatori di grande esperienza coma Barba (Benevento), Calabresi (Lecce) e Jureskin con un giovane di belle speranze come Canestrelli (Empoli, la scorsa stagione al Crotone, già nazionale Under 21) ai quali si erano aggiunti Bernsnjak (ND Bilje), Esteves (Porto) e il centrale Rus (Fehervar). In mezzo al campo pezzo forte il rumeno Ionita (Benevento) ma è l’attacco che aveva visto i maggiori cambiamenti con gli ingaggi dei fratelli Tramoni (Cagliari), dell’altro rumeno Morutan (Galatasaray), del giovane Cissé (Atalanta, poi a gennaio passato al Sudtirol), l’arrivo di Gliozzi (Como) e quindi il riscatto di Torregrossa (Sampdoria).

Del gruppo della passata stagione confermati i portieri Nicolas e il vice Livieri, il terzino sinistro Beruatto (riscattato dalla Juve), i centrocampisti centrale Marin, Mastinu, Piccinini e Touré, i difensori centrali Caracciolo ed Hermannsson (arrivato la scorsa stagione a gennaio dal Broendby), i centrocampisti Nagy (prelevato a gennaio 2022 dal Bristol), De Vitis (assente sabato con il Frosinone) e Gucher (ex di turno, da gennaio al Pordenone) e le punte Masucci (anche lui un ex della sfortunata stagione della retrocessione nel 2010-‘11) e Sibilli che il club giallazzurro aveva a lungo corteggiato a gennaio.

Al mercato invernale, 5 ingressi per altrettante partenze. A lungo corteggiato, è arrivato il trequartista-attaccante Moreo (Brescia), l’attaccante Dubickas (Pordenone), i centrocampisti Sussi (Fiorenzuola), Gargiulo (Modena) e Zuelli (Juventus). A fronte delle partenze del difensore Canestrelli (Como), dell’attaccante Cissé (Sudtirol), del difensore Jureskin (Benevento) e dei centrocampisti Gucher (Pordenone) e Ionita (Modena).

D’Angelo si muove tra il 4-3-2-1 o 4-3-1-2 a seconda degli interpreti soprattutto offensivi e soprattutto delle necessità. Contro il Frosinone possibile spazio alle due punte ma al fianco di Moreo tutto dipenderà dalla presenza di Torregrossa, in caso contrario potrebbe esserci Gliozzi.

Giovanni Lanzi

Articoli Recenti