Al 'Benito Stirpe-Psc Arena' la consegna dei diplomi davantu a tante autorità, imprenditori e studenti. Il presidente della Fondazione detta i prossimi obiettivi e stimola le Scuole: "Presenza di studenti significa lavoro sicuro per loro"

ITS ‘MECCATRONICO’, STIRPE: “QUESTI RAGAZZI SONO LE NOSTRE RISORSE”

"Siamo partiti nel 2018 in 9, oggi dopo 4 anni e 2 di pandemia che ci ha anche limitato, siamo arrivati a 53 realtà. Vogliamo alzare l'asticella, aumentare i Corsi, mettere una sede a Frosinone e Latina e Laboratori per lo sviluppo delle esperienze lavorative. Dico no ai campanilismi"
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“Oggi impari, domani lavori”. Esattamente come una formula matematica. C’è chi annuncia ‘panem ed circenses’ negli slogan e c’è chi invece il lavoro lo crea con l’impegno, il coagulo di idee, di risorse, di ‘intelligenze’ imprenditoriali. Lo stadio ‘Benito Stirpe-Psc Arena’ torna ad essere anche il centro degli eventi ad ampio respiro otre che la casa del calcio. Nel pomeriggio di lunedi si è tenuta infatti la cerimonia di consegna di ben 22 diplomi di Tecnico Superiore per l’Automazione e i Sistemi Meccatronici. I ragazzi che lo hanno ricevuto, come ha tenuto a sottolineare il presidente del Frosinone e vice presidente di Confindustria, Maurizio Stirpe, nel suo intervento di apertura, “accederanno direttamente al mondo del lavoro con un contratto a tempo indeterminato”. Quasi 500 persone presenti nella tribuna centrale dello Stadio, una manifestazione organizzata da Unindustria Frosinone e dall’ITS e che ha riscosso la partecipazione delle massime autorità locali, provinciali e regionali. A fare gli onori di casa appunto il massimo dirigente del Club giallazzurro, presidente della Fondazione ITS Meccatronico del Lazio Meridionale. Una sua creatura, l’idea nata 5 anni fa e alla quale hanno lavorato senza soluzione di continuità tante persone full immersion. Perché il lavoro si crea con il lavoro e non con la bacchetta magica. “Siamo partiti in 9 – ha detto ancora Stirpe –, tutto è autofinanziato ed anche bontà delle Istituzioni. Ed oggi tra le soddisfazioni, oltre a vedere tanti ragazzi pronti per entrare nel mondo del lavoro, c’è quella di essere arrivati a 53 tra imprese, 7 Scuole Superiori, 3 Società di formazione, 1 Università, 3 Enti Locali come la Camera di Commercio, l’Asi e la Provincia di Frosinone, 2 Associazioni e 3 Istituti bancari”.

Al suo fianco, nella prima fila della tribuna centrale, il presidente della Provincia, Antonio Pompeo, il Primo Cittadino di Frosinone, Riccardo Mastrangeli. E poi l’assessore regionale al Lavoro, Formazione e Scuola, Claudio Di Berardino, il presidente di ITS Italy, Guido Torrielli e il vice presidente di Confindustria, Settore Capitale Umano, Giovanni Brugnoli. Ognuno di loro ha avuto parole di elogio, ognuno di loro per competenze dirette e ruolo istituzionale si è messo a disposizione per fungere da ‘moltiplicatori’ di impegno e di idee nell’immediato futuro.

Oltre alle Scuole che hanno aderito al progetto, tra le autorità anche il Prefetto dottor Ernesto Liguori, il presidente di Unindustria Lazo, Angelo Camilli, il presidente di Unindustria Frosinone, Miriam Diurni, il presidente del Gruppo Giovani Imprenditori della provincia, Corrado Savoriti, il presidente di Unindustria Cassino, Francesco Borgomeo, il presidente di Unindustria Latina, Pierpaolo Pontecorvo, il presidente di Unindustria Aprilia, Renato Sciarrillo, il presidente della Meccatronica, Paolo Marini, Francesco De Angelis in qualità di presidente del Consorzio Unico, il Questore di Frosinone, Domenico Condello, il Comandante della Gdf di Frosinone, Cosimo Tripoli e il Comandante Provinciale dei Carabinieri Alfonso Pallone.

“Il ringraziamento va a quanti sono intervenuti a questa cerimonia che speriamo di replicare nei prossimi anni – ha esordito il presidente Stirpe -. Il ringraziamento va ai ragazzi e alle famiglie che li hanno supportati nel loro percorso”.

PERCHE’ L’ITS – “L’ITS è nato per due motivi. Il primo è di principio e mi spiego meglio: a me ha dato sempre fastidio vedere i giovani della nostra provincia ‘emigrare’ al termine della Scuola. Quindi l’intenzione era quella di dare a questi ragazzi che non sarebbero riusciti ad affermarsi sul loro territorio di rimanere ancorati alle loro radici grazie allo studio e ad un lavoro. Il secondo motivo è stato dettato dalla necessità di aver delle figure professionali che al giorno d’oggi si stenta a trovare. Poi c’è un problema particolarmente tangibile che ci ha dato una ulteriore spinta: la differenza tra domanda e offerta di lavoro è qualcosa di reale nel nostro Paese, al quale non siamo ancora stati capaci di fornire una risposta adeguata”.

OBIETTIVO, CRESCERE ANCORA – “Noi siamo partiti nel 2018, per almeno 2 anni abbiamo dovuto convivere con la pandemia. Ma nonostante tutto – ha proseguito il vice presidente di Confindustria – siamo stati capaci di creare due corsi biennali e di dare al contempo a 45 ragazzi la possibilità di ottenere il posto di lavoro. Gli obiettivi che ci poniamo nel breve sono quelli di alzare l’asticella ed arrivare a 50 diplomi fino al 2024 per poi, alla partenza del biennio successivo, indire 4 Corsi da 25 ragazzi ognuno. Il successivo obiettivo è quello di aumentare anche le sedi per lo svolgimento dei Corsi. Finora abbiamo lavorato presso l’ITS di Pontecorvo che ringrazio, vorremmo una sede a Frosinone e l’altra a Latina. L’altro obiettivo che ci siamo prefissati è quello di organizzare la nascita di Laboratori a Frosinone nei quali i ragazzi potranno sviluppare le loro ‘expertise’ lavorativa. Tutti obiettivi importanti e ambiziosi che sono alla portata di mano che possiamo raggiungere entro il 2024, anche in una situazione generale non facile”.

EVITARE LO STALLO E LA CONCORRENZA INUTILE – “Non vi nascondo – ha però aggiunto Maurizio Stirpe- che alle cose positive fanno da contraltare aspetti non proprio positivi. Ne dico uno che vuole essere un appello alle Scuole: noi quest’anno avremmo dovuto lanciare il bando per due classi da 25 ragazzi, la scadenza è il 25 settembre e al momento abbiamo solo 29 ragazzi. Abbiamo una scopertura di 21 posti, si rischia di rinunciare a 21 posti di lavoro. Può dipendere da un difetto di comunicazione, io faccio un appello direttamente alle 7 Scuole presenti nella nostra Fondazione: se ognuna portasse in dote 7 ragazzi saremmo al completo. Ultima cosa: nel Lazio stiamo assistendo ad una proliferazione di ITS, siamo partiti da 8 ed oggi ne contiamo ben 16. Ecco, sarebbe bene creare una rete tra Istituti stessi piuttosto che farne nascere nuovi. E’ importante anche per evitare che possa nascere un discorso di campanile che non aiuterebbe a raggiungere gli obiettivi prefissati”.

Giovanni Lanzi

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