I viola sono reduci dalla vittoria in casa dell'Udinese, giovedi sera scendono a Frosinone per la 6.a giornata. Ancora dubbi per Gonzalez dopo l'infortunio in Conference, out Dodò per 6 mesi. Oltre a Castrovilli, Pierozzi e Mina

LA FIORENTINA CERCA DI ANDARE OLTRE GLI INFORTUNI

La formazione di Italiano tra le big della classifica, miglior risultato con il tecnico riberese in panchina. Un risultato che per ora appartiene alla vecchia guardia, a cominciare dal portiere Terracciano
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Gli infortuni non fanno paura alla Fiorentina che ha messo rapidamente alle spalle il mezzo passo falso in Conference sul campo del Genk, passa a Udine all’inglese e si presenta alla sfida di Frosinone con 10 punti in classifica e il quinto posto a pari merito con la Juventus. Ma soprattutto i viola – salvati a ripetizione dal portiere Terracciano che si è ripreso di forza la titolarità – si presentano con la miglior partenza nella massima serie sotto la guida del vulcanico tecnico nato a Karlsruhe. Non fanno ancora gol gli attaccanti ma alla ‘Udinese Arena’ ci hanno pensato Martinez Quarta con una ‘ciabattata’ di destro e una rasoiata di Bonaventura nel finale.

Al ‘Benito Stirpe’ la squadra di Vincenzo Italiano, a proposito di infortuni (out anche il centrocampista Castrovilli, il centrale di difesa Yerri Mina per un problema occorso in nazionale e il fantasista Gonzalez che resta in forte dubbio per giovedi sera) dovrà fare a meno anche del terzino destro titolare Dodò infortunatosi al ginocchio in avvio di gara ad Udine e rilevato in maniera brillante dal giovanissimo Kayode che lo scorso anno era uno dei punti di forza della Primavera di Aquilani. Per la sostituzione del brasiliano, che ne avrà per quasi tutta questa stagione, sono diverse le soluzioni. Anche il ricorso della difesa a tre, impiegata ad Udine.

La Fiorentina di Vincenzo Italiano è una di quelle squadre che in questo avvio è stata indubbiamente tra le più regolari, nonostante il rovescio in casa dell’Inter. I viola hanno chiuso la scorsa stagione in un crescendo che ha portato alla finale della Conference, poi persa. La terza competizione europea vede comunque ai nastri di partenza Terracciano & soci grazie all’estromissione della Juventus dall’Uefa.

Il mercato in entrata ha toccato tutti i reparti. Sono arrivati il portiere Christensen dall’Herta di Berlino che per il momento siede in panchina, il difensore centrale Mina (Everton), il terzino sinistro Parisi (Empoli), l’omologo a destra Pierozzi (fine prestito), i centrocampisti Arthur (Juventus), Maxime Lopez (Sassuolo) e il promettente argentino Infantino (Rosario Central). Infine l’ariete per l’attacco, Nzola, prelevato dallo Spezia. Un giocatore voluto da Italiano che lo aveva nello Spezia. Lunga la lista delle cessioni: il portiere Cerofolini (Frosinone), i difensori Rasmussen (Brondby), Venuti (Lecce), Ferrarini (Feralpi), Terzic (Salisburgo), Igor (Brighton); i centrocampisti Corradini (Spezia) e Amrabat (ManUnited in prestito oneroso); quindi la cessione ‘pesante’ di Cabral (Benfica), quella di Jovic (Milan) e il riscatto del centrocampista Maleh da parte del Lecce che lo ha poi ceduto all’Empoli. Infine svincolati il centrocampista Saponara (ora al Verona) e il portiere Sirugu (accasatosi al Nizza da poco). Saltata invece la cessione altrettanto pesante del centrocampista Castrovilli, per lui viaggio di andata e ritorno dal Bournemouth. Tornerà utile alla causa viola quando avrà recuperato dal decorso post-operatorio resosi necessario dopo che il club inglese aveva notato dei problemi nelle condizioni del giocatore.

Italiano si è tenuto strettissimo un’ossatura di primissimo piano: il portiere Terracciano, la linea di difesa con i terzini Dodo (out al ‘Benito Stirpe’) e Biraghi e i centrali Milenkovic, Martinez Quarta, Dalle Mura e Ranieri (la vera sorpresa); i centrocampisti Barak, Duncan e Mandragora; un tridente di tenori come Ikoné, Bonaventura e Gonzalez; la punta Kouame.

A Frosinone molto ruota attorno alla scelta sull’assetto difensivo, il ballottaggio Biraghi-Parisi a sinistra, la presenza o meno di Gonzalez, se affidare la corsia di destra al baby Kayode o andare sul sicuro con Ranieri nella difesa a tre e il rientro di Milenkovic al centro del pacchetto arretrato. Scalpitano Duncan e Arthur per una maglia da titolari e probabilmente Italiano ci sta pensando, viste anche le battute a vuoto di Mandragora e Maxime Lopez.

Giovanni Lanzi

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