Granata rivoluzionati in estate con l'arrivo dell'esperto tecnico marchigiano, l'unico che può vantare in Italia panchine dalla Terza Categoria alla serie A.

LA SALERNITANA AD ASSETTO-CASTORI

Modulo abbastanza variabile in casa dei campani, col Lecce la difesa a tre ha dato ottime risposte. In mezzo al campo ampia concorrenza. Attacco di sostanza con la coppia Djuric-Tutino che dovrebbe ricomporsi dal 1' a Frosinone
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Una squadra in crescita di autostima e di risultati anche se nell’ultimo turno ha dovuto lasciare la vetta della classifica a favore dell’Empoli. E’ la Salernitana di mister Fabrizio Castori, 66 anni, grande esperienza sulle panchine della serie B ma anche l’unico allenatore in attività ad aver guidato formazioni dalla Terza Categoria alla massima serie. Tornato a guidare la Salernitana dopo le esperienze sulle panchine di Carpi, Cesena e Trapani. I granata sono reduci dal pareggio casalingo con il Lecce (1-1), al vantaggio di Capezzi ha risposto il pari su rigore di Mancosu.

Ma riannodiamo il nastro alla fine del mercato estivo. Castori e Fabiani sotto la supervisione del patron Claudio Lotito hanno mantenuto una ossatura interessante: in difesa sono rimasti i difensori Lopez e Mantovani, in mezzo al campo Capezzi, l’ex Di Tacchio, il polacco Dziczek mentre l’attacco è rimasto quasi immutato con le conferme di Cicerelli, Djuric (pupillo di Castori nel Cesena), Giannetti e Gondo. Sono poi rientrati dalla Lazio l’esterno Lombardi (infortunatosi quasi subito prima dell’avvio del campionato), il difensore centrale Karo e l’esterno Kiyne (Chievo) dopo il ritiro esetivo e sempre dalla Lazio sono arrivati il centrocampista Andrè Anderson e il portiere Guerrieri. Quindi il terzino Casasola di rientro dal Cosenza (sempre via Lazio), il difensore Veselj (Le Mans), i centrocampisti Kupisz e Schiavone (Bari, il primo con Castori lo scorso anno al Trapani), i centrali di difesa Gyomber (Perugia, ex Roma) e Bogdan (Livorno), il difensore Baraye (Padova), l’attaccante Tutino (Napoli, era all’Empoli), il portiere Belec (Apoel ma ex Samp e Carpi sempre con Castori), le punte D’Andrea (Fiuggi), Barone (Perugia) e Antonucci (Roma, era al Vitoria Setubal) e il portiere Adamonis (Sicula Leonzio, scuola Lazio). Tre le partenze eccellenti quelle del centrocampista Akpa Akpro passato alla Lazio e quella dell’attaccante Jallow ceduto al Vicenza. Alla casella portieri la Salernitana ha anche Micai, attualmente fuori rosa ed anche l’ex terzo portiere della Lazio, Guerrieri.

Il marchio di fabbrica di Castori è il solito 4-4-1-1 col quale portò il Carpi in serie A e che a Salerno ha modificato nell’ortodosso 4-4-2 ma il trainer marchigiano ha impiegato – come contro il Lecce – anche la difesa a tre in modo da non finire nella rete dei palleggiatori del centrocampo di un avversario che si schiera a 5 in mezzo al campo. Contro il Frosinone rientrerà dalla squalifica Di Tacchio ma non è detto che Capezzi tenga maglia e posto in campo. La difesa a tre (Gyomber al centro, con Aya e Mantovani ai lati) potrebbe avere un seguito anche al ‘Benito Stirpe’ ma molto dipenderà anche da come si schiererà il fronte offensivo giallazzurro che a Reggio Emilia ha sparigliato le carte della squadra di Alvini. Qualche avvicendamento ci sarà in mezzo al campo dove c’è bagarre (Capezzi, Schiavone, Di Tacchio, Dziczek e Anderson per tre posti) e in attacco, dove Djuric dovrebbe riprendere la maglia dal 1’ al fianco di Tutino che non è dato al meglio della condizione ma si fa preferire a Gondo e Giannetti. Sulle corsie Lopez a sinistra e Casasola a destra sono punti fermi ma non è esclusa qualche mossa a sorpresa.

Giovanni Lanzi

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