LA PAROLA CHE PIACE TANTO A LONGO: “CONTINUITA'”

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FROSINONEMister Longo, questa sera tranne qualche pausa abbiamo ritrovato il Frosinone che piace a tutti: determinato, cattivo, anche se la partita non è stata perfetta. Il suo stato d’animo dopo questa vittoria?

“Sono soddisfatto della prova che hanno offerto i ragazzi. Sapevamo che avevamo tanto da perdere. Sono quelle partite nelle quali devi portare a casa una vittoria contro un avversario per via di una classifica non prettamente medio-alta può sembrare semplice ma non lo era affatto. Sapevamo che la Ternana sarebbe venuta qui a giocarsi la partita in modo sbarazzino, con grande coraggio come aveva fatto sempre finora. Sapevamo di dover fare una partita matura, attenta, nella quale dovevamo essere bravi a sfruttare le opportunità che ci capitavano. Eravamo perfettamente consapevoli che ci avrebbero attaccati con tanti uomini. Sono soddisfatto perché è stata una prova di maturità e di continuità perché a Salerno è arrivato un primo segnale importante. Il pareggio all’Arechi l’ho reputato come una vittoria a livello emozionale, per il modo in cui siamo arrivati al pari. Una squadra che va sotto in maniera immeritata, rimane in 10 e poi agguanta il pareggio ha dato dimostrazione di notevole abnegazione e spirito di sacrificio. Oggi abbiamo raccolto quello che abbiamo fatto in queste settimane quando magari il risultato non arrivava. Ma è chiaro che anche in una vittoria si trovano degli aspetti da migliorare. Una squadra come il Frosinone deve imparare a gestire il possesso, a difendersi con la palla. Fare quattro gol in casa sono un aspetto positivo, abbiamo dato la possibilità ai nostri attaccanti di liberarsi e di sbloccarsi”.

Quando giochiamo a ritmo compassato siamo prevedibili e diamo la possibilità a tutti di fare bella figura, quando il Frosinone alza il ritmo la nostra qualità viene fuori…

“Sono d’accordo. Noi cerchiamo di giocare sempre a ritmi alti. Ma a volte sia per l’avversario che hai davanti ma pure una questione fisica mantenerli è un po’ difficile. Dobbiamo imparare ad alzare i ritmi quando serve ed abbassarli gestendo il possesso, non lasciando il pallino del gioco all’avversario. Quando è il momento dell’avversario, perché ci sono partite nelle partite, bisogna riuscire a compattarsi ed a difendere con la palla. Quando invece la palla la dai troppo spesso all’avversario, subisci il gol…”.

Questa sera l’accoppiata Matarese-Citro ha spaccato la partita. Pensa di provarla ancora nelle altre partite? Nel primo tempo comunque bene con Soddimo e Beghetto a sinistra, con quei cross che mettevano spesso in difficoltà gli avversari. Dopo il 2-1 siamo un po’ scesi di tono e poi ci siamo ripresi, cosa che denota una buona condizione fisica.

“La coppia Matarese-Citro ha dato quel brio che a partita in corsa poteva dare. Sono due giocatori di grande tecnica e grande rapidità. Quando la partita è nella fase di stanca il loro incidere diventa più importante perché possono spaccare la partita. Nel primo tempo Beghetto e Soddimo hanno lavorato molto bene sull’asse di sinistra, oggi sono piovuti tanti cross. Anche a destra ci si è disimpegnati bene, gol a parte di Matteo Ciofani. In questo senso la squadra ha avuto equilibrio nell’attaccare sulle due fasce. Per quanto riguarda il loro modulo è del tutto particolare: sapevamo che poteva essere un’insidia, non c’è nessuna squadra in Italia che gioca a ‘tre-rombo-tre’ in serie A e in B. Attaccano con tanti uomini, il trequartista, le due mezzali e due esterni di attacco diventano difficili da arginare quando entrano con la palla e allo stesso tempo quando si difendono con 3-4 uomini rischiano qualcosa dietro e lì siamo stati bravi a sfruttare gli spazi”.

Il 4-2 è maturato anche grazie al miracolo di Zappino. Da cosa è derivata questa scelta?

“Zappino si è superato. Ha compiuto un intervento da grande giocatore. La scelta è ricaduta su di lui perché per me viene prima la squadra e il gruppo. Tutti debbono sentirsi coinvolti, ho cercato di dare delle opportunità a tutti. Zappino, come altri, mi aiuta a trasmettere senso di appartenenza: è un leader, ha personalità, ha qualità, a prescindere da quante partite giocherà. Alla sua età tira fuori queste prestazioni. Tanto di cappello”.

Lei pensa di rivedere qualche meccanismo difensivo e qualche meccanismo nella costruzione del gioco?

“Nella costruzione del gioco la squadra si è disimpegnata abbastanza bene. Anche a Salerno ha messo l’avversario nella propria metà campo. Tutti situazioni costruite con la manovra, dai tre difensori che si appoggiamo sui due mediani, cercano di verticalizzare, la palla non viene quasi mai buttata via. Io posso essere soddisfatto ma ci saranno sempre cose da migliorare. Su 42 partite ce ne saranno sempre alcune in cui troveremo cose da rivedere. Pensare di disputare 42 partite alla perfezione è impossibile. Noi cerchiamo sempre il miglioramento anche quando può non sembrare che non serva”.

Nell’ottica di questo tanto equilibrio quanto importante mantenere la continuità a cominciare da Venezia?

“La parola che farà la differenza in questo campionato è proprio la continuità. Bisognerà avere la forza di essere continui per stare il più possibile attaccati alle zone alte. Fino a quelle 10 partite finali dove nella serie B inizierà un altro campionato. In quel momento lì bisognerà tirare fuori il lavoro, la condizione e quello che si è fatto. La continuità arriverà solo con l’equilibrio. Non dimentichiamo che su 11 partite ne abbiamo giocate 8 in trasferta e andremo a giocare la nona fuori, a Venezia. Ogni partita è opportunità di punti e di vittoria. Ma in questo campionato anche quando non si può vincere, non si deve perdere”.

Cosa ci dice del Venezia?

“Andremo ad affrontare squadra ostica. Lo dicono i numeri. Una delle migliori difese del campionato, concede davvero pochissimi spazi, e sappiamo benissimo chi andremo ad affrontare. Lo avevo detto anche quando pareggiammo con la Cremonese, si pensava di aver affrontato contro una squdretta ed invece è un ottima formazione e lo sta dimostrando. Il Venezia fa parte di quelle squadre che arrivano dalla Lega Poro con grande coesione di gruppo. E quindi sappiamo che andremo a trovare una squadra molto avanti, che ci renderà la vita difficile ma che affronteremo con rispetto, con coraggio e la stessa convinzione di vincere che abbiamo avuto nelle altre partite”.

Ufficio Stampa

Frosinone Calcio

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