Alla prima e storica presenza in serie B gli altoatesini si sono attestati sul treno playoff: dall'arrivo del tecnico romagnolo 21 punti in 11 gare dopo una partenza choc senza 'timone'

IL SUDTIROL ‘CAVALCA’ L’ONDA LUNGA DI BISOLI

Il 'Druso' di Bolzano si annuncia sold-out, con 5.200 spettatori, per l'arrivo del Frosinone. Il baby Nicolussi Caviglia, scuola-Juve, è la stella. Ma pesa anche l'esperienza dei veterani, da Tait a Mazzocchi, da Masiello a Voltan e De Col
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Tre partite da neopromossa per prendere le misure al campionato, guidati dal tecnico della primavera Greco (dopo l’addio nel precampionato a Zauli), con altrettante sconfitte. E poi 21 punti nelle successive 11 gare di campionato, ad una media poco inferiore a 2 punti a gara. Il Sudtirol di Bisoli è al momento la vera sorpresa della serie Cadetta. In piena zona playoff, squadra che corre, diverte ed entusiasma. Nell’ultima giornata si è aggrappato all’orgoglio ed ha mantenuto l’imbattibilità, pareggiando in casa con l’Ascoli. Il ‘Druso’ per capienza non è il Maracanà ma è un catino bollente anche a temperature che da quelle parti spesso accarezzano lo 0. Per Bisoli, tecnico che nelle ultime due stagioni era subentrato in corsa portando alla salvezza Cremonese e Cosenza, una bella ribalta in un ambiente, quello bolzanino, che porta uno spirito nuovo nel calcio italiano. L’allenatore romagnolo ha mille risorse. Contro i marchigiani ha cambiato pelle in corsa più volta, partendo dal 4-4-2 (male) e poi modificandosi a 3 dietro con Carretta alle spalle delle punte per poi riproporre il 4-4-2 fino al pari di Rover e al 3-2 fallito da Marconi.

Il club guidato dal neo presidente Gerhard Comper, direttore amministrativo della Forst che ha preso le redini che erano state sino ad un mese fa di Walter Baumgartner, da oltre 5 anni ha affidato l’Area Tecnica nelle mani del ds Bravo che ha costruito tassello dopo tassello le squadre che si sono succedute in queste stagioni e che si sono avvicinate alla promozione secondo un percorso ben elaborato. La Società infatti ha sempre compiuto passi adeguati alle proprie possibilità, evitando scelte centrifughe.

Dopo la storica promozione (90 punti conquistati), primo club del Trentino Alto Adige a varcare i confini alti della lega Pro, il Sudtirol ha costruito un’ossatura adeguata alla categoria, pur mantenendo il gruppo della stagione trionfale del quale sono rimasti il portiere Poluzzi, i difensori centrali Zaro, Curto e Vinetot, i terzini Davì e De Col, i centrocampisti Moscati e Tait, i trequartisti Casiraghi e Voltan e gli attaccanti Rover e Odogwu. A proposito di Odogwu, all’inizio della stagione era ai margini ma dal suo arrivo Bisoli gli ha riconsegnato le chiavi dell’attacco, ottenendo ottimi risultati. Nella sessione estiva Ceduti il centrocampista Broh (Palermo), il compagno di reparto Gatto (Ancona), il difensore Fabbri (Trento), l’attaccante Galuppini (Novara) e il difensore Malomo (Foggia).

Ampia la lista degli arrivi, tutta gente a conoscenza dei meandri più nascosti della serie B: il portiere Iacobucci (ex di turno, svincolato e cavallo di ritorno a Bolzano), i difensori Barison (Pordenone), Masiello (svincolato), Berra (Pisa), D’Orazio (Ascoli); i centrocampisti Belardinelli e Crociata (Empoli), Nicolussi Caviglia (Juventus), Pompetti (Inter), Siega (Pisa) e Schiavone (svincolato); gli attaccanti Capone (Atalanta), Carretta (Perugia), Mazzocchi (Atalanta), Marconi (Alessandria) e Sprocati (Parma, che però ha appena rescisso il contratto).

Nella rotta di avvicinamento alla gara col Frosinone sono da valutare le condizioni di Berra, uscito praticamente in avvio di partita contro l’Ascoli e i tempi di recupero dei vari Barison, Voltan (problema al retto femorale che si protrae da tempo) e Belardinelli (non si sta allenando con costanza).

Giovanni Lanzi

 

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