LONGO GUARDA AL BERSAGLIO-SAMP: “DOBBIAMO BATTERLA GIOCANDO DA COLLETTIVO”

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FROSINONE – L’esordio assoluto in serie A al ‘Benito Stirpe’ coincide con la prima conferenza stampa alla vigilia di una partita di campionato nella sala stampa dello Stadio. Longo ha appena terminato di dirigere l’allenamento della mattina, il secondo di fila sul terreno di gioco dell’impianto cittadino in questa settimana così particolare.

Mister Longo, qual è la situazione dell’infermeria?

“Più che buona, abbiamo recuperato tutti. Resta fuori solo Gori che sta ultimando il suo percorso di rientro, il 28 settembre farà l’ultimo esame clinico per l’okay medico. Siamo anche con lui in dirittura d’arrivo. Chiaramente Paganini e Dionisi non li cito, perché almeno fino a gennaio non saranno a disposizione”.

Secondo lei quella di domani con la Sampdoria può essere annoverata tra le partite abbordabili?

“Parlare di partire abbordabili in A mi fa sorridere. Non dobbiamo pensare che possa essere un incontro diverso da quelli fatti nelle prime giornate, con altre squadra ben attrezzate e ben costruite. Non dimentichiamo che la Sampdoria la scorsa stagione si è giocata l’Europa League ed è stata costruita appunto per ben altri obiettivi. Domani sera sarà comunque un impegno probante, lo giocheremo davanti al nostro pubblico e con l’unico intento di vincere la gara per incamerare tre punti fondamentali per iniziare un percorso di avvicinamento al nostro traguardo”.

Contro la Lazio mancava Hallfredsson, che ha giocato 84′ con la maglia dell’Islanda. E’ stato recuperato? Pensa di cambiare qualcosa rispetto alla formazione che ha giocato a Roma?

“Per quanto riguarda i nazionali, mi riferisco a Cassata ed Hallfredsson perché sono quelli rientrati solo ieri, valutiamo attentamente il loro stato di forma. Vediamo fino a domattina se impiegarli dal 1′ o a partita in corsa, consideriamo che hanno giocato ed hanno viaggiato. Ma sono due elementi recuperati”.

Ciofani e Campbell?

“Entrambi partiranno dalla panchina, non hanno più di uno scampolo di gara in questo momento. Ma siamo contenti perché abbiamo a disposizione sia un Ciofani in più e sapete quanto è importante per noi ed allo stesso tempo abbiamo Campbell che in estate abbiamo cercato con forza ed averlo tra noi anche per uno scampolo di gara è davvero importante. Ci permettono di avere due ottime alternative”.

Nelle prime tre partite abbiamo incontrato avversari schierati con i 3 difensori dietro, la Sampdoria sarà a 4 in difesa.

“Affrontiamo una squadra che ha una identità molto ben precisa. Il 4-3-1-2 è fatto ad immagine e somiglianza del loro tecnico. E’ una formazione alla quale piace palleggiare tra le linee, dobbiamo essere bravi a inaridire le loro fonti di gioco. E sfruttare quelle che sono le nostre armi. Mi auguro di far giocare una partita ai nostri centrocampisti e attaccanti in grado di poter far male ad una formazione organizzata come la Sampdoria”.

Sicuramente ha visto la partita della Sampdoria contro il Napoli: alla luce di quella prestazione ed alla luce della sua conoscenza della Samp, cosa teme di più?

“Quello che c’è da tenere della Samp è l’armonia di gioco. Tutto quello che fanno lo svolgono bene, grande organizzazione data da Giampaolo. E’ una squadra con idee ben precise che adotta un modulo che, se lavora bene, è di grande livello. Al collettivo della Samp dovremo prestare attenzione. Se parliamo invece di singoli, gente come Quagliarella ti può tirare fuori dal cilindro un colpo in qualsiasi momento. Ma in A sono tutte le squadre che hanno elementi simili. Noi dovremo essere bravi a giocare bene da squadra, a giocare da collettivo per togliere alla Sampdoria le loro qualità e sfruttare quello che può essere il colpo risolutivo a nostro favore”.

Questi ragazzi scenderanno in campo per affrontare un avversario di livello. Ma con quale spirito dove le voci ricorrenti su eventuali penalizzazioni?

“Con i miei giocatori il problema non lo abbiamo toccato. Per queste cose ci sono le persone preposte che se ne occupano. Noi siamo sereni perché non vi alcunché da temere. E la squadra deve rimanere fuori da qualsiasi tematica extracalcio. Giochiamo davanti al nostro pubblico, al ‘Benito Stirpe’, e qui dobbiamo costruire la salvezza”. La nostra attenzione è focalizzata solo su questo aspetto.

Per salvarsi servono 10-11 vittorie: domani il Frosinone vuole rischiare qualcosa per vincere la prima?

“Non mi piace la parola rischio, la voglio sostituire con coraggio. Dietro il rischio infatti c’è sempre un po’ di paura. Noi dobbiamo avere coraggio di giocare. Quando si ha la palla dobbiamo essere bravi ad assumerci la possibilità di proporci e fare gioco”.

Si continua a fare ironia sul Frosinone, possiamo chiederle una maggiore decisione quando sarete davanti alle tv nazionali?

“Da parte nostra dobbiamo essere bravi a tramutare questi pensieri in energia positiva. Il Frosinone merita rispetto. Una Società che negli ultimi 5 campionati ne ha vinti tre e uno lo ha perso a 74 punti. Una Società da prendere a modello: quello che sta facendo il presidente Maurizio Stirpe anche per il calcio italiano e non solo per questo territorio, è encomiabile. Dovremo essere bravi da prim’attori a difendere con i denti tutto quello che Società, Presidente e tifosi stanno facendo per portarla a questi livelli”.

Comincia un ciclo impegnativo: potrebbe essere il primo passaggio per avere utili indicazioni sul cammino verso la salvezza?

“Noi dobbiamo avere ben in mente il percorso della squadra che deve salvarsi in serie A. Abbiamo affrontato tre grandi squadre e ne affronteremo altre nelle prossime 4 gare. Non bisogna farci sviare dalle difficoltà che si pareranno davanti a noi. Ci deve alimentare la cultura del lavoro e quella di cercare di fare punti contro qualsiasi avversario, tre anni fa il Frosinone fece il primo punto dopo 5 partite con la Juve. Non dobbiamo porci nessun tipo di limite. La coesione tra tutte le componenti potrà fare la differenza. Non cerchiamo una salvezza da conquistare tra tre partite ma a maggio 2019. Quindi sarà necessario entrare subito nella realtà del campionato e fare punti già da domani sera”.

Giovanni Lanzi

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