La 'tre giorni' in Toscana porta un punto e una marea di rimpianti, anche ma non solo tra gol irregolari e rigori negati. Il Frosinone deve staccarsi dalla 'terra di nessuno' rapidamente

MERCATO SONTUOSO, LA QUALITA’ PER RISALIRE C’E’

Gli arrivi di Brignola, Iemmello, il recupero di Millico e la spinta di Luigi Vitale portano a sposare il 4-3-3. Ma saranno fondamentali anche il rientro di Ciano, il pieno recupero di Maiello e una difesa più impermeabile
 In Il Punto

Un Frosinone da ritrovare, rapidamente. I giallazzurri escono da questa ‘tre giorni’ in Toscana senza aver compiuto scatti decisi in avanti, restando ai margini della zona playoff in quella che è la ‘terra di nessuno’. Ma si avviano al match casalingo con il Venezia con qualche rimpianto sparso sui 180’: l’ottimo primo tempo di Empoli rimasto poi figlio unico, l’ultimo buon quarto d’ora di Pisa dopo un’ora abbondante bruttina, due rigori negati al ‘Castellani’ con il 2-1 irregolare degli azzurri, un rigore negato all’Arena Garibaldi, le occasioni sprecate che continuano a sommarsi. E per dirla con una fase tanto cara in questi anni al presidente Maurizio Stirpe, “quando non si è bravi, non si è nemmeno fortunati”. Alla serie B poi serve il Var come ad un affamato serve il pane. Altrimenti ogni settimana si continuerà a parlare di fatti e misfatti. Il Frosinone ha mantenuto un profilo basso ma i danni li ha avuti in rapida successione.

UN TRIS DI INGREDIENTI – Detto questo, dopo la fine della sessione invernale di mercato, è un Frosinone da ritrovare. Prima sotto il profilo delle motivazioni, poi quello tecnico (per entrambi questo organico non può valere il 10° posto attuale) e non da ultimo anche tattico. Una miscela che se diventa esplosiva produce punti. Non va dimenticato che questa squadra la scorsa stagione aveva iniziato male con il 4-3-1-2 per poi virare fino all’immediato pre lockdown con il 3-5-2. Per poi affrontare i playoff con il 3-4-1-2, modulo di ripartenza in questa stagione, alternato al 3-5-2. Le necessità (emergenza da Covid) ed anche le opportune strategie di mercato – gli arrivi di due attaccanti laterali come Brignola e Millico, quello di un ariete bravo a dominare gli spazi e l’area come Iemmello e quello di un laterale basso come Luigi Vitale che nel dna ha assist e gol – hanno fatto virare sul 4-3-3. In questa ottica anche il recupero di Ciano potrà rappresentare il valore nella seconda parte della stagione. Proprio Ciano che con le maglie del Cesena e del Crotone partiva da destra nel 4-3-3 per risultare devastante con il piede invertito. Il tutto inserito in un meccanismo che dovrà tornare ad avere  il vero Maiello in mezzo al campo, il Rohden che a Frosinone si è visto troppo a corrente alternata anche per la girandola di posizioni in campo e una difesa più impermeabile. La qualità c’è per poterlo fare.

LE ALTRE – Con la vittoria di sabato scorso sul Frosinone, l’Empoli si porta a +6 dal Monza che pareggia (1-1) sul campo della Spal. Emiliani aggrappati al punto col solito Valoti che con 6 gol è un bomber aggiunto. Il dato eloquente che emerge dopo la prima giornata di ritorno è che ci sono ben 5 squadre racchiuse nel fazzoletto di 1 punto nella lotta per il virtuale secondo posto. Quando mancano 18 giornate alla fine della stagione regolare, con ben 54 punti da raccogliere sul campo. Impresa, se si guarda ora la classifica dal basso, dovrà centrare ad esempio il Pescara per metterne dentro almeno quei 30 che bastano per la salvezza, aggiunti ai 16 attualmente in (poca) dote ai biancazzurri che rimediano un 3-1 sul campo del Chievo senza appello. Impresa per lo stesso Ascoli e per l’Entella (17 punti) anche se i marchigiani con un colpo di cosa battono il Brescia mentre i liguri che non conoscono mezze misure, perdono in casa con il Cosenza (1-2), squadra che non ha mai vinto sul proprio campo. E impresa servirà alla Reggiana (ko a Pisa 1-0, 18 punti per gli emiliani), al pari della Reggina che blocca sullo 0-0 la corsa della Salernitana che sbaglia un rigore che le avrebbe regalato il secondo posto in solitaria. La zona rossa si estende fino al Vicenza (22 punti) che si ferma sullo 0-0 con il Venezia, comprende un Brescia in crisi di risultati e identità e una Cremonese che non si scrolla di dosso le paure (1-1 in casa del Cittadella, squadra che nelle ultime 5 giornate ha avuto un andamento molto altalenante). Tornando nella zona playoff il Lecce divide la posta in casa del Pordenone (1-1) ma il -11 dei salentini dall’Empoli è già un altro dato significativo: troppo altalenante la squadra di Corini, partita con le stimmate della predestinata ma per ora relegata nelle carrozze di retrovia della zona playoff.

Giovanni Lanzi

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