IL RAMMARICO DI LONGO: “PRIMI 25′ STRANI, POI HO VISTO SPIRITO POSITIVO. MERITAVAMO DI VINCERE”

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TORINO Il tempo di rientrare nella pancia dell’Olimpico Grande Torino, un abbraccio a uno per tutti e Moreno Longo fa un altro esordio, davanti alle telecamere di Dazn. E moderatamente soddisfatto il tecnico giallazzurro, in modo particolare per come la squadra ha saputo divincolarsi da quel blocco che sembrava l’avesse attanagliata per mezz’ora del primo tempo.

“Abbiamo messo a posto nel secondo tempoquello che c’era da sistemare, debbo fare i complimenti ai ragazzi per la risposta che hanno dato. Abbiamo creato diverse situazioni per andare in vantaggio. E se avessimo vinto non avremmo rubato nulla. Ripartiamo da questospirito, è uno step in avanti per noi che abbiamo cambiato tantissimo e piano piano stiamo entrando in quella che è la mentalità e il meccanismo di una categoria molto importante“.

Siete parsi diversi dalla gara con lAtalanta. In settimana su cosa ha lavorato: sulla testa,prima che sul campo?

Non voglio tornare su quella partita ma di questi periodi, al di là della qualità che ha una squadra, è fondamentale la condizione atletica. E noi abbiamo incontrato l’Atalanta che è la più in forma del campionato, il peggiore avversario che poteva trovare una squadra rivoluzionata come la nostra. Infatti con una condizione pari come quella del Bologna abbiamo giocato alla pari, in maniera gagliarda e con uno spirito che ci lasciapensare positivo”.

Mister Longo, un‘emozione particolare giocare per lei a Torino in questi stadio? Peccato per questa cornice assente...

“Secondo me il calcio è dei tifosi, lo dico perché oggi è stato uno scenario orribile per noi chefacciamo questo lavoro. Io credo che l’adrenalina che ti dà il pubblico ti fa fare anche partite diverse. Se questa partita l’avessimo giocata davanti ai nostri tifosi sarebbe stato un vantaggio per noi però prendiamo atto di questo, ci prepariamo per la prossima e comunque questo èuno stadio che lascia sempre dei ricordi piacevoli per il mio legame col Toro. Ma la mia attenzione è solo per il Frosinone per cercare di centrare una salvezza che sarebbe storica”.

Longo passa quindi immediatamente in salastampa.

“Per i primi 25′ del primo tempo abbiamo approcciato con un po’ di ‘enpasse‘ sulla partita ed era anche ipotizzabile per noi che arrivavamo dallo scotto della prima giornata e soprattuttotrovarci a farlo in una situazione ambientale difficile. Davanti al nostro pubblico anche i primi 25′ sarebbero stati diversi. Poi già nell’ultimo quarto d’ora ho visto segnali notevoli soprattutto a destra con Zampano e Chibsah. A fine primo tempo ci siamo detti che dovevamo lavorare con convinzione ed avere il coraggio di attaccare la spalle della difesa del Bologna. Lo abbiamo fatto molto bene, con un ottimo secondo tempo e al 90′ se cera una squadra che poteva vincere questa era il Frosinone. Ci teniamo stretto questo punto anche se andiamo via con un pizzico di rammarico”.

Questo primo punto buon viatico, c’è qualche aspetto che la conforta ulteriormente?

“Sicuramente perché i ragazzi hanno fatto una buonissima gara. Qualcuno aveva obiettato sulla condizione atletica e invece oggi la squadra ha corso e sotto l’aspetto della preparazione la squadra ha approcciato bene”.

I meccanismi difensivi sono migliorati anche grazie a Brighenti?

“Di Nicolò ci potevo mettere la mano sul fuoco. Sa cosa voglio, si muove su quello che gli chiedo. Con Krajnc e Brighenti il cambiamento riguardava solo un elemento dei tre in difesa in sostanza. Quindi sono contento per lui però non avevo dubbi perché la sua serietà, sia che gioca e sia che non gioca è sempre al massimo”.

Le condizioni di Hallfredsson?

Ha un problema sul flessore da valutare, aspettiamo gli esami strumentali”.

Chibsah dal 30′ in poi ha fatto tutto lui. Tant’è che il Frosinone ha fatto 3 tiri nel primo tempo e 11 nella ripresa. Cosa non ha funzionato nel primo tempo?

“L’ho detto, nel primo tempo siamo entrati col peso di quella sconfitta. Non deve accadere perché quando la squadra si è liberata ha fatto quello che sa fare e può fare. Più passeranno le giornate più possiamo crescere“‘.

A che punto è il suo progetto di questa stagione, la creazione della squadra e del gioco e quale sarà la strada che porterà alla salvezza?

“A che punto siamo ora non si può dire. Mi affidoalla disponibilità che i calciatori ci stanno dando. Poi speriamo di fare più velocemente possibile. Già questa settimana si è vista una crescita importante. Come neopromossa dobbiamo lavorare più di altri e meglio degli altri. Sappiamo che dovremo passare per momenti difficili ma in quelle fasi dobbiamo restare uniti e coesi. Perché il nostro campionato sul lungo ci potrà dare delle soddisfazioni“.

Giovanni Lanzi

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