LONGO SPINGE AL MASSIMO IL FROSINONE, “A PISA CON IL 3-4-3”

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FERENTINO – E’ la prima conferenza stampa di Moreno Longo sulla rotta di avvicinamento ad una partita che vale già qualcosa per il Frosinone 2017-’18. La sfida di Tim Cup in programma domenica sera all’Arena Garibaldi di Pisa è all’orizzonte. Il tecnico incontra la stampa in una saletta dell’Hotel Fontana Olente di Ferentino.
Lo scherzo del destino, come lo ha definito Longo nell’immediato post-calendario giovedi sera, gli ha messo di fronte la Pro Vercelli.
“Andremo a Vercelli, dove sarà un piacere tornare, per fare una grande partita perché solo così si possono riportare punti. Avremo di fronte un avversario ostico, vedi la gara dello scorso anno. Gara dalle molto insidie, non ci sono inizi facili o difficili. Nelle prime due-tre giornate c’è sempre un assestamento e un equilibrio da trovare”.
C’è la piacevole scoperta, grazie ad un cronista, che Moreno Longo è il tecnico numero 100 dal 1947 nella storia del Frosinone. “E’ un numero tondo – dice Longo, sorridendo per la bella curiosità – e fa sempre piacere essere ‘segnalati’ per questo aspetto. La prendiamo come un’altra fatalità dopo quella dell’esordio in campionato a Vercelli”.
Tiene banco inevitabilmente il potenziale del suo Frosinone. Longo non si nasconde, non lo ha fatto dal primo giorno del suo insediamento ufficiale di fronte alla stampa: “Quanto alla nostra squadra è senza dubbio competitiva, tra le migliori del campionato. Non mi avete mai sentito dire il contrario. Questo non vuol dire che sarà facile. Dovremo lottare perché la serie B di quest’anno sarà completamente diversa dalle altre. Perché almeno sei-sette squadre sono state costruite come il Frosinone. Bisognerà ragionare partita su partita, tirare fuori il massimo per restare sempre attaccati al carro della classifica che conta”.
Il modulo che ha impiegato in questa fase del precampionato ritiene che possa dare equilibrio alla squadra? E a Pisa quale sarà l’atteggiamento tattico? “Innanzitutto sono abituato a valorizzare il materiale che ho. Avere tre attaccanti del calibro di Daniel Ciofani, Ciano e Dionisi, quanto meno obbligare provare a farli coesistere. Anche perché poi abbiamo altre alternative come Soddimo e dei giovani che possono sostituire i big. L’idea tattica è quella che abbiamo visto finora. Sappiamo che questo non basta per andare sul velluto. Perché i moduli li fanno gli equilibri e non i giocatori. L’idea è quella, andiamo avanti, lo ripeto. Ci dirà il campo se saremo in grado di sostenere questo atteggiamento, se ci accorgeremo di difficoltà nulla vieta che si potrà cambiare. A Pisa andremo a giocare 3-4-3 in ogni caso”. Visol aperto, quindi. E tutto il potenziale offensivo in campo dal 1′.
La partita di Pisa la ritiene, sotto il profilo della formazione ideale, tappa di avvicinamento al campionato? “Più che l’undici ideale io dico la squadra che ci dà maggiori garanzie per il passaggio del turno. Dobbiamo giocare la partita con la giusta umiltà, senza snobbare nessuno. E’ un test importante contro un avversario che dispone di tanti elementi protagonisti in B. Andremo in uno stadio caldo che ci proietterà al giusto approccio, alzando i livelli di attenzione e di tutti quegli aspetti che abbiamo curato in questo precampionato. La formazione? Abitualmente non la do prima anche perché mi riservo di dare la possibilità a tutti i giocatori di potersi giocare le chances fino all’ultimo”.
In questi 20 giorni si è potuto assistere anche alla continua ricerca di un’alternanza nella zona centrale della difesa. E’ una delle caratteristiche di Longo: dare a tutti chances di esprimersi, senza congelare preventivamente le aspettative tecniche e tattiche di nessuno: “Queste partite sono servite per capire le caratteristiche anche dei difensori. Nella zona centrale abbiamo alternato i tre (Russo, Matteo Ciofani e Terranova, ndr) proprio perché non possiamo avere un giocatore solo di riferimento, per non farci trovare impreparati all’occorrenza. Risposte positive le ho avute da Ciofani, Terranova e Russo. Sicuramente adesso non possono esserci gerarchie perché in questo momento le possiamo ottenere solo grazie alle garanzie tecniche e soprattutto fisiche, perché siamo in un momento di preparazione in cui i ragazzi sono stati sottoposti a grandi carichi di lavoro”.
A Pisa con i tre tenori, sarà quindi un banco di prova in prospettiva campionato? “Il banco di prova è per tutti non solo quelli davanti. Se facciamo bene da squadra faranno bene tutti. Giocare da squadra deve essere la priorità di questo Frosinone”.
E poi che Pisa si attende? “Il Pisa ha bisogno di ritrovare feeling con i propri tifosi dopo la retrocessione, mi aspetto una formazione che cercherà di fare la partita in ogni modo, dispone di giocatori in tutti i reparto che conoscono la categoria. Gente come Peralta, Eusepi, Negro costituiscono un attacco fortissimo. Senza nulla togliere a centrocampisti come Gucher che conoscete molto bene, come Di Quinzio. Avversario da prendere con le molle”.
Brevissimamente anche un accenno agli infortunati: “Maiello ne avrà per qualche giorno. Per Bardi proveremo a recuperarlo”.

Ufficio Stampa
Frosinone Calcio

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