Alla scoperta della squadra bianconera che, nonostante le ultime defezioni, merita grande rispetto

L’ASCOLI DI ZANETTI, ESPERIENZA E CARATTERE

Leali & soci hanno costruito la loro forza nelle gare casalinghe: 22 punti sui 27 attuali in classifica. Il patron Pucinelli crede nei playoff, il ds Tesoro al lavoro per centellinare i movimenti di mercato
 In Primi Piani

Non traggano in inganno i risultati altalenanti: l’Ascoli dell’esordiente (in B) Paolo Zanetti (classe ’82, uno dei più giovani del campionato), 27 punti e nono posto in classifica a -1 dal Frosinone e quindi dall’ultimo posto per i playoff, è una formazione di tutto rispetto nel panorama Cadetto. Un potenziale espresso quasi interamente al ‘Del Duca’ grazie ai 22 punti ottenuti. I marchigiani sarebbero al terzo posto nella speciale classifica delle gare interne, 1 punto avanti al Frosinone. Ma il patron Pulcinelli ha idee chiare in proposito: dall’inizio della stagione parla di playoff e probabilmente ha le sue ragioni. Due vittorie e 3 sconfitte nelle ultime 5 gare non hanno certi minato le aspettative del massimo dirigente dei bianconeri. Che alla seconda giornata di campionato al ‘Benito Stirpe’ destarono una impressione positiva. In questa fase probabilmente la formazione marchigiana sta pagando qualcosa in termini di serenità sia per quanto riguarda i movimenti di mercato, di assemblaggio generale (l’ultima trasferta di Trapani affrontata senza 10 giocatori dell’organico, a vario titolo) ma anche per qualche fibrillazione interna (Da Cruz, genio e sregolatezza in prestito dal Parma) nel post-gara.

Il ds Tesoro – che tra i movimenti in entrata dell’estate scorsa aveva messo in cassaforte l’attaccante Scamacca dal Sassuolo (nazionale under 20), l’esterno Gerbo e l’attaccante Brlek dal Genoa oltre al portiere Leali e lo svincolato Padoin – è al lavoro per rimettere le pedine al proprio posto. Nel frattempo sono arrivati il centrocampista Morosini dal Brescia (suo il gol del provvisorio pareggio a Trapani) e i giovani Covic (attaccante dall’Herta di Berlino) e Pinto (centrocampista dal Benfica B). Ceduto il terzino D’Elia proprio al Frosinone. E nessuno fa mistero che tra i due club c’è in piedi, ormai da tempo, lo scambio tra gli attaccanti Ardemagni e Trotta. Ma il terminal arrivi della Società marchigiana attende anche il terzino Ranieri dalla Fiorentina mentre il sogno sarebbe il centrocampista Mora dello Spezia. In uscita – oltre a Da Cruz che il Parma dovrebbe piazzare al Lugano anche se ci sono mezze idee di Pescara e Cremonese – anche Picinocchi (preso dal Lugano) che interessa al Novara, Pietrucci (preso in estate dal Rizespor) la Salernitana anche se il passaggio al momento appare remoto, l’attaccante Rosseti (promettente ex Scuola Juve poi transitato per l’Atalanta) e Ninkovic il Bari col serbo – un elemento di grande appeal per questa categoria – che però non vuole la serie C.

Zanetti dal punto di vista tattico si avvicina al credo di molti colleghi della serie B: il modulo passa generalmente dal  4-3-1-2 al 4-3-2-1 nelle due fasi di gioco. Ma molto dipende dal materiale umano a disposizione. A Trapani infatti il 4-3-3 varato per le assenze forzate non ha portato granché fortuna. Contro il Frosinone – out gli squalificati Gerbo e Da Cruz, gli infortunati Chajia e Pucino e Laverone messo sul mercato – qualche osservato speciale per il rientro, in prima fila il centrale Brosco e il terzino Andreoni. Formazione al momento poco decifrabile ma non per questo meno valida dal punto di vista del carattere e dell’esperienza. Due armi che fanno dell’Ascoli una formazione comunque temibile.

Giovanni Lanzi

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