Il neo difensore centrale del Frosinone, classe 2001, giocava nella Manzanese nel girone C della serie D, squadra con la quale aveva conquistato la promozione al termine della stagione 2019-’20 vincendo la Coppa di Eccellenza. Calcisticamente nasce nel Ronchi, poi esperienze nei settori giovanili dell’Udinese e di diversi club friulani

IL TRIPLO SALTO IN ALTO DI BEVILACQUA

Ad ottobre 2020 disse ai canali ufficiali del suo club: “In 5 anni voglio diventare giocatore vero”. Ha bruciato le tappe. Finora Grosso lo ha impiegato in 197’ totali nei test amichevoli fin qui disputati
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Triplo salto in avanti. E’ cresciuto calcisticamente al fianco dell’ex centrale difensivo dell’Udinese, Felipe, con il quale ha instaurato un rapporto preferenziale. E sui campi del girone C della serie D, il neo giallazzurro Federico Bevilacqua, nato il 10 agosto 2001, nell’ultima stagione si è posto all’attenzione della critica nelle file della Manzanese, formazione con la quale ha conquistato il salto di categoria grazie alla vittoria della Coppa Italia al termine della travagliata stagione 2019-’20, proveniente dall’Under 17 dell’Udinese. Per lui nel campionato 2020-’21, 27 presenze ed anche 2 reti. Ma il percorso calcistico del neo giallazzurro parte da lontano. E già questo aspetto rappresenta una carta di credito importante per le credenziali di questo ragazzone vicino al metro e novanta, 20 anni ad agosto e già una interessante esperienza alle spalle. Partendo dalla squadra del Ronchi, a due passi da casa. Per proseguire con Udinese, Virtus Corno, Pro Gorizia, Donatello, ancora Udinese ed infine la Manzanese.

Papà Franco e mamma Lara lo hanno seguito passo dopo passo. Federico – che non ha perso di vista i libri, è iscritto infatti alla facoltà di Scienze Motorie – ha un fratello, Riccardo, anche lui calciatore tra i dilettanti.

Fisicità esplosiva, senza dubbio considerata l’altezza. Ma Bevilacqua non si è distinto per essere anche un ‘francobollatore’ niente male, una caratteristica che lo esalta è la capacità nell’impostazione dal basso. Aspetti poi che non sono sfuggiti ai ‘talent scout’ giallazzurri e che hanno convinto il direttore dell’Area Tecnica, Angelozzi e, poi mister Grosso, sono l’umiltà e la concentrazione del ragazzo sul campo.

Di Bevilacqua colpisce una frase dentro una intervista rilasciata nell’ottobre del 2020 sui canali ufficiali della Manzanese: “Non nego che tra 5 anni mi piacerebbe tanto trovarmi in una serie superiore ma per ora penso al presente, penso partita per partita dando il massimo per la squadra”. Bene, le favole qualche volta diventano realtà e Federico Bevilacqua ha bruciato le tappe. I 5 anni sono stati ampiamenti compressi in uno e mezzo.

Sul sito www.calciofvg.live si scopre che Federico nel corso degli anni ha avuto due ‘stelle polari’, due maestri che hanno segnato le tappe della sua crescita tecnica e caratteriale: Massimiliano Giatti e Patrick Bertino. Alla Manzanese ha avuto due tecnici che il ragazzo ha tenuto molto in considerazione: l’ex udinese Fabio Rossitto e Roberto Vecchiato.

Il suo modello è Paolo Maldini e tra i sogni del cassetto quello di diventare un calciatore “vero”. Quel sogno adesso si è materializzato con una maglia giallazzurra, quella del Frosinone che lo ha ufficializzato in queste ore. Nelle amichevoli fin qui disputate da Bevilacqua, 197’ totali tra le gare con il Trevi nel Lazio, Alatri, Viterbese e Ternana, il ragazzo ha sempre compiuto passi in avanti.

Giovanni Lanzi

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