LONGO NON FA CALCOLI: “I SEI PUNTI SUL PALERMO? PER NOI NON CONTANO”

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FROSINONE – I lineamenti del volto ancora tesi ma è giusto che sia così dopo una vittoria così importante. Moreno Longo ha salutato il presidente Stirpe, una pacca sulle spalle a tutti i suoi ragazzi, un cenno d’intesa con il suo staff. E via davanti alle telecamere di Sky, dove c’è Massimo Tecca ad attenderlo.
Mister Longo, quello che impressiona più di tutto è il +6 sul Palermo: a questo punto della stagione era difficile da immaginare..
“Oggi era una partita che poteva avere un peso importante. La vittoria era necessaria per sfruttare anche il passo falso del Palermo, ma mancano talmente tante partite che il vantaggio non è determinante. Certo, tra l’avercelo questo vantaggio e non avercelo è meglio il primo caso, ce lo prendiamo ma la strada è ancora molto lunga e questo sarà un campionato aperto fino alla fine”.
E’ sbagliato parlare di fuga vostra e dell’Empoli in questo caso?
“Io parlo per il Frosinone. Per noi è sbagliato. Non possiamo pensare di fare altri calcoli se non quelli di continuare a lavorare partita su partita perché abbiamo visto quanto ci vuole ad uscire da una condizione importante. Vedi il Palermo, che dopo una sconfitta ne ha inanellate altre due. Quindi dobbiamo rimanere concentrati a fare quello che sappiamo e dobbiamo fare. Sulla scorta dell’ultima partita, vediamo che quando c’è da imporre il gioco lo facciamo e quando c’è da soffrire, si soffre. Perché questo è il campionato di serie B”.
Per tre volte nelle ultime 5 partite le avete sbloccate nei primi minuti. E’ una semplice coincidenza o e comunque una dimostrazione di quanto il Frosinone esca dagli spogliatoi con la voglia di cercare subito il gol?
“Credo che sia una coincidenza. Credo che dipenda dall’approccio alla partita lo agevola. Perché comunque abbiamo aggredito bene il match. A volte ci sono delle dinamiche che ti portano più là con il tempo, in questo oggi era importante l’approccio e sbloccare subito il match”.
Aver lasciato un po’ di campo all’Ascoli è stata una scelta?
“Era un aspetto tattico. Loro avevano Clemenza che si infilava tra i nostri due centrocampisti e quindi creavano superiorità numerica e con Buzzegoli che si alzava il loro palleggio ci costringeva abbassarci un po’. Ma di conseguenza, abbassandosi Clemenza e Buzzegoli loro là davanti erano poco consistenti e provavano solo tiri da fuori. Questo era lo spartito che prevedeva la partita e noi ci siamo adeguati bene”.
In cosa può migliorare la squadra?
“Deve assolutamente migliorare nella gestione della palla. Anche oggi nel secondo tempo abbiamo difeso con compattezza ma allo stesso tempo quando riconquistavamo palla dovevano essere più bravi a spezzare la pressione avversaria con il palleggio”.
La sala conferenze nel frattempo è gremita anche per una presenza massiccia di cronisti da Ascoli.
Mister Longo, una vittoria importante contro un Ascoli che ci ha messo in difficoltà per occasioni create e volontà.
“Vittoria importante perché avendo giocato tutte le altre c’era una occasione da sfruttare che era quella di allungare sulla concorrenti dirette. Il risultato era fondamentale. L’approccio alla gara è stato importante, abbiamo avuto subito l’occasione con Dionisi, poi è arrivato il gol e il raddoppio. E’ venuto fuori il palleggio dell’Ascoli, anche se le occasioni loro sono arrivate su palla inattiva. Noi abbiamo usufruito bene degli spazi a disposizione, come vi avevo dette nel pre-gara leggendo quello che sarebbe stato lo spartito della partita. Chi pensava che l’Ascoli sarebbe venuto a fare le barricate è stato smentito”.
Il suo viso tirato forse vuole dire altro. E’ solo tensione post-gara o qualcosa non le è piaciuta?
“Il mio viso è sempre tirato, soprattutto nel pos-gara. Le partite le vivo in maniera abbastanza diretta. E poi questa era una sfida da vincere a tutti i costi”.
Si è vista nettamente la differenza tra le due squadre. Di qualità, di palleggio, di precisione nelle giocate… Lei dice che l’Ascoli l’ha messa in difficoltà, noi non l’abbiamo visto…
“Sicuramente posso dire che il risultato è abbastanza sacrosanto. Per quello che si è creato, oltre i due gol. Ma il palleggio oggi è stato più a favore dell’Ascoli. E Clemenza in quella posizione ci ha creato delle difficoltà. Per forza di cosa dovevamo lasciare il pallino a loro. Per lo stesso motivo Clemenza abbassandosi lasciava un attaccante nella nostra difesa. Poi noi era abbastanza semplice mettere un difensore nella condizione di interrompere l’azione. Poi con un centrocampista in più credo che abbiamo messo fine a questo pericolo”.
Mister le volevo chiedere: il Frosinone ha sei punti di vantaggio sulla terza. Sarete bravi a non trasformare questa cosa in una pressione aggiuntiva?
“Noi possiamo permetterci di guardare la classifica perché mancano ancora 16 partite. Con tutti i punti a disposizione è un discorso che non si può fare. Dobbiamo essere bravi a continuare su questa strada. La vittoria di oggi ha un peso specifico: quando perdi una partita dopo 16 giornate non è scontato che vinci quella dopo. La serie A se saremo nella condizione di andarla a prendere, lo potremo fare solo alla fine. Nessuno deve fari calcoli, sui 6 punti di vantaggio ad oggi. La pressione? Se l’avessimo non potremmo fare questo lavoro, chi ci soffre è bene che inizi una cura per farsela passare. E poi aggiungo un particolare: vorrei ricordare che il presidente Stirpe ad inizio stagione parlò di stare nella parte sinistra della classifica e centrare i playoff. Quindi gli obiettivi erano altri…”.
Per la prima volta l’abbiamo sentita dire la parola ‘serie A’. Invece come giudica la prestazione di Vigorito?
“Sono felice che abbia fatto questa prestazione. In questi mesi ha lavorato con attenzione. Questo è il suo premio. Anche perché spesso era nella condizione di non giocare. E’ stato bravo, professionale. Aggiungo anche il fatto che nella scelta è stato preferito a Zappino che allo stesso tempo per noi è di vitale importanza nello spogliatoio e si sta allenando con altrettanta grande professionalità. Abbiamo tre portieri di livello”.
Tedino ha dichiarato che Empoli e Frosinone non possono continuare così. Come risponde?
“Quando l’ha detto ero davanti alla tv e non vi posso dire cosa ho fatto. Noi dobbiamo lavorare e sperare di continuare a fare punti. In questo sport le chiacchiere stanno a zero e contano i fatti. E’ vero che stiamo tenendo un ritmo alto però speriamo di riuscire a mantenerlo”.
Il turn over?
“Questa sarà la settimana delle tre partite e quindi avremo a disposizione l’opportunità di far rifiatare qualcuno e mettere minuti ai ragazzi che hanno giocato meno. Vedremo delle novità ma con equilibrio, senza stravolgere la squadra”.
Ufficio Stampa
Frosinone Calcio

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