L’ALESSANDRIA DELL’EX MORENO LONGO, MATRICOLA A CACCIA DI UN’IDENTITA’
Il ritorno tra i Cadetti 46 anni dopo. Il tempo di festeggiare una incredibile rincorsa nel campionato di Lega Pro che aveva portato i piemontesi – passati in corsa nelle mani di mister Moreno Longo (ex di turno giovedi, al pari del suo vice Migliaccio, del preparatore professor Nava e del terzino Beghetto) – a sfiorare la promozione diretta prima di centrarla nella doppia sofferta finale con il Padova, e subito la realtà di un torneo completamente diverso nei meccanismi. L’Alessandria, prossima avversaria del Frosinone nel turno infrasettimanale di giovedi, ha già bisogno di punti pesanti. Anche se il successo ottenuto venerdi scorso nell’anticipo della 9.a di campionato contro il Crotone è stato un toccasana perché ha permesso di agganciare i calabresi ma soprattutto di non perdere terreno con la fila delle avversarie fino agli 11 punti del Cosenza. Longo contro i pitagorici ha rimescolato la formazione – lasciando in panchina giocatori come Prestia, Marconi, Arrighini Mustacchio, Beghetto ecc – ha cercato la scossa tra quei ragazzi che avevano finora racimolato scampoli di gara e la scelta lo ha confortato nell’arco dei 90’. Interessante la scelta di lanciare la punta Kolaj che lo scorso anno giocava in Lega Pro con il giallazzurro Gatti e con il quale probabilmente incrocerà le lame al ‘Moccagatta’. Kolaj che per la cronaca ha giocato anche nella Primavera del Sassuolo con l’altro giallazzurro Manzari.
Ma andiamo alla composizione della rosa dei grigi. In estate il patron Di Masi, eletto nel frattempo consigliere di Lega, e il ds Artico hanno cercato di tenere il più possibile integra l’ossatura della stagione passata, andando ad inserire qualche elemento di categoria e qualche giocatore di prospettiva. Incassato quindi un tris di giocatori dal Pisa, vale a dire l’attaccante Marconi (ancora a secco di reti dopo l’exploit delle ultime due stagioni), il terzino Beghetto (un ex canarino) e il difensore centrale Benedetti. Sono arrivati anche gli attaccanti Palombi (scuola Lazio, ex di Lecce, Cremonese e Pisa), Kolaj (Pro Patria) e l’ala destra Orlando (Juve Stabia), quindi i centrocampisti Ba (Cosenza), Lunetta (Reggiana), Gerace (Borgosesia), Milanese (Primavera della Roma) e Palazzi (Palermo). In difesa gli inserimenti dei giovani Celesia (Primavera del Torino) e Bellodi (Primavera del Milan), di Mantovani (Salernitana, conoscenza di Longo dai tempi della Primavera del Torino) e Pierozzi (Pistoiese). Ingaggiato alle spalle del titolare Pisseri, il portiere Russo dall’Entella.
Dicevamo dell’ossatura base, che visto la conferma oltre che di Pisseri, dei centrali Sini e Prestia, dei terzini destro Parodi e Pierozzi, dei centrali di centrocampo Bruccini (che a metà della scorsa stagione scelse la Lega Pro dal Cosenza in B), Casarini e Chiarello, dell’ala Mustacchio e delle punte Corazza (5 gol per lui finora) e Arrighini.
Longo si presenterà con il solito 3-4-1-2 che dopo l’exploit contro i rossoblu di Modesto è atteso ad ulteriori verifiche non tanto sotto il profilo dei meccanismo ma soprattutto per quanto riguarda la composizione. L’ex tecnico del Frosinone potrebbe essere portato a confermare in blocco la squadra che ha battuto la squadra di Modesto ma i subentrati in corsa – ex titolari per una sera – hanno dato quel quid in più che era mancato nelle altre gare. Longo ha messo loro il sale sulla coda? A giovedi sera l’ardua sentenza…
Giovanni Lanzi
