LONGO: “PRONTI ALLA PARTENZA. CITRO? CON SALVINI E GIANNITTI SONO IN BUONE MANI”

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AVELLINO – Gli attestati di stima, prima di raccontare la conferenza stampa. Anche se cadenzati diversamente, prima e dopo l’incontro con i cronisti. Gli attestati di stima sono per il tecnico giallazzurro Moreno Longo. Da parte del patron dell’Avellino, Taccone, passato a salutarlo con affetto nell’immediato dopogara: il massimo dirigente biancoverde stava per uscire da uno dei sottopassi del Partenio, ha visto Longo di fronte alla porta dello spogliatoio e con grande cortesia è andato ad abbracciarlo. E poi da parte del collega Novellino, con il simpatico passaggio del testimone di fronte ai cronisti e un brevissimo ed amichevole scambio di battute di fronte alla sala stampa. Un segno anche della grande considerazione che lo stesso Longo ha saputo ritagliarsi dopo appena 1 stagione di presenza nel calcio professionistico.
Ed eccoci all’affollata conferenza stampa.
Mister Longo, in definitiva è stato un buon test generale in vista della partenza vera e propria?
“Direi che è stata una buonissima partita sotto tanti punti di vista. Soprattutto partita vera contro un avversario di categoria. Ci siamo preparati bene per essere pronti a questo avvio di campionato. Abbiamo disputato un buonissimo primo tempo, tenendo il pallino del gioco ottimamente, poi nel secondo tempo anche per via dell’Avellino che ha cambiato quasi tutti gli uomini mentre noi abbiamo preferito fare un’altra scelta legata al minutaggio, abbiamo concesso gioco ai nostri avversari. Ma debbo dire che l’obiettivo era di far fare minuti ai giocatori ed uscire indenni da problemi muscolari che di questi periodi non sono mai da sottovalutare”.
Minutaggio scelta legata alla prima di campionato? In sostanza questi uomini hanno qualche chance in più di essere impiegati dal 1′ già da sabato prossimo a Vercelli?
“La scelta è stata fatta per dare minutaggio in vista proprio dell’esordio in campionato. Ma ieri quelli che non hanno giocato questa sera (sabato, ndr) avevano giocato tutta la partita ieri (venerdi, ndr) contro la Primavera. Abbiamo deciso di disputare quell’amichevole proprio perché questa sera si era deciso di tenere dentro la parte di giocatori che non avevano giocato quella partita. E di conseguenza abbiamo portato tutto il gruppo ad avere nelle gambe lo stesso minutaggio”.
Anche Dionisi? “Certamente – sorride Longo -: anche Dionisi”. Chiaro anche se non espresso in maniera evidente il riferimento ai boatos di mercato che in maniera unilaterale si rincorrono in città sull’attaccante reatino che il club giallazzurro.
Mister Longo che tipo di sensazioni ci sono in vista di questo avvio?
“Ho la sensazione che la squadra abbia ben recepito cosa c’è da fare quest’anno. Dobbiamo chiarire subito che sarà un campionato diverso. Ci sono sei-sette squadre attrezzate, sarà fondamentale alzare l’asticella dell’attenzione. Bisognerà fare di più per dedizione alla causa, sacrificio e senso di appartenenza, di volontà. E bisognerà fare di più non tanto sotto il profilo del punteggio finale perché come ho più volte dichiarato, ogni campionato ha una storia a sé. Io ritengo che il Frosinone sia una delle squadre più attrezzate per poter fare un campionato importante ma lo deve fare con lo spirito della provinciale, quello che lo ha sempre contraddistinto in questi anni. Deve giocare da provinciale nella testa. E poi sono sicuro che le qualità verranno fuori”.
Beghetto entra e la mette in difficoltà. Cosa significa? E’ una delle note positive avere tanti giocatori in forma ai nastri di partenza…
“Io credo che quando ci sono due giocatori per ruolo in condizioni ottimali il risultato non può che essere positivo. Quanto a Beghetto e Crivello avranno da fare per cercare di convincermi nella scelta. Non è stata presa mai una decisione a priori. Vedremo i due come si comporteranno e poi alla fine sceglieremo”.
C’è anche la domanda dal fondo della sala da parte di una cronista locale: che considerazione si è fatto dell’Avellino?
“L’Avellino è una squadra costruita molto bene, con giocatori di qualità. Ritengo anche che l’Avellino non doveva lottare per la salvezza lo scorso anno per l’organico che aveva. E poi le squadre di Novellino sono molto pragmatiche, concedono poco e giocano molto sull’errore dell’avversario. Sapevamo, infatti, che questa sera ad ogni nostro errore ci sarebbe stata una ripartenza dell’avversario. Ma dobbiamo anche sapere che di queste squadre di fronte in serie B ne avremo tante”.
La conferenza dirotta sul mercato e sul nome nuovo che circola per il Frosinone, quello del trapanese Citro. Longo viene stimolato sul ventilato acquisto.
“Dovete chiederlo al direttore. Nelle mia gestione non mi occupo di mercato, se non per il semplice confronto con la società. Sono in buone mani con Salvini e Giannitti, che sanno benissimo cosa dovranno fare”.
La ‘mission’ di Longo è quella di portare subito il Frosinone in A o cosa? “La mission di Longo è di fare campionato importante. Se culminerà nella serie A allora saremo tutti contenti. Sicuramente non mi è stato chiesto quello. Mi è stato chiesto di cercare di formare una squadra che sappia divertire, recitare un ruolo di protagonista. Noi ce la giocheremo, ripeto, con quelle sei-sette squadre che ritengo in grado di poterlo fare. Bisognerà restare agganciati al carro che conta perché, come sempre, il campionato di B nelle ultime 10-12 partite cambia connotati. Vedi l’anno scorso dove il Frosinone credo che un paio di volte lo avesse già vinto nella testa. Poi bisogna restare coesi nella testa e concentrati sull’obiettivo”.
Il fatto di giocare una o due partite ad Avellino cosa può cambiare? Può essere un handicap giocare quattro trasferte nelle prime sei?
“Non lo deve essere perché non vogliamo alcun tipo di alibi. I giocatori debbono essere liberi nella testa e sapere che il destino è sempre nelle nostre mani. Cinque-sei partite in trasferta, campi in sintetico eccetera: non dobbiamo mai pensare che il risultato della partita posso dipendere da queste cose. Dobbiamo tirarci su le maniche tutti, sappiamo che c’è una difficoltà in più da affrontare”.
L’ultima domanda è sul ‘Partenio’ che accoglierà il Frosinone: “Innanzitutto ringraziamo l’Avellino per l’ospitalità e la possibilità che ci dà di giocare in uno stadio storico. Sicuramente il Partenio presenta un manto erboso all’altezza, la palla scorre, gli appoggi sono perfetti. Ottima location per iniziare il campionato lontano da casa”.
Ufficio Stampa
Frosinone Calcio

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