L'ex tecnico del Monza ha preso le redini del Vicenza dopo 5 giornate e 0 punti. Finora per lui 11 punti in 15 turni, la vittoria con l'Alessandria figlia del bomber ex Cittadella autore di 2 reti dopo un lungo digiuno

LA RIVOLUZIONE DEL ‘LANE’, BROCCHI SI AFFIDA A DIAW E OTTO ACQUISTI

Il ds Balzaretti ha rivoluzionato l'organico nella speranza che scocchi la scintilla. Veneti attualmente ultimi col Pordenone ma vanno presi con le molle
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Due allenatori, Mimmo Di Carlo e quindi Cristian Brocchi. Due direttori sportivi, Giuseppe Magalini e Federico Balzaretti. Cambiando l’ordine degli addendi però il risultato è cambiato, per ora, davvero pochino. Zero punti nelle prime 5 partite per Di Carlo, 11 punti in 15 partite per Brocchi. Nelle quali l’ex tecnico del Monza ha ottenuto 3 vittorie, 2 pareggi e 10 sconfitte. Un cammino da paura. Solo domenica scorsa è arrivata la vittoria nella seconda partita da recuperare, 2-1 in casa con l’Alessandria rimasta in 10 uomini. Doppietta del redivivo Diaw. In precedenza la gara di Lecce, rinviata due volte per Covid, non aveva portato nulla alla causa biancorossa. Brocchi ha evitato l’esonero, si dice fosse pronto Dionigi, nel giorno del suo 46° compleanno.

Un Vicenza che sul mercato di gennaio si sta muovendo in maniera corposa per tentare di agganciare almeno la zona playout. Sono infatti arrivati il difensore centrale De Maio (Udinese, ex di turno), il terzino sinistro Jordan Lukaku (Lazio), la punta Teodorczyk (Udinese), il centrocampista Boli  (Lens), l’altro attaccante Da Cruz (Parma), i centrocampista Bikel (c, Vancouver) e Cavion (Brescia). Last minute il portiere Contini dal Napoli via Crotone. Otto entrate a fronte della rescissione di Lanzafame e della cessione di Calderoni (Cesena), all’addio di Pontisso (Pescara), di Di Pardo (Cosenza), Longo (Modena), Proia (Brescia) e il baby portiere Pizzignacco (Renate)..

D’altronde il mercato in entrata dell’estate aveva portato tanti giovani e qualche elemento in cerca di rilancio comunque di spessore. Tra questi c’è Crecco, scuola Lazio, esperienze non proprio eccellenti nelle ultime due stagioni tra il Pescara e il Cosenza. E poi il centrale di difesa Brosco, ex Ascoli. Senza considerare quel Davide Diaw che dopo aver lasciato il Pordenone non è più riuscito ad esprimersi a certi livelli e il centrocampista offensivo ex Trapani e Venezia, Taugourdeau, che però rischi di rimanere fuori rosa. Erano poi sbarcati due giocatori importanti per la categoria: il centrocampista Proia, arrivato dal Cittadella, e il terzino mancino Calderoni: partiti entrambi a gennaio.

Nel novero dei giovani troviamo il portiere Confente (ex Chievo, lo scorso anno al Catania, indisponibile), il centrocampista Di Pardo (Juve U23, passato al Cosenza)), il terzino sinistro Rossi (Arzignano, serie D), il trequartista Zerpellon (Virtus Verona) e il portiere Pizzignacco (Legnago, Lega Pro, passato al Renate). Quindi il Vicenza aveva riottenuto il prestito del centrocampista Dalmonte dal Genoa.

In organico troviamo l’esperto Padella, Cappelletti (uscito per infortunio contro l’Alessandria) e Bruscagin in difesa, la punta Meggiorini, la bandiera Giacomelli, Zonta, Rigoni, l’ex Longo che finora non ha lasciato segni indelebili. Ai quali si è aggiunto il promettente Ranocchia arrivato dalla Juve U23, un ragazzo invece molto interessante e sul quale si erano focalizzati gli interessi della Sampdoria.

Dal punto di vista tattico Brocchi ‘balla’ tra il 4-2-3-1, il 4-3-3 e il 4-3-1-2. Durante la sosta i biancorossi hanno proseguito il rodaggio di parte dei nuovi arrivi nei 2 recuperi. Formazione che vince non si cambia, quindi con una batteria pesante di trequartisti alle spalle di Meggiorini? Potrebbe, anche perché il Vicenza a questo punto ha bisogno di osare.

Giovanni Lanzi

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